IL PRESEPE VIVENTE DELLA ZONA 2 DI MILANO IL 16 DICEMBRE 2012

 

 

Perchè un Presepe vivente a Milano e  in questa periferia?

Risposta del regista Giuseppe Carfagno:

L’idea è maturata pian piano e si basa su una mia considerazione: con la crisi economica nella nostra zona, ma vale un po’ per tutto il resto, si è acuita anche la crisi sociale, le persone sono sempre più nervose, ci si scontra sempre più facilmente, ci si isola di più, si rimane sempre più da soli.                                                        

Serviva una risposta, un’idea, un progetto (se pur infinitamente parziale), qualcosa che mettesse assieme le persone al di là delle ideologie e delle divisioni politiche e di ogni altro tipo.                                                                                                                                          

Quale migliore risposta che un Presepe Vivente per coinvolgere tantissima gente su un progetto unificante?

Bene. Detto, fatto. Ho proposto questa idea ai parroci di tre chiese (S. Domenico, S. Teresa e S. Basilio) e a due gruppi (Gorla Domani e Acli Gorla), che sono vicini e l’idea è piaciuta molto, se pur con un po’ di scetticismo per la difficoltà dell’impresa. I cortei saranno tre e giungeranno nel piazzale antistante il monastero di clausura con orari sincronizzati.

Oggi, a quasi un anno di distanza, siamo in dirittura d’arrivo. Problemi? Mille e uno.  Ma come diceva il generale Eisenhower alle truppe di sbarco in Normandia: “Dal vostro modo di pensare dovete eludere qualsiasi possibilità di sconfitta”.                               Le abbiamo eluse.

Compagni di viaggio: Hanno partecipato quasi dieci sarte con la guida di Germana, una donna straordinaria, professionalmente e umanamente. Hanno realizzato quasi 130 abiti.                                                                                                                                            

 Zelig-Bananas ci ha sponsorizzato pagando l’affitto degli abiti principali (15).   Ci ha dato un grosso contributo il Consiglio di Zona, ed in Particolare Carl Mc Graith e Vittoria Sblendido, nonché il Pres: Mario Villa. E poi sponsor come la BCC, che ci ha dato un buon contributo in denaro, e la Coop e Vergani e Raponi e tanti altri come si può vedere dal manifesto.  Ci hanno appoggiato tutte le associazioni di zona, dal Teatro Officina (che metterà a disposizione un’attrice per un breve monologo tratto dal testo “In nome della madre” di Erri de Luca) al Circolo Familiare di Unità Proletaria, Tempo per l’infanzia, ecc. Ci appoggiano le monache di clausura, le splendide Clarisse che, dall’interno, canteranno sia da sole che con un altro gruppo di coriste (le “Coriste per caso”). Una suora ci ha chiesto di poter carezzare una pecorella. Ci saranno asini, pecore, agnelli… Con Maria, Giuseppe e il bambino, siamo andati in campagna da un asinaro per la foto, in una vera e propria capanna. C’è un gruppo organizzato da me di venti fotografi per farne una mostra ed un filmino. C’è un gruppo di medici volontari. C’è il servizio d’ordine, con dei miei ex alunni. C’è l’ambulanza, l’autopompa con i pompieri, vigili, polizia, carabinieri. E tanta, tantissima gente. Il momento finale e più significativo della rappresentazione sarà alle 18.00, col buio, quando Giuseppe solleverà il bambino al cielo e quello sarà il segnale: partiranno i cori delle Clarisse, delle Coriste e di tutta la gente, e nello stesso momento si accenderanno tutte le luci di tutti i palazzi attorno al Monastero e della Piazza Piccoli Martiri. E canteremo tutti assieme (saranno consegnate fotocopie con i canti).                                                                                                                          

E poi tutti in biblioteca (Via Asiago 1) per una fetta di panettone ed un bicchiere di te caldo o vino o altro ancora.

INFO:

Giuseppe Carfagno

Tel.: 0227000189

Cell.: 3406676256

Mail: giuseppe.carfa@tiscali.it

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