ALEXANDER KOSSUTH “ARTE IN MOVIMENTO” | PISACANE ARTE

 

 

WOLFGANG ALEXANDER KOSSUTH

 

“ARTE IN MOVIMENTO”

PISACANE ARTE

via Carlo Pisacane 36, Milano

 

18 aprile – 17 maggio 2013

 

Vernissage: giovedì 18 aprile 2013, ore 18.30

 

Orario apertura al pubblico:

da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 19.00 | Sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00

 

Informazioni al pubblico

02-39521644 | galleria@pisacanearte.it | www.pisacanearte.it

 

 

A più di tre anni dalla sua scomparsa la galleria Pisacane Arte di Milano rende omaggio all’arte di Wolfgang Alexander Kossuth con una mostra dal titolo “Arte in movimento” (18 aprile -17 maggio 2013) esponendo  trenta opere tra sculture in bronzo e dipinti ad olio. 

 

Personaggio eclettico e di grande sensibilità, nato a Pfronten in Germania nel 1947, Wolfang Alexander Kossuth ha inizialmente avuto una fulminante e brillante carriera in campo musicale, prima come violinista poi divenendo nel 1975 – a soli ventotto anni –  Direttore dell'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano.

 

Ma nel 1979 Kossuth prende una decisione forte e abbandona la musica per riversare tutta la sua energia creativa alla scultura, la più difficile fra le arti figurative, e con questa alla figura umana: scelta sorprendete e coraggiosa, ma sicuramente onesta e rispettosa del suo animo irrequieto, che nella scultura aveva finalmente trovato la maniera migliore di esprimersi, e che lo porterà ad affermare con grande semplicità: “potevo essere più libero, più creativo”.

Una decisione vincente e ampiamente apprezzata dal mondo della cultura e dello spettacolo, visto che nel corso degli anni personaggi illustri della musica, della letteratura e  della danza si sono fatti ritrarre da Kossuth: Mario Del Monaco, Arno Breker, Sergiu Celibidache, Luciana Savignano, Leonard Bernstein, Alberto Erede, Mario Soldati,  Giorgio Strehler.

 

Le sculture di Kossuth sono pura tensione, puro istante, palesando una grande capacità compositiva.  Le sue sono forme di rara bellezza, emozioni trasformate in scultura, che hanno probabilmente nella stessa musica uno dei suoi segreti, come ha sottolineato nel 2002 Michael Engelhard: “Kossuth ha percepito dentro di sé la musica come  una sorta di potenza scultorea  che lo spingeva all’espressione plastica. Una volta maturata in lui, questa potenza gli mise in mano i mezzi tecnici necessari a trasporre  compiutamente  in scultura la forza plastica della musica”

 

Le sue sculture palesano una manualità perfetta, sfidano la gravità, in composizioni a volte piene di pathos e teatralità, di grazia e armonia, che esaltano sempre un equilibrio ricercato, fatto di ritmi che si susseguono. E le sue sculture mostrano un virtuosismo prezioso quando rappresentano l’arte che mette insieme musica e corpo umano: la  danza.

Qui sicuramente Kossuth condivide lo stesso processo creativo del suo passato da compositore: ballerini e danzatrici che dialogano con lo spazio grazie a un movimento fatto di pose, torsioni, tensioni che ci comunicano tutta la potenza del corpo umano. Ma Kossuth va oltre, perché ottiene lo stesso dinamismo anche quando riscopre miti, storie, leggende in un virtuosismo espressivo e compositivo che si muove tra spiritualità e sensualità.

 

Anche nella pittura il tema privilegiato dell’opera di Wolfang Alexander Kossuth rimane la figura umana: soprattutto nudi, ottenuti con colori ad olio e pastelli che sfumano i contorni, si muovono in uno spazio profondo dettato da un sapiente gioco di luci e ombre. Non si tratta di lavori preparatori, ma ancora una volta di espressioni dell'eclettismo gestuale dell'artista, in cui la poetica dell’artista si estende nella ricerca di tensioni muscolari ed emotive.

Così come nelle sculture, anche sulle tele Kossuth riesce a essere raffinato ritrattista e  creatore di nudi, in cui il mito della bellezza umana si esprime in figure caratterizzate da una tratto melodico e di straordinaria fluidità.

 

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L'evento dedicato a Kossuth dalla galleria Pisacane Arte si chiuderà mercoledì 22 maggio con un finissage all'Hostaria Borromei di via Borromei, situato all'interno di un palazzo quattrocentesco che in origine fu una delle stalle della famiglia Borromei. L'Hostaria, che conserva ancora oggi la stessa affascinante struttura, si affaccia su una corte nella quale durante la serata verrà nuovamente reso omaggio Wolfang Alexander Kossuth con interventi musicali che dialogheranno con alcune sue opere.

 

 

 

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