“Un volo per la vita” di Nicola Salvatore Ospedale Sant’Anna / San Fermo della Battaglia (Co)

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“Un volo per la vita”  di Nicola Salvatore

Ospedale Sant’Anna / San Fermo della Battaglia (Co)

Un volo per la vita   cm 560 x 400 x 150    

L’OPERA

Nasce dalla storia e dall’impegno sociale di Enzo Ratti l’opera che nei prossimi giorni verrà inaugurata  presso  l’Ospedale Sant’Anna.   Imprenditore attivo e creativo, con alcuni amici ha indicato anche in ambito sanitario un percorso di modernizzazione e di adeguamento ai tempi costituendo nel 1990 la “Fondazione pro elisoccorso” che ha contribuito a sostenere e a potenziare l’azione dell’elisoccorso allora in fase sperimentale  presso l’ospedale cittadino per i soccorsi via aria.

E fin dalle prime indiscrezioni sul luogo dove sarebbe sorto il nuovo Ospedale (proprio di fronte al polo creativo della sua attività imprenditoriale) Ratti immaginò un suo apporto significativo a quella struttura.

Gianna Ratti, moglie e prima collaboratrice, assieme al figlio Michele che prosegue con vigore l’attività del padre, nella ricorrenza dei cinquant’anni dalla fondazione di Bennet ,

hanno tirato le fila di un progetto già scritto. E per celebrare il fondatore hanno pensato di far “volare” anche nel cielo dell’arte quell’elicottero a cui Enzo Ratti aveva dedicato tanto impegno.

Ecco allora l’idea attorno alla quale chiamare un artista che desse corpo e sostanza a quel pensiero che veniva da lontano. Portati via dal tempo due scultori che Ratti aveva apprezzato – Francesco Somaini (autore della Porta d’Europa situata a poca distanza che si inserisce sul percorso tra nord e sud dell’Europa) e Angelo Tenchio coinvolto in un progetto d’arte immaginato dentro i luoghi del commercio – la scelta si è indirizzata su Nicola Salvatore, artista cui, pure, l’imprenditore aveva rivolto la propria attenzione e che ha saputo ritagliarsi uno spazio significativo nel panorama dell’arte contemporanea.

E così l’elicottero di Enzo Ratti ha preso forma.

Un elicottero reinventato dall’artista, che già per sé trasmette le vibrazioni dell’aria in cui si libra, che non ha bisogno di una presenza formale imponente ma vive di quella leggerezza che ne caratterizza il volo e che qui è ben rappresentata dalla trasparenza.

Nicola Salvatore che dal mare ha tratto la figura più ricorrente del suo immaginario artistico, la balena, deve aver guardato più volte ai banchi di pesci che fluttuano nelle acque modificando in scioltezza la forma collettiva. E certo ha nella mente gli stormi di uccelli che solcano spesso il cielo e che nelle loro evoluzioni disegnano forme fluide quasi impalpabili. Seguendo il suggerimento che viene dalla natura la forma dell’elicottero diventa allora qualcosa di vivo costituito da tanti piccoli corpi (elicotteri anche loro – ben 220 – in ottone) liberi di dondolarsi nell’aria, fissati su sottili barre di acciaio che li sostengono ma lasciano comunque loro la libertà di volare.

Il variare della luce e quindi delle ombre, per non parlare dell’eventuale presenza del vento, rendono ancor più vivo tutto l’insieme e contribuiscono a dar voce a quella poesia sottile che percorre la forma complessiva dell’opera, opera che vive non tanto e non solo della sua unicità formale ma di quel complesso di singolarità che proprio nell’insieme trova compimento e significato.

 

Luigi Cavadini

 

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NICOLA SALVATORE

Nicola Salvatore nasce a Casalbore (Av) nel 1951, vive e lavora a Como dal 1977.

Dal 1995 è titolare di una cattedra di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, dove a partire dal 1996 ha sviluppato il progetto didattico “Trattoria da Salvatore”,  attivo e apprezzato da quasi vent’anni: un connubio inedito tra arte e cibo, che fa interagire studenti e personaggi della scena artistica ed intellettuale italiana.

Ampia è stata negli anni la sua attività espositiva in Italia e all’estero, che lo ha visto protagonista con raffinate mostre personali dal 1972 e con significative presenze in manifestazioni artistiche di particolare rilievo, tra cui sono da annoverare la Quadriennale di Roma (1975 e 2005), la Biennale di Parigi (2006) e la Biennale di Venezia (2009 e 2011).

Dal 2006 ha svolto il ruolo di art director per Costa Crociere coordinando la partecipazione di importanti artisti al decoro delle navi della Compagnia.

 

 

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