Verdi e il Requiem: l’intensità del dramma, lo stupore della passione- la Verdi

22_Jader Bignamini, direttore associato

STAGIONE SINFONICA 2014/15

Verdi e il Requiem: l’intensità del dramma, lo stupore della passione

Jader Bignamini dirige laVerdi nel tradizionale appuntamento stagionale con il grande classico

 

giovedì 30, venerdì 31 ottobre

domenica 2 novembre

Auditorium di Milano, largo Mahler

 

Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

 

Maestro del Coro Erina Gambarini

Direttore Jader Bignamini

 

Jader Bignamini, conclamata ”bacchetta verdiana” sia in Italia che oltre i confini nazionali, è alla sua prima direzione del Requiem  nella stagione principale de laVerdi: la Stagione sinfonica. Dopo le ultime conduzioni affidate a Zhang Xian e a John Axelrod, tocca al conductor lombardo esprimersi sul palco dell’Auditorium con Orchestra sinfonica e Coro sinfonico – quest’ultimo sotto la guida di Erina Gambarini – in questo caposaldo dell’opera verdiana e della musica assoluta.

Appuntamento giovedì 30 (ore 20.30), venerdì 31 ottobre (ore 20.00) e domenica 2 novembre (ore 16.00),all’Auditorium di Milano in Largo Mahler,  con quello che è diventato negli anni una “stella fissa” nel calendario delle stagioni de laVerdi: la Messa da Requiem del genio di Busseto infatti è stata eseguita in Italia e all’estero oltre 30 volte – tra cui a Vienna, Francoforte, Tokyo, St. Moritz, Budapest, Baku (Azerbaijan) –  a cominciare dall’ormai lontana stagione 1996-97 con la Corale di Parma a Brescia e la direzione di Alun Francis; e ancora con il maestro Riccardo Chailly e con il maestro del Coro Romano Gandolfi, poi Ruben Jais, Eugene Kohn, Wayne Marshall, Aldo Ceccato, Zhang Xian, direttore musicale de laVerdi, quindi John Axelrod, direttore principale ospite dell’Orchestra, e ora con Jader Bignamini, affiancato da Erina Gambarini.

Sul palco di Largo Mahler, il parterre dei solisti sarà composto da Chiara Taigi (soprano), Anna Maria Chiuri (contralto), Yusif Eyvazov (tenore), Massimiliano Catellani (basso).

(Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org, biglietti euro 50,00/40.00,/35,00/17,50).

 

Giovedì 30 (ore 18.30, Foyer della balconata, ingresso libero), la tradizionale conferenza di introduzione al concerto parlerà di Verdi e Manzoni nella Milano 1800–2000. Sarà l’occasione per proporre il Requiem come l’avvenimento che fonda la memoria pubblica di Verdi e Manzoni a Milano. Il Maestro Jader Bignamini, la giornalista e scrittrice Marta Boneschi e la musicologa Laura Nicora rievocheranno vicende, protagonisti, idealità che via via continuano a segnarne la “fortuna” nella storia della città. Nell’occasione viene presentato il nuovo libro di Marta Boneschi: Milano. L’avventura di una città (Edizioni Ledi).

 

Lasciamo al direttore Jader Bignamini il compito di introdurci al Requiem:

 

“La Messa da requiem è una partitura molto complessa, lunga e articolata. È un brano dalla connotazione fortemente ‘italiana’, molto vicino al nostro dna, soprattutto molto vicino ai milanesi, e non solo perché è stato scritto in memoria di Alessandro Manzoni. Per me ogni esecuzione è un’emozione sempre nuova: l’ho diretto in altre occasioni ma questa è la prima volta che lo dirigo per la stagione principale de laVerdi, la Stagione sinfonica: è un brano che l’Orchestra di Largo Mahler ‘possiede’, per cui il feeling con i musicisti è totale.

“Per quanto riguarda il cast, è molto giovane ma di livello internazionale: offriremo al pubblico un ‘prodotto’ sicuramente all’altezza delle aspettative.

“Verdi ha la capacità di scrivere in modo impressivo e di sintonizzarsi immediatamente con il pubblico: arriva immediatamente alla nostra anima e si sposa perfettamente con la nostra indole: riesce con due accordi a descrivere altrettanti stati d’animo completamente differenti; da una pagina all’altra riesce a descrivere impeccabilmente atmosfere diverse, e questo il pubblico lo percepisce al volo. In più, ogni pagina è strutturata per valorizzare le voci dei solisti e il loro potenziale espressivo, sia in termini di quantità che di qualità di ‘colore’”.

 

 

Il Requiem

Per molti di noi il Requiem è il vero capolavoro drammatico di Verdi. Sappiamo che è inteso alla memoria di Alessandro Manzoni ma resta il sospetto che sia (sott)inteso anche per se stesso. Avrebbe potuto essere pure la sua opera estrema, dopo i persistenti trionfi della trilogia romantica negli anni Cinquanta, e la terna (Forza del destino, Don Carlo, Aida) quasi estorta negli anni Sessanta. Mentre nel tempo della Messa da requiem (1874) è imprevisto e ancora lontano il binomio ultimo (Otello e Falstaff, 1887 e 1893).

Comunque sia, il Requiem è il lavoro sinfonico-corale più importante, anzi unico, di Verdi. È il banco di prova di ogni complesso musicale che si rispetti. Anche per questo è un appuntamento fisso per ogni stagione de laVerdi. Che lo affida ai suoi direttori con maggiore prestigio. Le ultime volte sono saliti sul podio il direttore musicale Zhang Xian e quello principale John Axelrod. Ora tocca a Jader Bignamini, diventato direttore associato; che si è formato con i nostri complessi nel corso ormai di una quindicina d’anni e che ormai ha spiccato il volo negli ambienti sinfonici nazionali e internazionali (Mosca, San Pietroburgo, Osaka, San Paulo) e, soprattutto, nel mondo lirico, con direzioni impegnative nel grande repertorio dei teatri di Bologna, Venezia, Verona, Parma.

Enzo Beacco

 

Biografie

Jader Bignamini, Direttore. Apprezzato per il forte carisma e la personalità dirompente, nonché dotato di preparazione e raffinatezza musicale fuori dal comune, affina e sviluppa le sue doti tecniche e artistiche nell’ambito dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, dove già nel 1997, a soli 21 anni, viene scelto dal Maestro Riccardo Chailly come clarinetto piccolo dell’ensemble sinfonico.L’attività più recente lo vede collaborare nel 2009 ha con il Teatro San Carlo di Napoli,con l’Orchestra dell’Arena di Verona e naturalmente con  l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, con la quale nel 2010 è impegnato tra l’altro nella registrazione per Sky TV in prima esecuzione mondiale del brano  Spirito Eroico del compositore Di Iorio, colonna sonora ufficiale delle Olimpiadi invernali di Vancouver.    Nel 2010 è nominato Direttore Assistente dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdie in questo ruolo prepara laVerdi nell’esecuzione integrale delle sinfonie di Mahler per i direttori ospiti della Stagione Sinfonica 2010/2011 dell’Auditorium di Milano. È del 13 Marzo 2011 il debutto alla direzione dell’Orchestra nella Quinta Sinfonia di Mahler, e solo otto giorni più tardi, il 20 marzo, dirige il concerto per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia in diretta televisiva, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in visita  ufficiale a Milano.Sempre nel 2011 dirige all’Auditorium San Domenico di Foligno la verdiana Messa di Requiem con l’Orchestra Sinfonica e il Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, mentre nella chiesa di San Marco a Milano per MiTo 2011 esegue la Missa Solemnis di Liszt e per MiTo 2012 la Messe solennelle di Berlioz.Nell’aprile 2012 è nominato Direttore Associato dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, esibendosi, nell’ambito della Stagione Sinfonica dell’Orchestra, in un concerto incentrato sulla grande musica sinfonica russa, che ha avuto come brano cardine Quadri di un’esposizionedi Modest Musorgsky.Bignamini ha chiuso “Una Estate con la Musica 2012”, la prima stagione estiva de laVerdi, dirigendo, a fine agosto, Carmen di Bizet in forma di concerto, e ha inaugurato la XX Stagione sinfonica dell’Orchestra all’Auditorium di Milano, il 13 settembre 2012, accompagnando la violinista Francesca Dego nell’esecuzione del Concerto per violino e orchestra n. 2 di Prokof’ev.Nel novembre 2012 ha guidato l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi in una trionfale torunée in Russia, con due concerti a Mosca (Sala Grande del Conservatorio Čajkovskij) e San Pietroburgo (Cappella Accademica di Stato). Il  31 dicembre 2012 ha diretto il Concerto di Capodanno alla guida della Osaka Symphony Orchestra, con un programma tutto italiano, ospite alla Biwako Hall di Otsu per il suo debutto in Giappone. Seguono i debutti sinfonici in Giappone alla Biwako Hall di Otsu, in Brasile al Teatro Municipal di Sao Paulo, a Palermo con l’Orchestra Sinfonica Siciliana e a Firenze col Maggio Musicale.

Inaugura poi il XXXIX Festival della Valle d’Itria con Crispino e la Comare, la XX Stagione Sinfonica de laVerdi con un programma verdiano e il Festival Verdi 2013 a Parma con Simon Boccanegra, a seguito del quale gli viene offerto dal Teatro Regio un invito triennale per il Festival.

Tra gli impegni recenti e futuri, oltre ai numerosi appuntamenti sinfonici con laVerdi, tra i quali il verdiano Requiem, l’Inaugurazione della Stagione della Filarmonica del Comunale di Bologna con i Carmina BuranaLa bohème al Municipal di Sao Paulo (Brasile) e al Teatro la Fenice di Venezia, L’elisir d’amore ad Ancona, Tosca al Comunale di Bologna, La forza del destino al Festival Verdi di Parma, Cavalleria rusticana e L’amor brujo al Teatro Filarmonico di Verona, Madama Butterfly al Teatro la  Fenice.

 

Erina Gambarini, Maestro del Coro. Figlia d’arte, ha iniziato la sua attività artistica a 13 anni al Teatro alla Scala di Milano, come voce bianca, protagonista nell’opera di Britten Il giro di vite.

Dopo alcuni anni di intensa attività solistica, ha proseguito lo studio del pianoforte con il padre, lo studio del canto, come soprano, con Teresa Stich Randall a Vienna, direzione interpretazione corale e musica da camera con Marcel Couraud, tecnica vocale e interpretazione con Schmidt-Gaden. Ha collaborato con la RSI, la RAI, la Fenice di Venezia, Teatro Sociale di Como, Teatro Olimpico e Valle di Roma, Teatro Carignano di Torino, Verdi di Trieste, La Pergola di Firenze, Teatro Grande di Brescia. Ha inciso numerosi CD per Nuova Era, Carrara e Ricordi. Nel 1989 fonda il gruppo corale Canticum Novum, che in pochi anni si distingue per la qualificata e ricca attività artistica e parallelamente dirige vari gruppi strumentali. Nel 1996 inizia la sua collaborazione con il Maestro Romano Gandolfi, che nel 1998 la chiama come sua assistente e maestro del coro in occasione della costituzione del Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, incarico che ricopre tuttora. Ha collaborato con molti direttori d’orchestra, tra i quali Riccardo Chailly, Claudio Abbado, Gianandrea Gavazzeni, Aldo Ceccato, Ettore Gracis, Oleg Caetani, Claus Peter Flor, Christopher Hogwood, Rudolf Barshai, Vladimir Jurowski, Helmuth Rilling, Leonard Slatkin, Nevil Marriner, Roger Norrington, Vladimir Fedoseyev, Robert King.

Dal 1997 è membro dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo per i suoi meriti artistici.

 

Chiara Taigi, Soprano. Nata a Roma, ha debuttato al Festival Giuseppe Verdi di Treviso con Il Turcoin Italia di Rossini e vi è tornata con Der Schauspieldirektor di Mozart. Tra gli altri debutti annovera: Ellen in Peter Grimes(Scala di Milano con Jeffrey Tate, Carlo Felice di Genova con Bertini), Desdemona inOtello (Scala di Milano con G. Vick e R. Muti.

 

Tra gli impegni più recenti ricordiamo: Mimì in La bohème(National Arts Center of Bejiing con Ku Ja); Aida(Teatro Lirico Cagliari);
Cavalleria rusticanaeNabucco(Festival of Taormina); Leonora ne Il trovatore(Teatro Municipal Rio de Janeiro); Amelia in Un ballo in maschera (Liegi con Zanetti; New
Orleans Royal); Maddalena in Andrea Chenier (Bregenz Festival D. Pouthney; Teatro Regio di
Torino); Francesca da Rimini(Metropolitan Opera); Tosca (Seoul con Trevisan);Nedda neI pagliacci(Taormina) trasmesso su Sky TV, La forza del destino
(Bilbao); Messa da fequiemdi Verdi all’Auditorium di Milano.

Nel 2014 ha debuttato come Manon Les caut con la Cardiff Opera House diretta da Mariusz Trelinski e da Lothar Königs. Ha partecipato inoltre alle White Nights Festival a San PIetroburgo e nella ripresa di  Manon Lescaut all’Opera Festival di Savonlinna.

Chiara Taigi ha lavorato con direttori come Riccardo Muti, Riccardo Chailly, Jeffrey Tate, Claudio Abbado, Sir John Elliott Gardiner, Zubin Mehta, Marco Guidarini, Romano Gandolfi, Lorin Maazel, Giorgio Morandi, Steven Mercurio, Massimo Zanetti, Lothar Königs, Pietro Rizzo, Renato Palumbo, Bruno Aprea, Fabio Mastrangelo, Paolo Olmi, Fabio Luisi, Evelino Pidò, Gennady Rozhdestvensky, e registi come David Pountney, Hugo de Ana, Katharina Wagner, Ignacio García, Enrico Castiglione, Lamberto Puggelli, Jannis Kokkos, Mario Martone.

 

Anna Maria Chiuri, Mezzosoprano. Originaria dell’Alto Adige, ha riscosso di recente grande successo come Fricka in Rheingold e Walküre con la regia di G. Vick al Teatro Massimo di Palermo; Mrs. Quickly in Falstaff con la direzione di Z. Mehta alla guida della Israel Philharmonic Orchestra; Eboli in Don Carlo al Teatro Regio di Torino con la direzione di G. Noseda e alla Scala di Milano con la direzione di F. Luisi;  Amneris in Aida all’Opera Royal de Wallonie con la direzione di P. Arrivabeni; Edwige in Guglielmo Tell al Teatro Regio di Torino con direzione di G. Noseda. In estate era inoltre al Festival Mostly Mozart al Lincoln Center di New Yorkcon la Nona Sinfonia di Beethoven e al Festival di Edimburgo con Guglielmo Tell, entrambi diretti da G. Noseda.

Tra gli impegni futuri annovera Queen in Svanda Dudak di Weinberger al Teatro Massimo di Palermo con la direzione di M. Agrest,  Azucena ne Il Trovatoreal Teatro Sociale di Rovigo e a Savona; Edwige in Guglielmo Tell con G. Noseda alla Carnegie Hall di New York, a Chigago e Toronto; Zia Principessa in Suor Angelica/Pepa in Goyescas al Teatro Regio di Torino (dir. D. Renzetti); Ulrica in Un Ballo in Maschera al Metropolitan di New York.

In concerto si è esibita, tra l’altro, al Rudolfinum di Praga con il Requiemdi Verdi diretto da M. Zanetti alla guida della Czech Philharmonic Orchestra; nel Te Deumdi Bruckner a Firenze con la direzione di Z. Mehta; in Ein Sommernachtstraumdi Mendelssohn a Parma (dir. Temirkanov); Les Troyens di Berlioz (dir. Soudant) al Teatro Bellini di Catania; nel Requiem di Mozarta Firenze (dir. Mehta); Das Lied von der Erde di Mahler con la Belgrad Phiharmonic Orchestra e con la FIlarmonica Toscanini; la Nona Sinfoniadi Beethovena Torino (dir. Noseda).

Per Bongiovanni ha inciso l’opera contemporanea Pasqua Fiorentinadi I. Capitanio, la Messa in Soldi Bellini e i Pezzi Sacri di Sammartini. Per Artè si ricorda il dvd di Un ballo in maschera con la direzione di Chailly.

 

Yusif Eyvazov, Tenore. Nato ad Algeri, ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio “Tchaikovsky” di Mosca e da alcuni anni si è trasferito in Italia dove si è perfezionato con Franco Corelli e Ghena Dimitrova. Finalista e vincitore di numerosi Concorsi tra cui il Concorso Internazionale di Capriolo, il Concorso Internazionale Pertile Martinelli e il Concorso Internazionale Opera in Canto di Milano, si e’ esibito in recital e produzioni interpretando un repertorio che comprende tra l’altro titoli di Verdi (Aida, Il Trovatore, Un ballo in maschera, Macbeth), Puccini (Tosca, Turandot, Il tabarro), Bizet (Carmen) e Giordano (Andrea Chenier).

Tra gli impegni recenti: Cavalleria Rusticana con l’Orchestra Sinfonca di Milano Giuseppe Verdi, Aida per Opera Fiesole, Tosca a Seul, Otello a Ravenna, Manon Lescaut protagonista Anna Netrebko al Teatro dell’Opera di Roma diretto da Riccardo Muti e Pagliacci al Teatro Petruzzelli di Bari.

Tra i prossimi appuntamenti, Mefistofele all’Opera Nazionale di Praga, Turandot a Novara, Concerti a Mexico City e Mosca al Teatro Bolshoi con Anna Netrebko e Cavalleria Rusticana al Teatro Filarmonico di Verona.

 

Massimiliano Catellani, Basso. Nel 2010 debutta il ruolo di Leone al Teatro Regio di Parma sotto la direzione di Sebastiano Rolli, al fianco di Michele Pertusi (Attila), Luca Salsi (Ezio) e Alessandra Rezza (Odabella) e quello di dottore in Traviata presso il Teatro De Andrè di Casalgrande sotto la direzione artistica e musicale di Paolo Barbacini, derivato dalla vincita del concorso internazionale “Claudio Barbieri”. Nello stesso anno partecipa alla produzione televisiva di Rigoletto a Mantova con la regia di Marco Bellocchio e la direzione di Zubin Metha come cover di Sparafucile (Ruggiero Raimondi) e ricoprendo durante la diretta mondiale il ruolo dell’usciere.

Nel 2011  al Teatro Regio di Parma veste i panni di Monterone in Rigoletto sotto la direzione musicale di Andrea Battistoni.

Nel 2012 ha vestito i panni di Angelotti in Tosca al Teatro Regio di Parma, diretto da Walter Attanasi, e di Zuniga nella Carmen all’Auditorium di Milano, diretto da Jader Bignamini; è stato inoltre tra i protagonisti di un concerto lirico al Teatro Filarmonico di Verona con il baritono Alberto Gazale, con il quale attualmente si sta perfezionando.

Il 2014 si è aperto con un concerto verdiano all’Auditorium di Milano, con laVerdi sotto la direzione di Zhang Xian; successivamente è stato solista nel Requiem di Fauré diretto da Sebastiano Rolli nella splendida cornice della Basilica di Santa Maria della Steccata di Parma.

Recentemente è stato Zuniga in Carmen al Teatro Municipale di San Paolo (Brasile) sotto la direzione di Ramon Tebar, e Angelotti in Tosca al Macerata Opera Fstival sotto la direzione di Eun Sum Kim.

 

 

 

 

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