MOSTRE: prorogata a Catania “Pulcherrima Res. Preziosi ornamenti del passato”

Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di  Catania

19  dicembre 200915 marzo 2010

Chiesa San Francesco Borgia

Via Crociferi

Catania

E’ stata prorogata di altri due mesi, ovvero fino al 15 marzo, “Pulcherrima Res. Preziosi ornamenti del passato”, mostra aperta in dicembre nella chiesa di San Francesco Borgia, in via dei Crociferi, e che propone nelle sue vetrine straordinari gioielli e ornamenti femminili realizzati in otto millenni, dal mesolitico all’età bizantina. Un video, proiettato in un’apposita sala della chiesa, documenta l’abilità con lime e bulino degli ultimi nobilissimi artigiani orafi siciliani alcuni dei quali, conosciuti e apprezzati a livello internazionale, realizzano oggetti sacri in oro per la comunità ebraica degli Stati Unici. “Pulcherrima Res” avrebbe dovuto chiudere i battenti il 21 gennaio.La mostra – alla sua terza tappa dopo Palermo (2005) e  Siena (2007), città in cui ha riscosso un notevolissimo successo – è stata ideata e curata da Lucina Gandolfo, direttrice dell’Antonio Salinas, selezionando i pezzi proprio delle straordinarie raccolte del Medagliere del Museo Archeologico palermitano. L’allestimento catanese è curato da Maria Grazia Branciforti, Francesco Privitera, Maria Turco e Michela Ursino, archeologi della  Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Catania, che ha organizzato la mostra.Pulcherrima Res espone 460 preziosi reperti in oro, argento, bronzo, vetro e gemme intagliate di varie epoche, di fattura anche siciliana. Oggetti di rara bellezza per un’eccezionale indagine sulla storia di antichissimi ornamenti del corpo e sul significato che uomini e donne di ogni tempo vi hanno attribuito. La narrazione di Pulcherrima Res comincia con i primi, semplici, monili preistorici realizzati con conchiglie e ciottoli, per giungere –  attraverso i manufatti delle culture egizia, fenicio-punica, greca e romana – ai sontuosi gioielli di età bizantina, sofisticate opere d’arte in cui si esprime tutta l’abilità creativa degli orafi di quel periodo.Numeroso, in questo primo mese di esposizione, è stato particolarmente il pubblico femminile, sensibile alle “cose più belle” di ogni epoca. Ma la mostra ha rappresentato soprattutto un importante momento di conoscenza, ricerca e confronto per gli artigiani orafi del Terzo Millennio. Orari da martedì a domenica 9-13 e 15-18. Ingresso 4 euro

Ufficio Stampa – Giuseppe Lazzaro Danzuso – mobile 340 – 37.111.70 – glazzarodanzuso@tiscali.it

Carmela Grasso (melagrasso@tiscali.it)

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