“Se volessimo indicare ad un turista quale sia il paesaggio italiano più tipico bisognerebbe dire: le Marche……”
“…così benedetta da Dio di bellezza di varietà di ubertà,tra questo digradare di monti che difendono,tra questo distendersi di mari che abbracciano, tra questo sorgere di colli che salutano,tra questa apertura di valli che arridano…. “(Giosuè Carducci)
Una regione con 180 km di costa, dalle spiagge bellissime con ghiaia, scoglio o sabbia, singolari baie e un mare che ha ben meritato tante bandiere blu e un entroterra turistico ambientale con le sue bandiere arancioni.
Le Marche sono una terra ricca di testimonianze storiche ed artistiche che possono essere ammirate nelle sue città, nelle piazze, nei monumenti, nelle rocche, nei castelli, nelle chiese, nei santuari, nei siti archeologici e nei teatri storici.
Regione Marche, Provincia, Confindustria e Camera di Commercio di Macerata con Marche Viaggiare hanno, in un unico programma, presentato a Milano le bellezze del territorio, l’ architettura, i beni culturali e ambientali, i prodotti tipici, le eccellenze artigianali ed industriali,offrendo con un workshop la possibilità di scoprire itinerari territoriali maremonti, turismo religioso, speleologico, culturale, naturalistico e scolastico.
Nonchè associazioni di categoria alberghiere ed extra alberghiere, terme ed agenzie di viaggio, con le maggiori attrazioni turistico culturali della regione, dalle grotte di Frasassi, agli itinerari della fede attraverso i santuari, dai grandi eventi alle aree naturali protette.
L’approccio alle Marche, contestualizzato nelle giornate milanesi, ha permesso di vedere virtualmente la campagna marchigiana, tutta lavorata,di sentire le brezze carezzevoli e i venti sferzanti, guardare l’Adriatico placido e accogliente dell’estate e quello tempestoso così temibile e così emozionante da guardare d’inverno standosene al riparo sulla riva.
E poi ritrovare nella gente marchigiana (come nell’incontro conviviale) la cordialità non formale, la gentilezza, l’allegra bonomia paesana, il senso comunitario.
Le Marche non sono un compatto, immenso agglomerato di cemento dilaniato dal rumore e dai gas di un traffico interminabile, ma un armonico alternarsi di centri storici miracolosamente intatti, fiumi, foreste e montagne, spiagge e scogliere dove i segni della modernità e dello sviluppo economico non hanno quasi mai deturpato gli antichi assetti urbanistici, il ricco patrimonio naturalistico, di arte e cultura.
Un universo stupendo insomma in cui, come il poeta di Recanati, vi è tutta l’intenzione di “naufragare”……
Numerosi, inoltre, sono i luoghi sacri che offrono ospitalità e meditazione dando luogo ad un circuito denominato le vie del silenzio.
Le Marche hanno la maggiore densità di musei e pinacoteche, per non parlare delle biblioteche, alcune delle quali antichissime.
Rievocazioni storiche e spettacolari ,feste legate a ricorrenze religiose, nonché manifestazioni estive di risonanza internazionale permettono al viaggiatore di tuffarsi in scenari indimenticabili e ricevere forti emozioni.
L’ambiente è protetto e curato: dai Monti Sibillini alla Gola del Furlo, dalle grotte di Frasassi al Monte Conero. Le montagne dell’appennino marchigiano offrono la possibilità di praticare lo sci, di fare escursioni e attività amatoriali e ricreative a diretto contatto con la natura.
Le tradizionali attività artigianali (ceramiche, terrecotte, merletti, carta prodotta come nei tempi antichi, ecc…) ben si fondono con le nuove produzioni industriali che sono conosciute in tutto il mondo con alcune delle più famose griffe del Paese.
Infine l’arte della cucina con i migliori chef del mondo, i grandi vini delle Marche che negli ultimi anni grazie a un paziente lavoro di esperti enologi sono riusciti a conquistare i mercati più sofisticati nel globo.
Per tutti questi motivi è “fondamentale” immergersi in questa terra, per pochi o tanti giorni, per godere dal profondo dei sensi e ritornare sazi e riposati alla routine quotidiana.
Giuliana de Antonellis
foto da www.regione.marche.it/turismo