LA CITTÀ E LA MEMORIA Due collezioni a confronto per il ventennale della Galleria d’Arte “Virgilio Guidi”

Mitchell Johnson, To Buonconvento, 1996, olio su tela, 60x101cm

Galleria d’Arte Moderna Virgilio Guidi
Cascina Roma, Piazza delle Arti 7 (San Donato Milanese)
21 novembre 2014 – 22 febbraio 2015
Inaugurazione venerdì 21 novembre 2014 ore 18.30

 

 

 

 

 

«…la città non dice il suo passato, lo contiene come le linee d’una mano, scritto negli spigoli delle
vie, nelle griglie delle finestre, negli scorrimano delle scale, nelle antenne dei parafulmini, nelle aste
delle bandiere, ogni segmento rigato a sua volta di graffi, seghettature, intagli, svirgole».
(Italo Calvino, Le città invisibili)
Spazi urbani, architetture, punti di fuga, volumi di metropoli oniriche, sky-line di periferie.
Progettare città e costruire nuovi paesaggi è in parte la storia di Eni, simbolo del dirompente boom
economico italiano. Ed Eni, con la scelta di creare il proprio Centro Direzionale a San Donato, ne ha
determinato lo sviluppo nel secondo dopoguerra, creando posti di lavoro e segnandone di
conseguenza l’espansione urbanistica. 2
Da allora Eni e San Donato sono “cresciute” insieme, condividendo eventi, luoghi e persone: un
sodalizio che le vede unite anche nell’attenzione alla cultura, in particolare all’arte visiva
contemporanea, che negli anni si è tradotta nella creazione di due significative collezioni di arte
figurativa.
Ecco perché oggi Eni e la città di San Donato, in occasione dei venti anni dello spazio espositivo di
Cascina Roma (oggi Galleria d’Arte Moderna Virgilio Guidi), uno dei più significativi della
Lombardia, asse di riferimento per moltissimi artisti, danno vita a un progetto di largo respiro che
si svilupperà in un arco temporale di circa due anni lungo quattro differenti esposizioni, la prima
delle quali dedicata al tema della “Città”.
Si inizia venerdì 21 novembre con la mostra “La città e la memoria” a cura della giovane storica
d’arte Monica Loffredo.
In esposizione tredici opere della collezione della città di San Donato, tra cui anche il dipinto di
Virgilio Guidi Il Bacino di San Marco (il primo della collezione come testimonia la scritta autografa
sul retro del quadro), che sino al prossimo 22 febbraio 2015 dialogheranno con uno dei capolavori
della collezione Eni, tavola & città di Valerio Adami, acrilico su tela del 1991.
In tutto 14 opere per 13 artisti a confronto, visto che di Marcello Nizzoli saranno presentati due
quadri: un dialogo intenso che svela tredici visioni differenti, tredici sguardi, tredici modi di sentire
e interpretare la città, tredici concezioni – tutte vere – che permettono di analizzare il rapporto con
il territorio, il tessuto cittadino come spazio animato da persone e avvenimenti.
«È stato Enrico Mattei – spiega Eni – a trasmettere fin dalle origini la passione per l’arte e per la
cultura. Al fondatore risalgono infatti le prime acquisizioni della collezione d’arte aziendale,
arrivata oggi a contare 373 dipinti, 213 litografie, 30 sculture e 50 tra mobili, tappeti e oggetti
d’arte. Alcune delle opere firmate da grandi artisti del Novecento vennero da subito destinate, fin
dai primi anni Cinquanta, a impreziosire locali, uffici e sale di rappresentanza. Il primo presidente,
collezionista e frequentatore di gallerie (come quella dell’Annunciata a Milano), era convinto che
le opere d’arte acquisiste non dovessero rimanere nascoste, ma anzi promosse, conosciute e
condivise. Prima di tutto con i propri dipendenti, molti dei quali vivevano e lavoravano a San
Donato».
«L’esposizione propone una serie di “ritratti di città” che, come i luoghi immaginari descritti dallo
scrittore Italo Calvino, si fanno simbolo della complessità del reale – sottolinea Monica Loffredo
nel suo testo in catalogo – La dimensione della complessità urbana si ritrova figurativamente nella
diversità e nella ricchezza delle opere d’arte esposte. Tra le città immaginate da Calvino, quella di
Zaira è la più vicina al concetto-chiave di questa esposizione. La descrizione della città non procede
secondo l’oggettività dei suoi edifici, ma attraverso il suo carattere, che si sviluppa grazie agli
abitanti e agli avvenimenti che lo plasmano. Nelle parole di Calvino, si tratta delle relazioni tra le
misure del suo spazio e gli avvenimenti del suo passato».
Il percorso della mostra si snoda lungo tre delle sale della galleria posta al secondo piano per
raccontare il rapporto tra città reale e città ideale secondo la visione di alcuni dei maggiori artisti
del Novecento. Poeti dell’immagine a confronto su uno dei temi che finisce prima o poi per
coinvolgere ogni artista: la città e i suoi contorni, la periferia e i volti che la popolano.
Artisti diversi per formazione e per periodo storico, singole prospettive di memoria e storia delle
città: complessità urbane nell’insieme o nei particolari, nella scelta dei colori o nella pennellata,
luoghi dell’immaginario, reali oppure no, tra sintesi cromatiche e segni artistici. 3
Partendo da questo orientamento, della collezione Eni è stata scelta l’opera di Valerio Adami
Tavola & città (1991), mentre dalla collezione di Cascina Roma sono state selezionate tredici
opere, realizzate tra gli anni Quaranta e Novanta del Novecento da dodici artisti: Augusto Alvini
(Periferia, 1948), Anna Valeria Borsari (Spaccato urbano, 1999), Domenico Cantatore (Finestre di
Corso Garibaldi, 1931), Gino Brogi (Case sotto la neve, 1969), Angelo Del Bon (Laguna veneta.
Ponticello, 1947), Renato Galbusera (Città, 2003), Giuseppe Guarino (Relitto – luoghi
dell’abbandono, 1987), Virgilio Guidi (Bacino di San Marco, 1969), Mitchell Johnson (To
Buonconvento, 1996), Marcello Nizzoli (Figure nel paesaggio, 1942; Bombardamento, 1943),
Maurizio Simonetta (Tra gli ulivi, 1948), Emilio Tadini (Fiaba, 2000).
Sulle pareti di Cascina Roma (oggi Galleria d’Arte Moderna “Virgilio Guidi”) sono affiancate opere
molto diverse tra loro per composizione: dalla pittura delle periferie rappresentate nel 1948 da
Augusto Alvini, allo “Spaccato urbano” di Anna Valeri Borsari, fotografia che si fa documento
dell’effimero di geometrie cittadine che cambiano e unica traccia visibile dell’opera stessa.
Quanto ai temi, invece, si va da una visione eterea di Venezia nell’opera del maestro Virginio Guidi
alla città come tragico scenario di un bombardamento nell’opera di Marcello Nizzoli.
«Sono passati vent’anni – chiosa il Sindaco di San Donato Andrea Checchi – da quando Cascina
Roma è stata riqualificata e possiamo ben dire, come questa mostra testimonia, che l’auspicio
dell’allora primo cittadino Oreste Lupi si è pienamente concretizzato: la struttura è effettivamente
diventata un “centro di cultura e di rappresentanza della Città di San Donato Milanese, in una
dimensione di servizio alla collettività che deve essere espressione di libertà di pensiero, di rapporti
civili e di arte”».
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LA CITTÀ E LA MEMORIA
Due collezioni a confronto per il ventennale della Galleria d’Arte “Virgilio Guidi”
Galleria d’Arte Moderna Virgilio Guidi
Cascina Roma, Piazza delle Arti 7 (San Donato Milanese)
21 novembre 2014 – 22 febbraio 2015
Inaugurazione venerdì 21 novembre 2014, ore 18.30
Orari di apertura:
da lunedì a sabato 9.30-12.30/14.30-18.30
domenica 10.00-12.30/16.30-19.00
Informazioni al pubblico: 02-52772409

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