Gli studenti di NABA alla scoperta del “Grande Fiume” su un’imbarcazione che approderà alla Biennale Architettura di Venezia
Gli studenti del Dipartimento di Arti Visive, Performative e Mutimediali di NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, partecipano alla tredicesima Biennale Architettura di Venezia con un progetto satellite, “Verdi Acque: dal Po alla Laguna di Venezia”, a cura di Ettore Favini, Elisabetta Bianchessi, in collaborazione con Marco Scotini e Tiziana Villani.
Una ricerca nata nell’ambito del Master Paesaggi Straordinari organizzato da NABA e Politecnico di Milano/Dipartimento Indaco, e in collaborazione con Distretto Culturale della Provincia di Cremona, Consorzio Navigare l'Adda e Associazione Canottieri di Cremona.
Da giovedì
L’attività didattica prevede momenti di studio e di ricerca con il supporto di documentari sull’acqua come: “The River” di Pare Lorentz del 1937, che illustra gli effetti disastrosi del progresso sul fiume Mississipi; “Lungo il fiume” di Ermanno Olmi che tratta della natura, dell'ecologia, dell'inquinamento, del cambiamento delle stagioni del fiume Po e della gente che vive sulle sue rive. Sono previsti incontri con le comunità fluviali e serate filmiche a tema, come lo scambio di storie e racconti sul Grande Fiume.
Al termine della navigazione, domenica 26 agosto, l’imbarcazione approderà alla Biennale Architettura di Venezia e ospiterà artisti, performer, filosofi, antropologi che intavoleranno, con il pubblico della Biennale, dibattiti, reading sul Grande Fiume.
Protagonisti del progetto “Verdi Acque: dal Po alla Laguna di Venezia” saranno, per i tre giorni di inaugurazione della Biennale (26-28 agosto), fra gli altri, l’antropologo ed etnologo francese Marc Augè, conosciuto a livello internazionale per le sue indagini sulla società contemporanea metropolitana, quale il paradosso della solitudine nell’era dei mezzi di comunicazione; gli artisti Christian Frosi, Margherita Moscardini, Gianni Pettena, Emilio Fantin, Nico Vascellari; gli architetti Severine Roussel e Philipe Zourgane che sviluppano progetti innovativi di architettura e urbanistica in cui l’ambiente e il corpo hanno un ruolo centrale; critici di architettura come Pippo Ciorra e Luca Molinari,
i filosofi Tiziana Villani e Baart Lootsma.
Il progetto intrapreso da NABA è un registratore di memoria, un’opera che narra, anche dal punto di vista letterario, non solo artistico e scientifico, le storie dal “Grande Fiume”.