Alla “Fondazione Humaniter”, per la serie “Conversazioni”, Maurizio Vitiello incontra e intervista Francesco Paolo Tanzj, autore del libro “L’oceano ingordo dei pensieri – Raccolta antologica 1967 /2008”, Edizioni Artescrittura, Roma 2012.

Mercoledì 9 Ottobre 2013, alle ore 17.30, all’Aula 11 – Primo Piano, della Fondazione Humaniter (Piazza Vanvitelli, 15 – Napoli), per la serie “Conversazioni”, incontro curato da Maurizio Vitiello, critico d’arte e docente della Fondazione Humaniter,
con intervista a Francesco Paolo Tanzj, autore del libro “L’oceano ingordo dei pensieri – Raccolta antologica 1967 /2008”, Edizioni Artescrittura, Roma 2012.
Saluti di Marina Melogli, “Fondazione Humaniter”. Previsti interventi di Rolando Attanasio, artista e scrittore, Pino Cotarelli, articolista e critico teatrale; Franco Lista, artista e architetto; Carlo Spina, avvocato ed ecologista; Antonino Scialdone, artista e medico; Antonio Sposito, sociologo. Letture di Aldo Spina. Proiezione di un dvd.
Note di lettura
L’oceano ingordo dei pensieri, di Francesco Paolo Tanzj, Edizioni Artescrittura, Roma 2012
Francesco Paolo Tanzj è nato a Roma. Ha pubblicato le raccolte di versi Aggregazione (Gabrieli, Roma 1974), Oltre (Libro Italiano, Ragusa 1995), Grande Orchestra Jazz (Tracce, Pescara 1996), Per dove non sono stato mai (Stango, Roma 2002), Oltre i confini – Beyond Boundaries (La stanza del poeta, Formia 2008), L’oceano ingordo dei pensieri(Artescrittura, Roma 2012) e il DVD video-poetico-musicale Ad alta voce (2001), ampliato nella nuova edizione 2010.
“Un’ispirazione poetica che scorre libera, le parole ed i pensieri si allacciano, si provocano, reciprocamente si stimolano in uno scorrere talvolta impetuoso … La musa è lo slancio vitale, maestro è l’occidente d’oggi”. (Stanislao Nievo)
In prosa i romanzi Elogio della provincia (Stango, Roma 1999), Un paradiso triste (Tracce, Pescara 2007/2013) e l’inedito Ci vediamo da Jole. www.francescopaolotanzj.it
In questa antologia Giorgio Patrizi e Giulio de Jorio Frisari hanno voluto inquadrare l’opera di Francesco Paolo Tanzj in un ragionamento storico-letterario quanto mai esaustivo e formato da nessi e collegamenti inaspettati con le figure più caratteristiche e caratterizzanti degli anni difficili di una testarda e solitaria resistenza umanistica.
Una cronologia di testi, dunque, che segue un itinerario esemplare e progressivo, dai primi componimenti giovanili – che, riletti oggi, mantengono inalterata la loro carica istintiva ed escatologica al tempo stesso – alle ultime prove di più meditata riflessione esistenziale e tuttavia caparbiamente densa di impegno sociale.
Un itinerario poetico attraverso i miti, i rituali e gli stilemi dell’esperienza novecentesca. Passati al vaglio (e al travaglio) della ricerca interiore, senza mai indulgere in cedimenti nostalgici.
Una cultura alternativa di cui l’autore si compiace – e di cui si riappropria – per farne i “mattoni” del proprio edificio letterario e della propria architettura linguistica.
Rivelando al lettore la prospettica evocativa e affascinante che assumono gli eventi quando – sottratti al vissuto estraniante dell’esperienza quotidiana – vengono trasfigurati nella dimensione atemporale della poesia. (Francesco D’Episcopo)
E’ un canzoniere complesso, ricco di tensioni, sfaccettature, di memorie ed utopie, di parole evocatrici, di sussurri e grida, questo di Francesco Paolo Tanzj. E l’universo che queste poesie descrivono ed evocano, è un mondo complesso ed articolato, vasto come la vita, riconoscibile nella sua fisicità, nei sentimenti che agita, nel sapore di storia che trasuda.
…l’oceano che sappiamo essere una figura della totalità, insieme fonte di vita e di morte; il pensiero: il lavoro mentale, intellettuale e passionale, che si confronta con il quotidiano ma anche con una utopica visione del mondo; in mezzo un aggettivo – ingordo – che, riconduce la vicenda dell’umanità, della storia, alla pulsione di un’affermazione di sè in un mondo in trasformazione, “parlato” da linguaggi densi, plurali, mescidati. (Giorgio Patrizi)
Intravedere nelle pagine poetiche di Francesco Paolo Tanzj una dimensione parallela che si è composta su più binari sollecita una analisi destinata a mettere in luce il contrastante rapporto tra intellettualismo cerebrale e nevrotico e il lirismo che sembra progressivamente svilupparsi come un’isola, come un miraggio di salvezza, come un sogno nel disperato crastino calembours. Ecco: nei singoli componimenti di Tanzj si ravvisa un originale sistema di tratte ferroviarie percorse dall’autore nella coincidenza tra vita e sfida poetica, onesta sfida al quotidiano, seria dimensione da reading creativo dove l’improvviso settecentesco è disceso nel confronto demo–cratico e nell’aspirazione utopica all’uguaglianza che rompe gli schemi e offre la sua prodiga nobiltà umanistica. (Giulio de Jorio Frisari)
Giorgio Patrizi è Professore Ordinario di Letteratura italiana e Direttore del Dipartimento di Scienze Umane, Storiche e Sociali presso l’Università del Molise. E’ stato visiting professor in numerose università straniere. E’ autore di numerose pubblicazioni sulla letteratura del Rinascimento, dell’Otto-Novecento e su problemi di critica e teoria letteraria. Collabora ai programmi culturali Rai. E’ nel consiglio direttivo del centro-studi CISVA (Centro Internazionale di Studi del Viaggio Adriatico), nel comitato organizzativo di Artes Renascentes, nel consiglio di amministrazione dell’INDA (Istituto Nazionale del Dramma Antico).
Giulio de Jorio Frisari, saggista, docente e ricercatore presso l'Università degli Studi del Molise, svolge attività di ricerca per l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli su aspetti dell'ermeneutica riferiti alle relazioni tra letteratura e filosofia. Fa parte del gruppo di studi Artes Renascentes ed è membro del Centro Internazionale Interuniversitario di Studi sul Viaggio Adriatico (Università degli Studi di Lecce). Collaboratore del Ministero per i Beni Culturali, è autore e ideatore di programmi culturali Rai, autore di studi e testi per ambiti territoriali (marketing territoriale) e Consigliere Nazionale dell'Istituto Italiano dei Castelli.
(Visited 78 times, 1 visits today)