“Brera incontra l’autore” – Cecilia Cavalca

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La Pinacoteca di Brera propone un ciclo di conferenze dedicate alla presentazione di
nuove pubblicazioni storico-artistiche, dedicate ad argomenti in relazione con il
patrimonio della Pinacoteca e della critica d’arte in generale.
I volumi saranno introdotti dagli autori, a confronto di volta in volta con storici
dell’arte, critici, intellettuali e giornalisti.
critici, intellettuali e giornalisti.
“Brera incontra l’autore”
Cecilia Cavalca
La pala d’altare a Bologna nel
Rinascimento
opere, artisti e città, 1450-1500
Silvana Editoriale
15 gennaio 2015, ore 17.30
Pinacoteca di Brera, Sala della Passione
Dialogano con l’autore:
Emanuela Daffra, Soprintendenza BSAE-Milano
Matteo Ceriana, Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale-Firenze
Ciro Castelli, Opificio delle Pietre Dure-Firenze
Introduce e modera:
Sandrina Bandera, Soprintendente e Direttore della Pinacoteca di Brera
Informazioni
Ufficio comunicazione, mostre e eventi
tel. 02 72263.257 – 266
sbsae-mi.brera@beniculturali.it
comunicazione.brera@beniculturali.it
www.brera.beniculturali.it Nella seconda metà del Quattrocento Marco Zoppo, Francesco del Cossa,
Lorenzo Costa e Francesco Francia realizzano a Bologna alcune delle più importanti
pale d’altare del Rinascimento italiano. Gli anni che vanno dal 1450 al 1500 sono per
la città un momento di vitalità culturale del tutto particolare. Il governo dei
Bentivoglio, impostosi per antagonismo sulle famiglie dell’aristocrazia locale e
sostenuto dal consenso delle signorie italiane, mette il capoluogo emiliano al centro
di una formidabile rete di legami e contatti internazionali. Sul fronte artistico si
assiste ad un ampio impiego di forze qualificate e all’avanguardia, diverse delle quali
provenienti da fuori.
Risulta assai difficile saggiare la reale consistenza di una produzione tanto
variegata, a causa delle ingenti perdite e delle manomissioni subite nel corso del
tempo dalle opere. Ridotte ad uno stato frammentario, molte pale d’altare d’epoca
bentivolesca, al pari di tante altre testimonianze artistiche del periodo, sono oggi
conservate nei musei italiani e stranieri e solo in piccola parte negli spazi d’origine.
Grazie a una approfondita ricognizione degli elementi materiali e della
documentazione, il libro le raduna e le studia per la prima volta in modo sistematico.
Nel porre attenzione ai contesti di provenienza, alla funzione delle opere, alle
tecniche d’esecuzione e alla committenza, la prospettiva di ricerca offre al lettore una
via privilegiata per riscoprire la ricchezza del Rinascimento bolognese e per indagare
la singolarità degli esiti di una delle più avvincenti e complesse situazioni della storia
dell’arte moderna in Italia.

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