LUCEPLAN A EUROLUCE 2013

Innovazione e contaminazione rimangono due fari nella ricerca di Luceplan che, anche in
questa edizione di Euroluce contribuisce, in più direzioni, a creare i nuovi scenari
dell’illuminazione con al centro la tecnologia led.
Lasciarsi contaminare da materiali e saperi che appartengono ad altri ambiti e trasportarli, con
una vera e propria trasposizione di codici e linguaggi, nell’ambito della luce, è un metodo di
lavoro acquisito per Luceplan che da “integralista” dell’innovazione quale è, scommette in
anticipo sul futuro.
Anche questa volta anticipa coraggiosamente i tempi e o lo fa, come di consueto, con un profilo
internazionale, collaborando con designer di estrazione e provenienza molto differente per
cercare di fondere nei suoi prodotti culture e linguaggi eterogenei.
Le novità di quest’anno- Ascent di Daniel Rybakken, Illusion di Francisco Gomez Paz e Silenzio
di Monica Armani – sono molto diverse tra loro ed esprimono inediti punti di vista sui concetti
di performance tecnologica e qualità della luce abbinata al comfort acustico e visivo.
Nuove declinazioni di prodotto – come Otto Watt di Alberto Meda e Paolo Rizzatto – ampliano i
confini di famiglie già consolidate sul mercato.
Mentre vengono lanciati definitivamente in produzione due innovativi progetti di luce
precedentemente presentati– Nothing e Synapse- risultato di una grande ricerca sulle
possibilità espressive della sorgente LED.
LE NOVITÀ
ASCENT di Daniel Rybakken
E’ un oggetto estremamente poetico. La novità essenziale risiede nel gesto con cui si accende
la luce e se ne regola l’intensità. Si tratta di un movimento verticale con cui si fa scorrere,
dall’alto in basso e viceversa, il piccolo paralume lungo lo stelo della lampada che diventa più o
meno luminosa fino a spegnersi del tutto.
ILLUSION di Francisco Gomez Paz
Un’applique a LED che si fonda su un’innovazione complessa: una nuova tecnologia di
stampaggio dello schermo con lente Fresnel. Molto più sottile di una tradizionale applique,
Illusion ha l’aspetto di una sfera inscritta all’interno di un quadrato. Ma è solo un effetto
tridimensionale della lente Fresnel, perché in realtà la lampada è piatta.
SILENZIO di Monica Armani
Un’illuminazione “sartoriale”, dove il tessuto del paralume che cela un pannello fonoassorbente
diventa protagonista. Le sospensioni e i pannelli a parete, disegnati da Monica Armani sono
rivestiti da tessuti Kvadrat dalla mano materica e dall’effetto grisaglia, che possono essere
scelti all’interno di una vasta gamma di proposte e colori. Così l’ambiente in cui vengono
collocati acquisisce due importanti risultati qualitativi: un’illuminazione morbida e accogliente
e un sorprendente abbattimento del rumore di fondo.
ESTENSIONI DI GAMMA
OTTO WATT
Disegnata da Alberto Meda e Paolo Rizzatto, sorgente LED a luce bianca sintonizzabile, è una
perfetta compagna di scrivania. Nata due anni fa, quest’anno acquista nuove versioni: a parete
(con uno o due bracci), a terra e a pinza. Un’ulteriore versione è per appoggio sul divano: il corpo
della lampada è agganciato a una sorta di supporto in cuoio naturale bilanciato da contrappesi,
da poggiare sullo schienale o sul bracciolo.
HOPE
Una nuova versione grande a plafone completa la famiglia Hope. Una dimensione importante
capace di ricreare lo sfarzo di uno chandelier anche in ambienti con altezze ridotte.
ORA SUL MERCATO
SYNAPSE di Francisco Gomez Paz
Un innovativo concetto d’illuminazione che associa funzionalità e bellezza mettendole al
servizio dell’uomo e dei suoi spazi. Synapse è una ‘cellula’ luminosa di forma trilobata,
composta da due gusci in policarbonato, nella quale sono racchiusi un circuito stampato e tre
sorgenti LED RGB a colore variabile.
Synapse sorprende per la sua essenzialità formale e semplicità d’uso. I moduli si collegano tra
di loro con estrema rapidità grazie a un semplice aggancio meccanico che stabilisce anche il
passaggio di elettricità tra un modulo e l’altro. Un singolo cavo elettrico alimenta un grande
numero di moduli. Il risultato finale è una superficie autoportante libera da strutture che può
essere sospesa verticalmente mediante un kit di sospensione oppure applicata a parete o
soffitto.
NOTHING di Francisco Gomez Paz
E’ un progetto estremamente concettuale che restituisce ai LED la loro essenza:
‘piccoli nulla’ capaci però di illuminare i nostri ambienti.
Chiamare ‘lampada’ questo oggetto può parere strano, quasi inappropriato. Nothing è una
lamiera in alluminio su cui vengono accoppiati circuiti elettronici e LED: un’esilissima superficie
piatta tagliata a laser, sviluppata da Gomez Paz seguendo un complesso processo di
elaborazione matematica.
Tirando le estremità del foglio di alluminio contemporaneamente, esso si apre trasformandosi
in un oggetto tridimensionale, leggerissimo. Nothing è, come dice il suo nome, fatta di nulla.
Non solo nasce da un semplice foglio ma non porta con sé il suo corpo diffondente, è stata
pensata per esistere in concomitanza con una parete bianca, che ne rifletta la luce
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