Campagna “Stop alle Fratture”, Giornata Mondiale dell’Osteoporosi

Dal 20 ottobre, Giornata Mondiale dell’Osteoporosi

 

SOLO SUL SITO WWW.STOPALLEFRATTURE.IT:

100 SPECIALISTI A DISPOSIZIONE DI TUTTE LE DONNE OVER 50 ANNI

PER UN CONSULTO PERSONALIZZATO VIA MAIL

 

In occasione della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, una grande novità riguarda la Campagna “Stop alle Fratture”, progetto educazionale integrato rivolto all’intera popolazione femminile dai 50 anni in su, con l’obiettivo di sensibilizzare ed informare sulla fragilità ossea causata dall’osteoporosi severa che, anche nelle sue forme meno gravi, può diventare causa di forti disagi psicologici e fisici.

 

A partire dal 20 ottobre, infatti, tutte le donne over 50 anni che cliccheranno su www.stop-alle-fratture.it potranno usufruire del servizio ‘100 Medici Stop alle Fratture’ che prevede un consulto personalizzato, via e-mail, con uno specialista della propria area geografica di appartenenza (Provincia o Regione). Si tratta di una selezione di 100 specialisti di riferimento nell’ambito delle malattie metaboliche dell’osso, appositamente formati e a disposizione anche per consigliare una visita presso i Centri nazionali autorizzati per il trattamento dell’osteoporosi severa su tutto il territorio nazionale. Per questo, sul sito della Campagna è disponibile il primo database nazionale di Centri autorizzati per il trattamento dell’osteoporosi severa: oltre 580 strutture in tutte le Regioni italiane, complete di indirizzi e riferimenti per prenotare una visita.

 

Per usufruire del servizio, basterà effettuare il Defra Test online, test di autodiagnosi per valutare il rischio personale di fratturarsi nei successivi 10 anni, ovvero: basso, medio, elevato, molto elevato. A seconda del risultato ottenuto, verranno indicate, per tutte, raccomandazioni e consigli su come prevenire le eventuali fratture da fragilità. «Il DeFRA Test – precisa la dott.ssa Silvia Migliaccio del Board Scientifico della Campagna – è un algoritmo matematico che consente di stimare per il singolo paziente il rischio di frattura integrando molteplici fattori di rischio (età, peso, familiarità per fratture ecc) con il dato fornito dai valori della densitometria e fornendo così un parametro numerico che esprime il rischio di frattura del paziente nei dieci anni successivi. In caso di rischio di frattura elevato si rende necessaria la successiva valutazione Specialistica per l’iter diagnostico che condurrà poi la paziente al trattamento farmacologico più adeguato, oggi fortunatamente abbiamo a disposizione molteplici trattamenti farmacologici per la cura dell’Osteoporosi».

 

perché è importante prevenire la fragilità ossea

La fragilità ossea, conseguenza dell’osteoporosi nella sua forma severa, è una patologia che colpisce il 30% di tutte le donne che vanno in menopausa (anche dai 45 anni se la menopausa è precoce) ed è causa di dolore cronico per fratture, quali il crollo o lo schiacciamento delle vertebre, del polso, dell’omero e, nei casi più gravi, del femore. Inoltre, condiziona negativamente la qualità di vita e l’autonomia di chi ne soffre.

 

«La predisposizione del sesso femminile alla fragilità ossea – dichiara la dott.ssa Giuseppina Resmini del Board scientifico della Campagna – dipende innanzitutto dal fatto che le donne, rispetto agli uomini,  posseggano una minore massa ossea. Con la menopausa si determina poi un’ulteriore perdita della massa ossea. Per questo motivo, nelle donne in cui la menopausa avviene precocemente l’esposizione al rischio fratturativo sarà anticipato. Una donna giovane che presenti  una frattura da   fragilità sarà maggiormente esposta al  rischio di incorrere in ulteriori fratture da fragilità.  Inoltre, la fragilità ossea è difficile da riconoscere in quanto generalmente è asintomatica ed esordisce con la frattura anche in assenza di traumi. Fondamentale è quindi la conoscenza dei fattori di rischio per poterli individuare ed eventualmente modificare. Tutte le donne che abbiano riportato una prima frattura da fragilità ossea devono essere considerate ad elevato rischio di ulteriori fratture e devono quindi  essere inserite in un programma di monitoraggio e trattamento».

 

Le fratture da fragilità ossea sono infatti causa di disabilità sia fisica che psichica, anche di grado elevato, di dolore cronico, di incremento della morbidità e della mortalità. La loro incidenza aumenta esponenzialmente all’aumentare dell’età. Le donne dopo i 50 anni  sono più soggette alle fratture da fragilità, si calcola che  6 donne su 10 abbiano le ossa fragili.  E’ quindi assolutamente necessario individuarle per avviare un adeguato trattamento farmacologico finalizzato a ridurre significativamente il rischio fratturativo.

 

la campagna stop alle fratture

La Campagna “Stop alle Fratture” è un progetto educazionale integrato, firmato da 5 tra le principali Società Scientifiche che operano nell’ambito delle malattie metaboliche dell’osso: SIOMMMS (Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro), SIOT (Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia), SIR (Società Italiana di Reumatologia), ORTOMED (Società Italiana di Ortopedia e Medicina) e GISOOS (Gruppo Italiano di Studio in Ortopedia dell’Osteoporosi Severa).

 

Per tutta la popolazione femminile è a disposizione il sito Internet www.stop-alle-fratture.it, ideato come spazio interattivo, con i video dei diversi specialisti che spiegano con parole chiare che cosa sia la fragilità ossea, da cosa sia causata e quali siano i principali fattori di rischio, per arrivare ad informare sulla corretta diagnosi che permetta di ridurre il rischio di ri-fratture.

 

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