MALAPARTE ARCITALIANO NEL MONDO

Lunedì 1 marzo 2010

h. 18.30

INGRESSO LIBERO

Fondazione Biblioteca di via Senato

via Senato 14, Milano

Nella mostra dedicata a Curzio Malaparte, ideata e organizzata dalla Fondazione Biblioteca di via Senato in collaborazione con il Comune di Prato, vengono esposti per la prima volta alcuni documenti dell’Archivio Malaparte acquisito nel 2009 dalla Fondazione.

Il ricco e ancora poco conosciuto Archivio Malaparte (circa 300 faldoni, contenenti manoscritti e dattiloscritti originali di opere edite e inedite, articoli di giornale, documenti personali, lettere e fotografie) è infatti da poco approdato a Milano alla Biblioteca di via Senato, dove si sta provvedendo a un riordino delle carte per poterle mettere a disposizione di quanti, critici, storici e letterati, vorranno consultarle e comprendere a fondo la complessa e controversa figura dello scrittore pratese: Malaparte, infatti, non è stato oggetto, fino ad ora, di una ragionevole e obiettiva biografia.

La mostra che la Fondazione Biblioteca di via Senato dedica, come primo atto dopo l’acquisizione del suo archivio, a Kurt Erich Suckert vuole testimoniare i fatti salienti della sua vita, attraverso i documenti presenti nell’Archivio, senza giudizi o preconcetti, cercando di rendere giustizia alla sua figura di intellettuale a tutto tondo, apprezzato e conosciuto ancora oggi più all’estero che in Italia.

Egli fu arcitaliano in tutti i sensi perché, pur di padre tedesco, fu ben radicato nella tradizione culturale italiana più autentica, rivendicando in ogni  momento la propria toscanità; in un’epoca drammaticamente travagliata come la sua, seppe conoscere e raccontare finemente gli italiani, i loro pregi e difetti, in un costante e sincero confronto con le diverse culture incontrate nei suoi viaggi in Europa e nel mondo. Fu soprattutto un attento lettore del suo tempo, sia a livello politico, sia letterario, comprendendo prima e meglio di altri la natura della modernità che si andava faticosamente attuando intorno.

Una mostra che raggiungerà, nel prossimo mese di ottobre, anche Prato: la città che diede i natali a Curzio Malaparte. Il Comune di Prato, con l’Assessorato alla Cultura, riuscirà così nell’impresa di far tornare temporaneamente a casa l’Archivio del grande scrittore, giornalista e diplomatico italiano.

Nel racconto della sua vita si evidenziano quattro momenti che idealmente richiamano i quattro elementi che costituiscono la natura. Anche se indicati temporalmente, non sono quattro momenti distinti e separati, ma, nel continuo fluire uno nell’altro, sono la dimostrazione della perenne trasformazione del suo carattere e della sua disposizione, morale e culturale, di fronte agli avvenimenti storici e sociali.

IL FUOCO della passione e della conoscenza. 1898-1920.

L’apprendistato al Liceo Cicognini di Prato, sui cui banchi studiò anche D’Annunzio. L’interesse per il sociale nell’ambiente operaio della città di Prato. La scoperta della prima guerra mondiale come scelta irrinunciabile e, allo stesso tempo, come fuoco che consuma la vita.

L’ARIA del Moderno che avanza. 1921-1942

La rivoluzione fascista e la sua conseguente retorica al cospetto delle contemporanee rivoluzioni europee. La comprensione del Moderno. L’aria serena che repentinamente si muta in un vento impetuoso, nel recare in sé il germe di una guerra inevitabile, questa volta subita e mal sopportata.

LA TERRA della rovina. 1943-1945.

La guerra civile che distrugge la civiltà. Nei suoi capolavori, Kaputt e la Pelle, mostra le scorie di una generazione perduta: le rovine di una società che non ha più rispetto né memoria.

L’ACQUA della purificazione 1946-1957.

Passato il dramma della guerra, il tentativo di cercare un proprio equilibrio nella comprensione di sé; l’attrazione per la rappresentazione: il cinema, il teatro e la rivista. L’attenzione per coloro che soffrono e non hanno voce per manifestarlo. La scoperta del dolore fisico e morale.

La mostra si snoda in un percorso visivo che tocca tutte le tappe fondamentali della vita di Curzio Malaparte e le sottolinea esponendo i documenti originali da lui custoditi. Finora non era stato possibile accedere a queste carte che erano serbate gelosamente: ora, finalmente, diventa possibile conoscere, seguendo la vita e la figura dello scrittore pratese, lo svolgimento della storia, non solo intellettuale, di mezzo Novecento italiano.

Saranno infatti esposte per la prima volta le lettere dei maggiori esponenti culturali e politici della prima parte del XX secolo, le testimonianze degli amici e dei collaboratori, i suoi manoscritti e dattiloscritti, anche in varie stesure, alcuni documenti personali e fotografie dai suoi album privati come pure quelle dei suoi vari reportage dall’estero [Etiopia, Balcani, Cina: circa una ventina di foto per reportage], che avranno una sezione dedicata. Come, inoltre sarà dedicato uno spazio particolare alla progettazione e realizzazione della magnifica villa di Capri, alla cui ideazione e arredamento Malaparte contribuì in maniera diretta e originale.

Obiettivo della mostra sarà quello di ricollocare Malaparte nel posto che gli spetta all’interno della storia del secolo scorso, come interprete di primo piano della scena letteraria, politica e sociale europea e mondiale.

SEDI ESPOSITIVE

.Dal 2 marzo al 26 settembre 2010

Fondazione Biblioteca di via Senato, via Senato 14 – Milano

Da martedì a domenica con orario continuato: ore 10.00 – 18.00

Chiuso lunedì

INGRESSO LIBERO

.Da ottobre 2010 a gennaio 2011

L’esposizione sarà allestita nei locali del Museo del Tessuto

Ufficio Stampa Fondazione Biblioteca di via Senato

Donatella Oggioni, Elena Bellini, Sonia Corain           

via Senato 1420121 Milano

Tel 02.76215323-318-314  –  Fax 02.782387                                                                                           

www.bibliotecadiviasenato.it

Comune di Prato

Maurizio Ciampolini – Portavoce del Sindaco – tel. 0574 1836311-  maurizio.ciampolini@comune.prato.it

Grazia Santini – Capo Ufficio Stampa – tel. 0574 1836248 – g.santini@comune.prato.it

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