DOPO I SUCCESSI IN TV, L’ATTESO RITORNO A TEATRO DI GABRIELE CIRILLI

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Gabriele Cirilli a teatro con “Tale e quale…. a me!” dal 20 dicembre 2014 e poi in tour / Al Teatro della Luna di Milano il 5 gennaio

E.M.A. Produzioni

presenta

Gabriele CIRILLI

in

“TALE E QUALE… A ME!”

DOPO I SUCCESSI IN TV, L’ATTESO RITORNO A TEATRO DI GABRIELE CIRILLI

Il racconto delle tradizioni familiari (la cucina del Sud, il Natale, i parenti), la gavetta a Roma e i primi lavori a Milano, la vita quotidiana in una grande città che fa apprezzare il ritorno in provincia, nella casa dei genitori dove ogni ricordo è legato a piatti, aromi e rumori che provengono da una cucina dove la madre si aggira affaccendata; le donne della sua vita, la madre innanzitutto, ma anche la moglie naturalmente, cui dedica una romantica lettera d’amore, e perfino la suocera, cui deve – incredibile! – una parte del suo successo.

Sono solo alcuni dei momenti del nuovo spettacolo teatrale “Tale e quale…a me!”, che vedrà impegnato Gabriele Cirilli da dicembre, subito dopo la fine dell’esperienza televisiva di grande successo come ospite fisso di “Tale e Quale Show”; Cirilli ha scelto le Marche per la residenza di allestimento al Teatro Apollo di Mogliano (MC) e per l’anteprima nazionale del 3 gennaio al Teatro La Fenice di Senigallia (AN). Il tour prenderà quindi il via ufficialmente al Teatro della Luna di Milano il 5 gennaio.

Secondo la teoria dei “7 Sosia”, per ognuno di noi, nel mondo, esisterebbero 7 “doppioni”, 7 uomini o donne tali e quali a noi. “Ehi, ma tu sei tale e quale al mio benzinaio!”, “…al mio parrucchiere!”, “…alla mia vicina!”, “…a quel cantante… come si chiama? …dai quello famoso…”: siamo tutti destinati al “tale e quale”, ma se esiste una regola, ci sarà di sicuro anche l’eccezione? Esisteranno casi del tutto unici e singolari, persone i cui tratti somatici e un peculiare trasformismo di espressioni si coniugano insieme in maniera così imprevedibile da sfuggire alla statistica, tanto da risultare tali e quali. soltanto a se stessi? È la domanda che si pone Gabriele Cirilli in apertura dello spettacolo, avventurandosi così in un percorso a ritroso attraverso la sua carriera, fatto di ricordi, profumi, musica: tra comicità esilarante, commedia degli equivoci e cabaret, Cirilli – che sembrava un predestinato al “tale e quale” – affronta così il palcoscenico con disinvoltura e leggerezza, in un tuffo nel passato, tra racconti di vita vissuta ed episodi che toccano le corde dell’anima e rimangono impressi nella memoria degli spettatori. Uno spettacolo nuovo, dinamico, in cui Gabriele Cirilli porta in scena insieme a lui tanti personaggi che fanno parte della sua vita personale e artistica e prendono corpo all’interno di una drammaturgia lineare, tra monologhi, flashback e racconti che strizzano l’occhio al Varietà con la “V” maiuscola, il varietà d’altri tempi: i rapporti con la famiglia, con i parenti, con i luoghi della giovinezza, con la grande città, con le tradizioni. Sono finestre sulla quotidianità rilette con spirito dissacrante, ma al tempo stesso poetico e attuale, quelle che permettono a Cirilli di cimentarsi con una prova d’attore completa e poliedrica da mattatore della risata, in cui, attraverso il ritorno al passato, esprime la sua maturità artistica facendo vivere ogni volta un personaggio diverso da sé.
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