Città di mare, di pescatori, città messapica, Castro si divide in due: Castro Alta e Castro marina e si affaccia sul mare Adriatico a circa
Nel borgo antico di Castro alta si leggono i resti della civiltà bizantina: la cripta con i Santi orientali dagli occhi a mandorla, le fondamenta dell’antica città messapica, le casette medioevali, restate intatte. Durante i lavori di scavo, l’équipe guidata dal professore D’Andria ha scoperto una piccola statua in bronzo raffigurante la Dea Minerva con i resti del tempio a lei dedicati. E’ la conferma scientifica che Castrum Minervae, di cui parla Virgilio nel VI libro dell’Eneide era Castro. Enea vedeva il suo tempio da lontano, che appariva e scompariva per un effetto ottico, e si rallegrava perché stava per approdare sulle sponde abitate da un popolo che aveva gli stessi costumi greci, i messapi.
Fiore all’occhiello di Castro è la Grotta zinzulusa dove le stalattiti (in dialetto salentino, zinzuli) creano vere e proprie sculture.
Ad appena un chilometro da Castro gli operatori turistici di Vignacastrisi, frazione di Ortelle, proporranno a partire da marzo e fino a ottobre tutti i mesi passeggiate a piedi (il primo sabato del mese) e in bici (il secondo sabato) attraverso gli antichi tratturi che dalle campagne portano al mare. Appuntamento dunque per i turisti, ma anche per gli abitanti del luogo che vogliono scoprire la propria terra.
NARDO’ CENTRO STORICO BAROCCO
E NATURA SELVAGGIA
Sulla sponda jonica sorge la bella Nardò, con un centro storico che dista dal mare appena
Nardò ha ricevuto dal presidente della Repubblica la medaglia d’oro al valor civile perché immediatamente dopo la seconda Guerra mondiale accolse gli ebrei nelle ville della marina di Santa Maria al Bagno. Nacquero storie di amore e di amicizia, raccontate oggi nel Museo dell’accoglienza di Santa Maria al Bagno, una casa utilizzata dagli ebrei liberati dai campi di concentramento e caratterizzata dai graffiti dove essi raccontavano il Sogno di ritornare nella Terra promessa.
Poco più a Nord, da visitare c’è Santa Caterina con la sua Portoselvaggio e l’area marina protetta, Palude del Capitano, che si estende fino a Porto Cesareo. E’ un altro importante luogo dell’Anima della Puglia.
SUPERSANO PASSEGGIATE IN CAMPAGNA
E TAPPE GOLOSE
Immense distese tra ulivi, querce e terra rossa caratterizzano Supersano, nel cuore del Salento.
Vi affascineranno gli occhi a Mandorla della Madonna Bizantina di Coeli Manna, che si possono ammirare in un affresco dell’omonima cripta, incastonata in una pineta sulle Serre Salentine che fanno da cornice al borgo. Qui, l’economia è profondamente legata all’agricoltura ed è ancora possibile acquistare prodotti genuini a chilometro zero, passeggiando per le vie del borgo. Si incontreranno gli oleifici che vi offriranno fragrante olio d’oliva extravergine, panifici con i prodotti da forno come le friselle, i taralli, le tipiche pucce salentine e i dolci come li mustazzoli fino ad arrivare al sublime incontro con il maestro casaro Alessandro Gualtieri che vi farà degustare le sue mozzarelle. I souvenir di una volta non si usano più: gli amici che vi aspettano a casa troveranno più graditi i prodotti tipici della terra come olio, frise e taralli.
I volontari dell’Associazione Amici del Cavallo vi offriranno di fare una rilassante passeggiata sui tipici carretti di legno di una volta, mentre, se siete fortunati, potrete prenotare un volo turistico grazie all’aviosuperficie privata vicina alla Masseria Macrì. Lì vicino è sorto da poco il secondo Eliporto del Salento, realizzato per conto della Regione Puglia da Alidaunia.