C.53 Gioielli che sfidano il tempo

 

Un amore innato per la materia. Un’attrazione irresistibile verso la sperimentazione. E, insieme, una convinzione: creare gioielli è un’arte che non può essere fine a se stessa ma che deve poter arrivare al cuore delle donne e lì stabilirsi senza limiti di tempo. Questa la filosofia di Fabio Cammarata, artefice della linea di gioielli C.53, tra le più interessanti nel panorama della jewellery contemporanea. Origine siciliane, figlio di orefici, nel 1989 si stabilisce a Milano dove, dopo incursioni nel campo della moda e collaborazioni eccellenti con Gianfranco Ferré e Diego della Valle, fa ritorno a quell’attività che ha respirato fin da piccolo nel laboratorio di famiglia e si dedica esclusivamente ai gioielli. Ma non nel senso più tradizionale del termine: i suoi pezzi sono unici, particolari, veri e propri abiti da indossare al collo, ai polsi, alle orecchie… Creazioni che imprigionano lo sguardo, che da sole connotano un look.

A un primo sguardo non hanno nulla da invidiare ai capolavori di alta gioielleria: hanno forme design, pietre incastonate a mano una a una e una personalità forte che non ha paura dei capricci delle mode ed è incurante del passare del tempo. Eppure C.53 non è alta gioielleria, così come non è bigiotteria. Si tratta di un concetto nuovo, di una sfida: quella di poter offrire alle donne monili caratterizzati da un alto livello di design, da un’eccellente fattura ma, al contempo, di costi contenuti. In tempo di crisi, diventa fondamentale puntare su oggetti in grado di non passare nel dimenticatoio dopo una sola stagione. Su queste basi debutta Time, la prima collezione di C.53, ispirata all’oreficeria antica ma riprogettata nelle forme e nei contenuti secondo una visione trasgressiva e geniale. Pietre dure naturali come agate, quarzi, ametiste e citrini sono abbinate e assemblate a elementi meccanici di ottone e rame come viti, bulloni e ingranaggi di cui il designer va alla ricerca nei negozi di ferramenta. Saldati insieme secondo disegni inusuali e quasi onirici, impreziositi dalle pietre e placcati d’oro 18 kt, diventano gioielli d’arte di dimensioni importanti e scenografiche, veri capolavori di lusso accessibile.

     

Così nascono la collana Waking-Up Time fatta di anelli d’ottone che imprigionano perle cinesi. O i pendenti di agata e di corniola dalle intense sfumature, che colorano le collane a catena Lucky Time e Pendulum. E ancora l’anello Clessidra, che colpisce al cuore con un mix di ottone, quarzo, agata verde e zirconi o il Faceted Globe, con maxi pietra di quarzo rosa e zirconi. Non mancano orecchini da coordinare, che montano pietre le cui tonalità toccano la sfera delle emozioni. Gioie-à- porter, gioie semi-preziose, che Fabio Cammarata dedica alle donne chic di ogni età, a quelle che possiedono uno stile elegante, sussurrato, mai sfrontato. A quelle che sono alla continua ricerca di oggetti particolari, lontani dai soliti schemi, da indossare all day long per non passare inosservate in nessuna occasione.

Ogni pezzo della collezione, infatti, è talmente straordinario da poter essere sfoggiato sia in ufficio che durante una serata speciale, sia con jeans e T-shirt che con un abito da red carpet. Come una vera e propria opera d’arte, ognuno brilla di luce propria, ha un alto tasso di raffinatezza e una bellezza senza tempo. Ognuno rappresenta un investimento sicuro, un esempio tangibile della nuova concezione di lusso, che rifugge ciò che è solo molto costoso a favore di creazioni immortali perché dotate di un forte senso di esclusività ed eccellenza.

 

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