FELICE TAGLIAFERRI – Sesto senso – Basilica di San Marco – Milano

FELICE TAGLIAFERRI – Sesto senso

In certi casi per fare arte non serve vedere…ma soprattutto "sentirla dentro"

 Ultimi giorni ancora a disposizione per vedere nella Basilica di San Marco a Milano la sconvolgente scultura in marmo del “Cristo Rivelato”, dovuta al maestro non vedente Felice Tagliaferri. Nato a Carlantino (FG) nel 1969, divenuto cieco all'età di 14 anni, nel 1998 inizia a frequentare lo studio dello scultore bolognese Nicola Zamboni, docente all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e scopre il suo grande amore per l'arte. La loro diventa anche una vera amicizia,

li accomuna la passione per il judo, di cui Tagliaferri è stato campione nazionale all'età di 27 anni. Frequenta, nel tempo diversi studi di maestri scultori a Carrara e dal 2001 comincia la sua vita d'artista partecipando a mostre e concorsi a livello internazionale.

Nel 2007 nasce un gemellaggio artistico con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona con la mostra “Toccare e non guardare è una cosa da imparare” e in seguito nello stesso Museo “Toccare l'Arte – Vedere con le Mani”. Fondatore di questo sede è Aldo Grassini, non vedente. Grazie alla forza e a un grande talento nasce in Tagliaferri il desiderio di "dare forma ai sogni" fondando una scuola di arti plastiche, la "Chiesa dell'Arte" a Sala Bolognese per un'arte senza barriere, un'arte tattile, perché se non si può vedere, come appropriarsi dell'immagine che ti è sottratta perché non si deve toccare, “è severamente proibito toccare”? All'artista era stato impedito infatti di "vedere con le mani" quella meraviglia che è il "Cristo velato" di Giuseppe Sanmartino, conservato nella Cappella Sansevero a Napoli.

Proprio da qui nasce l’ idea del "Cristo Rivelato", una "scultura tattile" che si rifà al settecentesco modello, terminata nel 2010 dopo anni di studio e lavoro. Un'opera che è quasi un miracolo, vista da migliaia di persone e benedetta da Papa Ratzinger, dal Cardinale Dionigi Tettamanzi e dal Cardinale Angelo Scola. Nell’ettuale esposizione vediamo anche una trentina di sculture che ci parlano del sublime ma anche del quotidiano, ma non meno significativo, mondo di Tagliaferri.

fra sacro profano: si va dalle tematiche religiose ai nudi femminili, dal "cane alato" che con le sue ali fa spiccare il volo a chi non vede, al ritratto del grande giornalista sportivo Candido Cannavò, suo caro amico.

L'attuale produzione artistica si concentra sulla ricerca dell'armonia della forma che egli riconosce in particolare nei "nudi" e nell'uso dei materiali, nobili come il marmo, importanti come il bronzo e poveri come la creta. Per approfondire questi aspetti, l'esposizione è accompagnata dalla proiezione di filmati delle opere e delle interviste da lui rilasciate nel corso degli anni nonché dalla proiezione film documentario di Silvio Soldini e Giorgio Garini, “Per altri occhi” che racconta le avventure quotidiane di un gruppo di persone accomunate da una cosa: la cecità. Vivono con l'handicap che a noi vedenti fa più paura di qualsiasi altro, eppure lo fanno con una serenità, una passione e un coraggio tali da rendere le loro vite più ricche di tante altre. Uno dei protagonisti è anche Felice Tagliaferri che, nonostante il grave danno fisico, ha realizzato il suo sogno di gestire una vera e propria scuola di arti plastiche.

 

Chiesa di Piazza San Marco; fino al 19 ottobre 2013

orario: dalle 10 alle 19 (possono variare, verificare sempre via telefono)

Sito Internet: www.chiesadellarte.org

 

Fabio Giuliani

 

 

 

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