CArNEAde

 Galleria Bianconi
via Fiori Chiari 18-Milano
11 marzo – 11 aprile 2009

Opening 11 marzo ore 18.00

L’11 marzo la Galleria Bianconi presenta “CArNEAde”, la seconda delle tre mostre collettive curate da Alberto Zanchetta, che compongono la trilogia che ha preso avvio con la mostra “TAdZIO” e che si concluderà a maggio con “PANdora”.

Il progetto nasce dall’idea di una rivisitazione letteraria e filosofica di alcuni elementi topici dell’iconografica occidentale – il ritratto psicologico, l’arte venatoria e la natura morta – attraverso le differenti visioni che di questi soggetti ci riporta l’arte contemporanea.

Un excursus che intende recuperare e far riflettere su alcuni temi tradizionali della pittura e della scultura alla ricerca di un’incessante eterodossia artistica.

In “CArNEAde” la Galleria Bianconi espone una dozzina di opere, tra sculture e dipinti, di Juan Carlos Ceci, Paolo Grassino, Aldo Mondino e Nero.

Ciascuna opera illustra uno stato di cattività: un in-naturale processo evolutivo di speciazione canina che reagisce a una intima spinta verso la bio-diversità.

Tre oli su linoleum di Aldo Mondino ritraggono altrettanti esemplari della razza canina dei Jack Russell Terrier insigniti di prestigiose coccarde. Tesse, Peanuts e Puddin sono i nomi di questi pluripremiati campioni a quattro zampe, ma non sempre il detto latino omen nomen risolve ogni intrinseca curiosità.

Dalla selezione dei patrimoni genetici si passa allora alla teratologia, sconfinando in quella “meraviglia” che – nel suo essere perturbante – suscita repulsione e fascinazione, sgomento e piacere.

Per quanto sia difficile scindere l’oscenità dal prodigio di natura, i dipinti di Juan Carlos Ceci alterano la morfologia delle bestie: le pelli glabre mostrano protuberanze, incavi, grinze che acquistano morbose quanto seducenti anfrattuosità.

Anche Grassino favorisce nuovi prototipi d’esistenza: i suoi cani, errabondi, privi di olfatto, vista e udito, sono incapaci di assecondare il proprio istinto animale. Un’intima consapevolezza al cambiamento ha quindi trasformato il loro manto in una fusione in alluminio, materia che li permea e li caratterizza con una patina brillante e artificiale.

Più invasive ancora le evoluzioni-mutazioni dei cani di Nero, sentinelle fedeli e affettuose il cui dna è stato manipolato con innesti di oggetti ed elementi eterogenei. Sottoponendoli a malformazioni o ad amputazioni, l’artista sembra infatti volerne prefigurare futuribili evoluzioni genetiche.

“Viatico” alla mostra un bozzetto di Ub Iwerks (storico disegnatore degli Studios di Walt Disney) realizzato nel 1937, durante la lavorazione del cartoon The Foxy Pup.

«Carneade, chi era costui?» ripeteva fra sé e sé Don Abbondio all'inizio dei Promessi Sposi. Allo stesso modo c'è da chiedersi chi/cosa siano questi cani, apparentemente così familiari eppur così fuori dal comune, tanto da scatenare una “canea” che rimane senza (ovvia) risposta. A. Zanchetta

Juan Carlos Ceci è nato a Saragozza (Spagna) nel 1967, vive e lavora a Valdragone (Repubblica di San Marino).

Paolo Grassino è nato nel 1967 a Torino, dove vive e lavora.

Aldo Mondino è nato a Torino nel 1938, dove muore nel 2005.

Nero (Alessandro Neretti) è nato nel 1980 a Faenza, dove vive e lavora.

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