LA TAVOLA ITALIANA:Alimentazione, Agricoltura, Ambiente, Artigianato, Arte

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LA TAVOLA ITALIANA Una grande sfida che punta sulle cinque A dell’eccellenza italiana

Alimentazione, Agricoltura, Ambiente, Artigianato, Arte: è questa la ricetta per ottenere  prodotti unici al mondo.

Inserendosi nel vivo e ampio dibattito generato da Expo 2015, La Tavola Italiana intende aggiungere un importante contributo, valorizzando la filiera che dal seme fino alla tavola genera la qualità dei nostri prodotti.

 Solo la conoscenza di questa filiera può garantirne la tutela e la continuità di una tradizione millenaria  e  far riscoprire la ricchezza dei frutti della terra e dell’ingegno italiano.

Il progetto di Tavola Italiana  si basa su cinque pilastri fondanti: agricoltura, alimentazione, ambiente, artigianato e arte per la prima volta fusi, in un unico percorso, per raccontarci qual è l’origine del nostro cibo e che cosa  gli garantisce la sua unicità.

 “Anche il cibo è una forma d’arte. Come tutte le opere d’arte nasce da un passato e guarda al futuro. Con questo progetto intendiamo sensibilizzare sul fatto che solo tutelando il territorio, avendo cura dell’ambiente, delle tradizioni e della storia che accompagna un determinato prodotto possiamo farne comprendere il valore”. Racconta l’Ing. Stefano Goracci, fondatore dell’associazione La Tavola Italiana.

Durante l’evento, gli invitati saranno protagonisti di un viaggio che li porterà a scoprire i sapori, i colori, le tradizioni culturali e artistiche di cui è ricca l’Italia.

Prodotti d’eccellenza della svariate tradizioni regionali trovano ampia descrizioni nel documentario Ricchezza. La Tavola Italiana di Claudio Viola.

“Con la realizzazione di questo documentario spero di aver contribuito ad arricchire il patrimonio culturale del cibo italiano inteso come storia, arte, tradizione, eccellenze

enogastronomiche da scoprire e valorizzare. Si tratta di un prodotto originale che racconta in modo non convenzionale la ricchezza dell’agroalimentare e dell’artigianato del territorio italiano”. Racconta Claudio Viola, autore e regista del documentario .

L’evento sarà anche un’occasione per degustare le golose specialità enogastronomiche frutto del percorso di ricerca della Tavola Italiana.

Attraverso l’associazione non vogliamo limitarci a parlare della qualità del cibo ma far conoscere quello che sta dietro alla produzione e cosa dobbiamo conservare e tutelare per far sì che la nostra eccellenza duri nel tempo” aggiunge il fondatore e conclude “ Questo evento rappresenta il battesimo delle attività di un’Associazione che intende valorizzare le risorse agroalimentari locali attraverso un programma di eventi per la promozione delle stesse risorse”.

 Durante il periodo di EXPO 2015, in particolare, dal 1 giugno al 31 ottobre 2015, l’Associazione proporrà ai delegati dei vari paesi stranieri ospiti di EXPO e a un pubblico cosmopolita, estimatore di prodotti enogastronomici made in Italy, una vasta gamma di prodotti DOP, IGP, DOC, DOCG e di specialità regionali.

Sul sito dell’associazione www.latavolaitaliana.org verranno proposte le date degli eventi che si terranno dalle ore 18 alle ore 22 in uno spazio esclusivo dall’atmosfera rilassante in cui lo sguardo si perde sul Duomo e sullo sky line milanese: un nuovissimo roof garden presso la sede dall’Associazione in Corso di Porta Vittoria 18 a Milano.

Gli appuntamenti enogastronomici si articoleranno in tre fasi: illustrazione degli ingredienti e dei prodotti tipici italiani, preparazione di piatti a base degli stessi prodotti elaborati da chef provenienti dai territori di origine e degustazioni dei piatti e dei prodotti accompagnate dall’illustrazione delle loro proprietà alimentari, gustative e salutistiche.

La maggior parte di questi eventi verranno svolti in collaborazione con i Gruppi di Azione Locali (GAL) e con i Gruppi di Azione Costieri (GAC) delle Regioni che hanno ospitato le riprese del documentario (Sicilia, Puglia, Basilicata, Sardegna, Lazio, Toscana, Lombardia).

Nel stesso periodo presso la sede dell’Associazione saranno esposti il quadro “La Tavola Italiana” di Jerry Ross e la scultura: “La Tavola Italiana” di Giovanni Smeraldi.

Giovedì 23 aprile dalle ore 17.30 presso Villa San Carlo Borromeo di Senago, verrà presentata, alla stampa e a rappresentanti delle istituzioni pubbliche e private, l’Associazione La Tavola Italiana.

La Tavola Italiana: L’associazione La Tavola Italiana non ha fine di lucro e si propone di porre in essere iniziative nel settore della cultura, del turismo, dell’arte, della gastronomia e dell’artigianato realizzando attività di promozione, divulgazione, studio e ricerca volte alla valorizzazione ed alla diffusione delle pratiche agricole, culinarie, artigianali, alimentari, culturali italiane in Italia e nel mondo. Il progetto de La Tavola Italiana  si basa su cinque pilastri fondanti: agricoltura, alimentazione, ambiente, artigianato e arte per la prima volta fusi, in un unico percorso, per raccontare qual è l’origine del nostro cibo e che cosa  gli garantisce la sua unicità. L’associazione ha come obiettivo quello di promuovere nei suoi sostenitori un nuovo modo di intendere la tavola italiana, sviluppando la consapevolezza degli aspetti culturali, artistici, ambientali, artigianali, agroalimentari e salutistici degli alimenti e dei complementi della tavola italiana.

Ricchezza. La Tavola Italiana: Il documentario racconta il valore aggiunto dell’agroalimentare italiano in modo non convenzionale, senza partire dalla cucina o dalla campagna ma partendo da una tavola imbandita, come sintesi della ricchezza prodotta dalla cultura, dalla civiltà, dalle tradizioni, dal clima e dalle differenze del territorio italiano. L’oggetto di questo prodotto cinematografico è quello di riprendere un pranzo, realizzato nella splendida cornice di Villa San Carlo Borromeo, in cui si documenta il patrimonio della tavola italiana attraverso storie e immagini raccontate da sei commensali, rappresentanti dei territori di origine di alcuni dei più famosi prodotti tipici italiani. La particolarità di questo prodotto è il suo essere fuori regola, non convenzionale, diverso dalle procedure “ufficiali” dello standard di riferimento. E’ un documentario straordinario, sorprendente per unicità di forma e sostanza: è il risultato di una sapiente sintesi di esperienze e di gusto. E’ la celebrazione enogastronomica, etica ed estetica, dell’origine dei prodotti e trasferisce allo spettatore il desiderio di entrare a fare parte della filiera produttiva, di valorizzarne l’unicità, la perizia, le tecniche, il territorio e le persone che determinano la genuinità degli alimenti consumati a tavola.

 

 

 

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