la Biennale di Venezia Danza Musica Teatro 2013

 

Da quest’anno la Biennale di Venezia ha reimpostato la sua missione in tutti i suoi campi. Alle attività volte a promuovere la conoscenza tra il pubblico (Mostre, Festival), ha aggiunto una linea strategica rivolta alla formazione di giovani artisti. Si tratta di Biennale College, un’esperienza innovativa che integra tutti i Settori della Biennale, promuovendo giovani talenti e offrendo loro di operare a contatto di maestri per la messa a punto di creazioni. “Questo lo spirito di Biennale College – afferma il Presidente Paolo Baratta – un ponte ben attrezzato che offra ai giovani che vogliano cimentarsi in una delle arti di farlo nelle condizioni migliori che una istituzione internazionale possa offrire”.

Dopo il Cinema, sono i Settori Danza Musica e Teatro ad offrire ampia declinazione del progetto Biennale College con la programmazione di quest’anno. Call internazionali specifiche sono già state pubblicate sul sito della Biennale per ogni disciplina (www.labiennale.org).

 

La Danza ha appena concluso le selezioni chiamando più di 100 tra giovani danzatori e coreografi provenienti da Italia, Slovacchia, Grecia, Polonia, Turchia, Stati Uniti e Cina. I giovani selezionati partecipano a 7 “pratiche” – ovvero 7 diversi percorsi di formazione e creazione sul linguaggio della danza contemporanea accanto a coreografi d’esperienza. Le 7 pratiche sono iniziate il 2 maggio e si concluderanno negli ultimi tre giorni di giugno (28, 29, 30) con 26 performance e brevi spettacoli aperti al pubblico. Saranno campi e campielli, cortili e chiostri, sale di palazzi, teatri delle zone di San Marco e dell’Arsenale a fare da scenografia naturale a questo ciclo di eventi – tra incontri, performance e video – che unirà il pubblico da mattina fino a sera in un percorso inedito. Prima Danza, Invenzioni, Agorà, Trasmissioni, Vita Nova, Visitazioni, Atleta Donna sono le tappe in cui si snoderà quotidianamente il ciclo di spettacoli e performance e i nomi delle pratiche di formazione che li hanno generati. Il neo direttore Virgilio Sieni ha pensato questi percorsi come un’unità organica, con il titolo Abitare il mondo – trasmissioni e pratiche, a sottolineare l’importanza della trasmissione e mettendo la danza in dialogo con le questioni del mondo contemporaneo.

Accanto agli artisti Michele Di Stefano, Alessandro Sciarroni, Arkadi Zaides, Thomas Lebrun, Frank Micheletti, Itamar Serussi Sahar, Ambra Senatore, Iris Erez, Nora Chipaumire, Eleanor Bauer, Simona Bertozzi, Cristina Rizzo, Renate Graziadei, David Hernandez, che accompagneranno i giovani coreografi e danzatori fino alle creazioni di Biennale College – Danza presentate negli ultimi tre giorni di giugno, partecipando anche con lavori in proprio, ci saranno il sociologo David Le Breton, l’antropologo Marco Aime, lo storico dei giardini Marco Martella. Anche questi studiosi saranno parte integrante della tre-giorni di fine giugno con i loro interventi aperti al pubblico. Infine, due importanti documenti visivi conservati dall’ASAC (Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia) e restaurati per l’occasione saranno nuovamente disponibili in visione nelle giornate del 29 e 30 giugno al Laboratorio delle Arti di Ca’ Giustinian: una performance di Steve Paxton e Lisa Nelson (1979) e l’Antigone del Living Theatre (1970). Ai video restaurati si aggiunge poi una intervista inedita a Jean-Luc Nancy.

 

Il Teatro ha pubblicato una call internazionale che si concluderà il 3 giugno per 16 workshop, 8 dei quali si concretizzeranno in spettacoli presentati all’interno del 42. Festival Internazionale del Teatro (http://www.labiennale.org/it/teatro/college-teatro). Il progetto di Biennale College – Teatro si svolge infatti in concomitanza con il Festival – dall’1 all’11 agosto – innestandosi nella sua programmazione. Seguendo la proposta di Rigola sarà attorno al confronto con i classici, in primo luogo Shakespeare, che questa ampia interrogazione si misurerà, attraverso i diversi percorsi laboratoriali, con il processo creativo degli artisti coinvolti e dei partecipanti selezionati.

5 workshop sono focalizzati sui personaggi shakespeariani, scelti e visti secondo gli approcci radicalmente diversi di altrettanti artisti – Angélica Liddell, Gabriela Carrizo, Krystian Lupa, Claudio Tolcachir e Jan Lauwers. Da qui nascerà Shakespeare, itinerario in 5 spettacoli in scena l’ultimo giorno del Festival in 5 luoghi della Giudecca. Dai workshop delle compagnie La Veronal e Motus nasceranno invece le versioni site specific degli spettacoli in programma nel Festival, rispettivamente Los pájaros muertos e Nella Tempesta. Anche Romeo Castellucci, Leone d’oro alla carriera, riserverà al 42. Festival un lavoro nato dal workshop che terrà a Venezia. Sempre su testi shakespeariani si misureranno i giovani dei workshop di Declan Donnellan con Nick Ormerod e di Thomas Ostermeier. 3 i workshop di drammaturgia tenuti da Wajdi Mouawad, Florian Borchmeyer, Fausto Paravidino; uno di scenografia da Anna Viebrock; sulla recitazione interverrà Dirk Roofthooft e Andrea Porcheddu sulla critica teatrale. Oltre ai 16 laboratori ci sarà infine occasione di seguire una masterclass con Ute Lemper.

Maestri dei giovani selezionati per Biennale College – Teatro saranno i registi, i performer, i drammaturghi, gli attori invitati che presenteranno nell’ambito del 42. Festival Internazionale del Teatro uno spettacolo scelto fra i più significativi della loro poetica: Ute Lemper sings Brecht and Weill, che inaugura il Festival al Teatro La Fenice (2 agosto); Seuls di Wajdi Mouawad e Sunken Red per la regia di Guy Cassiers, due monologhi diversamente intensi e toccanti; Ubu Roi riletto dalla premiatissima coppia Declan Donnellan e Nick Ormerod; El viento en un violín di Claudio Tolcachir, dalla nuova ondata di artisti argentini; Marketplace 76 dell’eclettico Jan Lauwers; Ritter, Dene, Voss con Krystian Lupa alla regia, prova di un teatro d’arte europeo che ha influenzato generazioni di artisti; El año de Ricardo di Angélica Liddell, Leone d’argento per l’innovazione teatrale di questo Festival; 32 Rue Vandenbranden, esempio incisivo del teatro danza di Gabriela Carrizo e dei Peeping Tom; Un nemico del popolo di Ibsen nella trascrizione di Thomas Ostermeier che ha incendiato le platee non soltanto europee. E ancora: Mi Gran Obra di David Espinosa e tre dei Cinque monologhi sul potere e la violenza di Tim Crouch Calibano, Fiordipisello, Cinnaper la regia di Fabrizio Arcuri. Vera sorpresa del Festival sarà però El polícia del las ratas, adattamento dell’omonimo racconto di Bolaño, che il direttore Àlex Rigola presenterà in prima assoluta a Venezia per la Biennale Teatro.

 

Biennale College – Musica ha pubblicato di recente una call internazionale in scadenza il 30 maggio (www.labiennale.org/it/musica/collegemusica/index.html) al fine di realizzare di un massimo di 5 brevi opere di teatro musicale, quasi delle “pocket opera”, da realizzare in team (compositore, librettista, regista). I team selezionati saranno accompagnati nell’articolazione e nella realizzazione della loro nuova creazione in tutti i suoi passaggi, attraverso fasi formative e di produzione vera e propria, con il coordinamento del Direttore Ivan Fedele. Sarà durante il 57. Festival Internazionale di Musica Contemporanea che si svolgerà la prima settimana di formazione dedicata ai progetti selezionati.

Intitolato Altra voce, altro spazio il Festival si svolgerà a Venezia dal 4 al 13 ottobre. E’ un Festival che apre a tutto il contemporaneo con 33 concerti in 10 giorni, 81 compositori di cui più della metà trentenni nati negli anni ’70 e ’80, 30 prime mondiali e 10 novità per l’Italia.

Luciano Berio – a cui si rende omaggio nel decennale della scomparsa – e Karlheinz Stockhausen sono presenti con alcune opere cardine e preannunciano le nuove generazioni di compositori – Eric Maestri, Daniele Ghisi, Vittorio Montalti, Evis Sammoutis, Kristian Ireland, Chris Swithinbank, Raffaele Grimaldi, Franco Venturini, Ryo Dainob, fra gli altri – ampiamente rappresentate, al pari della generazione di mezzo con Luca Francesconi, Michele dall’Ongaro, Alessandro Solbiati, Marco Stroppa, Magnus Lindberg, per citarne alcuni. Così come ci saranno i grandi studi informatici, dall’Ircam a Tempo Reale, luoghi di tutte le sperimentazioni e anche oggi punti di riferimento per tanti compositori.

Alle nuove generazioni di compositori corrispondono poi nuovi interpreti, da tempo di importanza decisiva nello sviluppo del pensiero musicale. Il 57. Festival sarà palcoscenico di nuovi talenti internazionali, con il trentaquattrenne cornettista e clarinettista Michele Marelli, il trentunenne violinista Marco Fusi, il contrabbassista Daniele Roccato, accanto ai fuoriclasse Francesco D’Orazio per il violino e Christophe Desjardins per la viola. Allo stesso modo, oltre ai grandi ensemble Accroche Note, Court Circuit, il quartetto Kairos e il trio Arbós, i riflettori si accendono su recentissime formazioni: L’imaginaire, L’instant donné, il Quartetto Maurice e l’MDI.

Inaugurano il Festival il 4 ottobre lo spettacolare Helicopter String Quartet di Stockhausen, complici gli interpreti di Irvine Arditti, e il concerto dell’Orchestra del Teatro La Fenice in omaggio a Sofija Gubajdulina, Leone d’oro alla carriera. Il Leone d’argento per le nuove realtà musicali, attribuito quest’anno alla Fondazione Spinola Banna per l’Arte, sarà occasione di un excursus sullo strumento-voce, grazie alla tecnica dei Neuevocalsolisten, terreno su cui si misureranno anche l’ensemble Le cris de Paris e uno dei più originali vocalist del mondo, David Moss.

Il singspiel Salvatore Sciarrino, le opere da camera dei trentenni Vittorio Montalti e Raffaele Grimaldi, entrambe con la regia di Giancarlo Cauteruccio, il monodramma di Fabián Panisiello su testi originali di Erri De Luca apriranno al mondo del teatro musicale. Mentre da Alla breve, il ciclo ideato da Radio France che commissiona nuove creazioni di dieci minuti, arriveranno autori e brani con cui ampliare il panorama di novità nella musica contemporanea. Lo stesso vale per il concerto di /nu/thing, collettivo nato attorno a un blog di giovani compositori curiosi del loro lavoro e di quello degli altri che, su invito del Direttore Ivan Fedele, ha impaginato il programma come una sorta di playlist, dove elettronica, voce e video sono parte integrante, compresi i corti di Usavich resi noti da MTV. In questo ampio spettro della musica contemporanea non manca uno sguardo sul futuro con il suono in 3D del dispositivo Wave Field Synthesis, con cui riscrivere partiture del passato e del presente o scriverne di nuove tout court; e con il mondo sonoro di Pietro Luca Congedo, che farà ascoltare la “voce della materia” grazie a nuove invenzioni strumentali tra apparati percussivi, protesi, automazioni ed elettronica. Con questa edizione, inoltre, il Festival diventa punto di riferimento per una fitta rete di partenariati coproduttivi e di collaborazione che portano alcuni appuntamenti oltre Venezia: da Radio France, con cui la Biennale ha avviato uno scambio di commissioni a giovani compositori, al Teatro Comunale di Bologna con l’Orchestra e il Coro di voci bianche, al Teatro del Maggio Musicale, il Teatro di Scandicci, l’Orchestra della Toscana e Tempo Reale, l’Istituto polacco di Roma e l’Istituto Italiano di Cultura a Madrid, l’Ircam e Court-Circuit, oltre al partner storico della Biennale Musica, il Teatro La Fenice con la sua Orchestra, e alle collaborazioni consolidate con l’Orchestra di Padova e del Veneto e il Conservatorio di Venezia.

 

Anche quest’anno sul Quarto Palcoscenico, la scena virtuale dedicata dal sito della Biennale allo spettacolo dal vivo (www.labiennale.org/it/mediacenter/quarto_palcoscenico/), si potranno seguire da vicino lo svolgimento di Biennale College, le anticipazioni sui programmi, e i Festival stessi in presa diretta con interviste, making of degli spettacoli, guide all’ascolto, streaming degli avvenimenti salienti – premiazioni, incontri, spettacoli e concerti di punta.

 

Le attività della Biennale di Venezia per Danza Musica e Teatro, che vede questi Settori impegnati sul terreno della formazione, della ricerca, della produzione e della programmazione a livello internazionale, trovano sostegno continuativo nella Regione del Veneto, che ad essi riconosce la capacità di una progettualità a lungo termine che tenga conto delle generazioni future.

 

E’ sulla base di una convergenza di intenti che il nuovo progetto di Biennale College aderisce alla partnership con la Rai – Radiotelevisione italiana attraverso Rai Scuola, il canale digitale dedicato al mondo della formazione e della ricerca. Saranno i giornalisti e le troupe di Rai Scuola a raccontare e documentare le diverse tappe di Biennale College, realizzando prodotti cross mediali che troveranno diffusione sul web della Biennale – attraverso il Quarto Palcoscenico – e della Rai, sui canali tematici di Rai Scuola e Rai Educational, nonché sulla rete generalista Rai 3, per promuovere ad un pubblico sempre più ampio la ricerca artistica.

 

Rai Radio 3, da anni partner della Biennale Musica, attraverso Radio 3 Suite testimonierà con interviste e la trasmissione integrale di tutti i concerti, in diretta o in differita, i momenti salienti del 57. Festival Internazionale di Musica Contemporanea. Quest’anno, inoltre, un collegamento giornaliero, sempre nell’ambito di Radio 3 Suite, darà voce ai protagonisti del teatro contemporaneo con le cronache dal 42. Festival Internazionale del Teatro.

 

Da oggi tutte le informazioni sulle attività 2013 dei Settori Danza Musica e Teatro sono disponibili sul sito www.labiennale.org

 

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