Mostra di
LOREDANA GALANTE
Con l'aiuto dei ragni tessitori
a cura di Fortunato D'Amico e Maria Flora Giubilei
8 febbraio – 6 aprile 2014
Musei di Nervi – Galleria d’Arte moderna- Genova
Compie dieci anni, nel 2014, la nuova Galleria d’Arte Moderna di Genova e celebra la ricorrenza con la mostra
“Con l’aiuto dei ragni. Loredana Galante”, quinto appuntamento di “NaturaConTemporanea”, una rassegna che ha rimescolato le raccolte permanenti della Galleria d’Arte Moderna e delle Raccolte Frugone e restituito al pubblico, di volta in volta, nuovi allestimenti e la possibilità di dialoghi contaminati.
Certamente Loredana Galante non appartiene a quella sfera di persone che s’intimidiscono davanti all’ortodossia dell’arte accademica, lei non è conforme nemmeno ai comportamenti di molti artisti italiani, sovente calati in un ruolo ascetico, seriamente paranormale, perché la sua attività artistica è strettamente congiunta al suo modo di essere donna e di sentire la vita reale, con un pizzico di genuina follia.
I travestimenti, le mascherate, il ritmo andante allegro della sua camminata, gli indumenti e gli ornamenti utilizzati negli happening che organizza abitudinariamente, sono i materiali della sua arte. Non ci sono altre condizioni per descrivere il fenomeno Loredana Galante: briosa, attiva, intraprendente, timida, sfacciata, riflessiva, amletica, decisa, insicura, coinvolgente fino al punto da ritenere che gli stati d’animo, provocati dal racconto delle sue storie, siano in parte anche i tuoi.
Il rapporto con la natura è proiettato in un mondo magico, dove il sogno esercita l’ideale immaginato e l’armonia regna tra le persone che entrano nella cornice e assumono il ruolo di coprotagonisti.
LOREDANA GALANTE
Vive tra Genova e Milano. Artista poliedrica, ha studiato a Genova presso il liceo artistico Paul Klee e l' accademia Ligustica di Belle Arti. La sua attività performativa si concentra sui rituali di socializzazione ed interazione con e tra il pubblico. Il cibo è uno degli elementi ricorrenti usati allo scopo di facilitare il contatto e la fruizione anche ad un pubblico di non addetti.L'attenzione per le fasce deboli come bambini ed anziani. In un linguaggio ironico e spesso ludico, sdrammatizza ansie e desideri personali, esprimendosi con la pittura, l'installazione e le performance.