Nuove storie in sala Bausch 1- 6 aprile
ORLANDO – ORLANDO
monologo per un attore liberamente ispirato
a Orlando di Virginia Woolf
adattamento teatrale e regia Stefano Pagin
con Stefano Scandaletti
musica Gabriella Zen
cura elementi scenici Lucia Morato e Paolo Bertinato
luci e direzione tecnica Gianfranco Gallo e Francesco Agostini
produzione INDIGENA TEATRO
Spettacolo vincitore del Premio Argot Off 2012 e del Premio Off 2011 – Teatro Stabile del Veneto
Si ringrazia il Teatro a l'Avogaria di Venezia e il Teatro Fondamenta Nuove di Venezia
musiche registrate in occasione dei laboratori teatrali della Biennale di Venezia 2008
Nella produzione letteraria di Virginia Woolf, Orlando (1928) è un episodio davvero singolare, uno scherzo, una straordinaria vacanza che la scrittrice si è concessa e ha regalato ai suoi lettori.
Nel primo quadro di questo adattamento teatrale siamo alla fine del ‘500, al tempo di Elisabetta I, e Orlando, giovane ed entusiasta poeta, vive la bellissima e dolorosa storia d’amore con Sasha, una principessa russa. Nel secondo quadro, agli inizi del ‘600, Orlando, per superare la depressione nella quale è, si fa inviare ambasciatore a Costantinopoli. Dopo l’assedio della città, diventato donna, fugge a seguito di una tribù di zingari e con loro girovaga per gli altipiani della Grecia.
Al ritorno in Inghilterra siamo agli inizi del ‘700, nella vivace società di Pope e Addison, e Orlando decide di farsi accompagnare da un amante.
Il quinto capitolo trova Orlando e l’Inghilterra sotto una nube di pesantezza; è l’epoca del moralismo vittoriano e la povera Orlando, ancora sola, comprende che non le resta che sposarsi. Nel sesto capitolo ci ritroviamo ai giorni nostri e Orlando scrive la sua biografia.
"Orlando – Orlando è un'educazione sentimentale. Una prova dell'eroe. Un eroe costretto a non morire mai, a perdere se stesso per, forse (di questo non siamo certi) ritrovare se stesso. Orlando – Orlando è una storia d'amore. La storia di una precoce ferita che non riesce a rimarginarsi. Ma, prima di tutto, è l'ironica allegoria dell'artista contemporaneo che identifica se stesso con la sua opera, sperimentando suo malgrado che la natura e l'arte nutrono una naturale antipatia reciproca.
Poiché l’amore, al quale possiamo ora ritornare, ha due volti: uno bianco e l’altro nero; due corpi: uno liscio e l’altro villoso. Ha due mani, due piedi, due code, due insomma di ogni membro, e uno è l’esatto opposto dell’altro. Eppure essi sono così strettamente connessi che non è possibile separarli". Stefano Pagin
"Orlando-Orlando è il titolo di quest'accattivante produzione, firmata con gusto e eleganza da Stefano Pagin, e magistralmente interpretata da un appassionato Stefano Scandaletti. Il monologo si basa sulla arcinota vicenda dell’Orlando della Woolf. Qui declinato e adattato, però, su ragionamenti più attuali, carichi di riflessi intimi e struggente umanità. Scandaletti è bravo nel tenere alta la tensione, si aggira febbrile per la scena, evoca cambia si avvolge trema svela racconta. Tra amore, identità, genere, arte e speranza, il bel monologo, non senza ironia, fila via con grande intensità".
Andrea Porcheddu myword.it
Indigena Teatro è un gruppo di recentissima formazione, composto da Marta Meneghetti, Stefania Felicioli, Stefano Scandaletti e Stefano Pagin, tre attori e un regista attivi in campo professionale da alcuni anni. La poetica del gruppo si orienta verso un teatro di parola, si lega a testi teatrali, poetici o a elaborazioni drammaturgiche di opere letterarie, nella convinzione che, pur nella sperimentazione, si debba continuare a ribadire la fiducia nella parola scritta: parola che evoca, che emoziona, che educa.
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Elfo Puccini, sala Bausch, corso Buenos Aires 33, Milano – Martedì/sabato ore 19.30 – Domenica ore 15.00 – Posto unico € 15 – Informazioni e prenotazioni 02.0066.06.06 – www.elfo.org