IO SONO UN MITO I capolavori dell’arte che sono diventati icone del nostro tempo

IO SONO UN MITO

I capolavori dell’arte che sono diventati icone

del nostro tempo

Perché alcune opere d’arte, come la Gioconda di Leonardo, la Nascita di Venere di Botticelli, Guernica di Picasso o L’urlo di Munch sono icone popolari riconosciute in tutto il mondo? E perché immagini come Le ninfee di Monet, Il pensatore di Rodin o il David di Michelangelo, sono state riprodotte su t-shirt, tazze, grembiuli, riprese da pubblicitari, stilisti, registi, o usate in show televisivi come i Simpson, al punto da emanciparsi dall’arte, oltrepassare i confini dei musei e diventare autentiche celebrità, parte integrante del nostro panorama visivo quotidiano? Io sono un mito racconta le storie affascinanti di trenta capolavori, dal Discobolo di Mirone al Figlio dell’uomo di Magritte, spiegando come, quando e soprattutto perché un’opera d’arte riesce a trasformarsi in un’immagine dal successo planetario, impermeabile ai gusti, alle mode e al passare del tempo.

Gli autori raccontano la genesi delle singole opere d’arte, come abbiano raggiunto lo status di culto e come la loro percezione si sia evoluta nel corso dei secoli. Ricostruiscono le dinamiche storiche, sociali e culturali che hanno influenzato e consentito il successo: dalla tecnica dell’incisione all'avvento dei mass media, dalla politica alla religione. L'analisi delle singole opere è affiancata dalla narrazione di curiosità e aneddoti e da una copiosa selezione di immagini che fa di questo libro una lettura istruttiva e avvincente, ricca di racconti che si nascondono dietro la nascita di questi miti.

La società di massa ha adottato quei capolavori e li ha trasformati in campagne pubblicitarie e merchandising. Così sono diventate familiari, un patrimonio pubblico e quotidiano … Ognuna ha avuto la sua occasione per diventare icona e da icona si è trasformata in mito … non riesco a pensare niente di più rappresentativo della nostra epoca della Creazione di Adamo di Michelangelo che ci saluta dallo schermo ogni volta che accendiamo il cellulare (Maurizio Cattelan, dalla prefazione).

Nel suo saggio Francesca Bonazzoli afferma: c’è un momento fondamentale per il successo comune di tutte le immagini: sono gli anni sessanta, quelli in cui la riproduzione a basso costo, la pubblicità, i viaggi e l’accesso popolare a mostre e musei provocano una massiccia espansione del panorama visivo disponibile a tutti. L’affissione murale, la televisione, il cinema, il packaging hanno riportato le immagini a quello stadio in cui tutte sono potenzialmente venerabili, come in un flashback al VI secolo …

 IO SONO UN MITO

I capolavori dell’arte che sono diventati icone

del nostro tempo

 AUTORE: Francesca Bonazzoli, Michele Robecchi

PREFAZIONE DI: Maurizio Cattelan

EDITORE: Electa

PAGINE: 144

ILLUSTRAZIONI: 175

PREZZO: 19,90 euro

IN LIBRERIA: autunno 2013

 

Biografie

 

Giornalista professionista, Francesca Bonazzoli scrive di arte per il Corriere della Sera da oltre vent'anni e pubblica i suoi interventi anche su Urban magazine. Ha scritto e condotto un programma televisivo sulla scultura contemporanea per Rai Sat Art. Ha contribuito alla compilazione delle voci della nuova edizione della Garzantina dell'Arte. E' autrice di saggi nei cataloghi di diverse mostre; ha insegnato all'Università dell'Aquila e di Milano Bicocca. Ha pubblicato i libri "Storie d'Italia. Dalla Belle Epoque agli anni Sessanta (Touring Editore, 2003) e "L'inganno della scimmia. Crimini e misteri nelle confessioni di venti grandi artisti" (Skira, 2006), finalista al Premio Bagutta. Il suo ultimo libro "Io sono un mito" (Electa, 2013) uscirà in autunno tradotto in cinque lingue.

 

Michele Robecchi vive e lavora a Londra, dove dirige una collana di monografie d’arte contemporanea per la Phaidon Press e insegna presso Christie’s Education. Ex-capo redattore di Flash Art International e direttore di Contemporary Magazine (2005-2007), collabora regolarmente con istituzioni museali e scrive per diverse riviste, tra cui Art in America, Camera Austria, Domus, Interview e Mousse. Nel 2007 ha firmato una monografia sul lavoro di Sarah Lucas pubblicata da Electa. Nel 2012 i suoi scritti sono stati inclusi nell’antologia “Theories And Documents On Contemporary Art” pubblicata dall’Università di Berkeley.

 

Maurizio Cattelan è l’artista italiano più quotato e famoso internazionalmente. Autodidatta, è arrivato all’arte dopo una serie di espulsioni scolastiche e una breve carriera come designer. La svolta è avvenuta con il trasferimento a New York e l’invito, da parte di Francesco Bonami, alla Biennale di Venezia del 1993. Ha partecipato ad altre cinque edizioni e le sue mostre sono state allestite nei principali musei del mondo, dal MoMA di New York al Museum of Contemporary art di Chicago e Los Angeles, dal Ludwig Museum di Colonia al Musée d’art Moderne de la Ville de Paris al Castello di Rivoli. Nel 2004 ha ricevuto la laurea ad honorem in Sociologia dall’Università di Trento. Nel 2001 ha fondato a New York la galleria Wrong di un solo metro quadro, con Massimiliano Gioni e Ali Subotnik con i quali, nel 2006, ha curato la Biennale di Berlino. Ha ideato anche le riviste “Permanent Food”, “Charlie” e, insieme al fotografo Pierpaolo Ferrari, “Toilet Paper”. Nel 2011 il Guggenheim Museum di New York gli ha dedicato una retrospettiva completa.  

 

 

 

 

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