Con un percorso a ritroso attraverso la sua carriera, fatto di ricordi, profumi, musica, tra comicità esilarante, commedia degli equivoci e cabaret, Cirilli affronta il palcoscenico,con disinvoltura e leggerezza, di un Teatro della Luna stracolmo di spettatori.
Uno spettacolo nuovo, dinamico, in cui Gabriele Cirilli porta in scena insieme a lui tanti personaggi che fanno parte della sua vita personale e artistica e prendono corpo all’interno di una drammaturgia lineare, tra monologhi, flashback e racconti che strizzano l’occhio al Varietà con la “V” maiuscola, il varietà d’altri tempi: i rapporti con la famiglia, con i parenti, con i luoghi della giovinezza, con la grande città, con le tradizioni.
Sono finestre sulla quotidianità rilette con spirito dissacrante, ma al tempo stesso poetico e attuale, quelle che permettono a Cirilli di cimentarsi con una prova d’attore completa e poliedrica da mattatore della risata, in cui, attraverso il ritorno al passato, esprime la sua maturità artistica facendo vivere ogni volta un personaggio diverso da sé.
Un Cirilli completo e graffiante, sagace e romantico, come quando parla della sua Maria alla quale dedica una toccante lettera d’amore.
Accompagnato musicalmente da Carancini reinterpreta i cantanti dello show televisivo dando ulteriore conferma della sua possente voce e maestria imitativa
Giuliana de Antonellis
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