laVerdi: Andrea Chénier di Umberto Giordano

Stagione Sinfonica 2011-2012

martedì 26, giovedì 28 giugno 2012

Auditorium di Milano, largo Gustav Mahler

 

Il poeta Andrea Chenier e la Rivoluzione francese, tra dame, gendarmi e straccioni

 

Umberto Giordano

Andrea Chénier (edizione integrale)

Dramma storico in quattro quadri

su libretto di Luigi Illica

 

 

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi

 

Maestro del Coro Erina Gambarini

Direttore Jader Bignamini

 

 

Andrea Chénier dà il nome alla vicenda di un giovane poeta francese antirivoluzionario, travolto suo malgrado dalla furia della Rivoluzione Francese, negli anni del Terrore, che finisce sulla ghigliottina assieme all’amata Maddalena.

L’opera che ha dato definitivi allori al suo autore, Umberto Giordano, è stata scelta appositamente per chiudere la stagione sinfonica 2011- 2012 e andare incontro anche alle aspettative dei tanti amici de laVerdi appassionati di lirica e del Bel canto.

Per l’occasione, sarà proposta integralmente, in forma di concerto, sabato 23, martedì 26 e giovedì 28 giugno, sempre alle ore 20.00, all’Auditorium di Milano, largo Mahler, per la direzione di Jader Bignamini (info e prenotazioni: 02.83389401/2/3, www.laverdi.org).

Sul palco, insieme con l’Orchestra Sinfonica e il Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, il cast di solisti, composto da Marcello Giordani, Andrea Chénier (tenore); Alberto Gazale, Carlo Gérard (baritono); Lara Rotili, Contessa di Coigny (mezzosoprano); Natalie Bergeron, Maddalena di Coigny (soprano); Valeria Sepe, Bersi (mezzosoprano); Mattia Denti, Roucher/Fouquier Tinville/Maestro di casa (basso); Giovanni Guagliardo, Mathieu, detto Popolus (baritono); Clara Calanna, Madelon (mezzosoprano); Francesco Pittari, Un incredibile/abate poeta (tenore); Gianluca Tumino, Pietro Fléville (baritono); Emanuele Cordaro, Schmidt/Dumas (basso).

Andrea Chénier è dunque la seconda opera integrale proposta da laVerdi in stagione, dopo l’esecuzione dell’handeliano Rinaldo, a cura de laVerdi Barocca, diretta da Ruben Jais, lo scorso dicembre. Ma dobbiamo tornare indietro di quasi dieci anni, alla stagione 2002 – 2003, per ritrovare in cartellone un’altra esecuzione operistica: il Trittico di Puccini, con la conduzione del Direttore Onorario de laVerdi, Riccardo Chailly. Ben venga dunque questo ritorno all’opera in forma concertistica da parte degli ensemble di largo Mahler, che ritroveremo in questo assetto anche nella prossima stagione.

 

 

Programma

Umberto Giordano (1867 – 1948) arrivò al successo nel 1896 con Andrea Chénier, ispirato alla vita del poeta francese, dopo la contrastata accoglienza di Mala vita (1892) e il fiasco di Regina Diaz (1894). Alla riuscita dell’opera, di cui dubitavano sia l’editore sia il Teatro alla Scala, contribuirono due padrini d’eccezione: un compositore influente quale era il barone Alberto Franchetti, che cedette a Giordano il libretto, e Pietro Mascagni, che la fece rimettere in cartellone correggendo il giudizio lapidario del consulente musicale di Sonzogno: “Irrapresentabile”. Nonostante la defezione di Alfonso Garulli, il tenore che avrebbe dovuto tenere a battesimo il personaggio di Chénier, e la sua sostituzione con Giuseppe Borgatti, reduce da vari insuccessi e a quell’epoca senza scritture, la prima rappresentazione ebbe un esito trionfale, grazie anche all’eccellenza del soprano Evelina Carrera nel ruolo di Maddalena e del baritono Mario Sammarco in quello di Gérard. Uguale entusiasmo suscitò il debutto a New York il 15 novembre 1896. in pochi anni l’opera fu eseguita nei più importanti teatri europei e americani, dove compare tuttora con regolarità in cartellone.

Nessun’altra opera di Giordano ha ottenuto il successo di Andrea Chénier, nemmeno Fedora, rappresentata nel 1898 al Teatro Lirico di Milano con un giovanissimo Caruso. Legata alle alterne fortune del verismo musicale – oggetto di un dibattito non ancora equanime – l’opera continua a essere attaccata da chi ne critica la drammaticità enfatica e la ricerca dell’effetto facile, e difesa da chi, oppositore della modernità, ne tesse le lodi forse non proporzionate ai risultati. Oggi però si tende ad approfondire sia il contesto storico-culturale in cui l’opera nacque (una Milano di fine secolo – città di adozione del pugliese Giordano – divisa tra ambizioni politiche e rivendicazioni populiste, tra gli orizzonti circoscritti della piccola borghesia e le prime spinte europeistiche) sia le specifiche caratteristiche musicali (un’orchestra concentrata sul racconto e sul gesto dei personaggi, tendente a una illustrazione efficace dell’azione scenica piuttosto che a un’amplificazione psicologica o concettuale degli eventi; una conseguente attenzione a transizioni armoniche che accostano tonalità spesso lontane, per sottolineare trapassi d’umore o di atteggiamento; una solidità architettonica e una misura stilistica che arginano gli slanci canori e il ’grido’ verista). Amato dagli interpreti, in particolare dai tenori, per la cantabilità delle melodie delle sue celebrate arie e duetti, Andrea Chénier  è stato un cavallo di battaglia di molti cantanti, da Giovanni Zenatello, Giacomo Lauri-Volpi e Beniamino Gigli, che scelsero questo ruolo per il loro debutto londinese, a Mario Del Monaco e Franco Corelli. (Andrea Chénier, prima rappresentazione: Teatro alla Scala, 28 marzo 1896).

 

Testo di Laura Bosio

Da Dizionario dell’opera a cura di Piero Gelli, Baldini&Castoldi Editore

 

 

Biografie

Nel 1997 Jader Bignamini, a soli 21 anni,  è stato scelto dal Maestro Riccardo Chailly come clarinetto piccolo dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Accanto all’attività orchestrale, cameristica e da solista, affianca, allo stesso livello, quella di direttore e concertatore, che lo ha portato a un’intensa collaborazione con l’ Ensemble d’archi de I Pomeriggi Musicali. Venendo a epoca più recente, nel 2010 è stato nominato Direttore Assistente dell’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano. Con tale carica, ha preparato l’ensemble dell’Auditorium nell’esecuzione integrale delle sinfonie di Mahler, con prove a sezioni e letture preparatorie per i direttori ospiti della Stagione Sinfonica 2010-2011 dell’Auditorium di Milano, e il 13 Marzo 2011 ha debuttato nella stessa, sostituendo il Maestro Zhang Xian, nella direzione della Quinta Sinfonia di Mahler con grandissimo successo di pubblico. Nello stesso mese, ha diretto l’Orchestra Verdi, sempre in Auditorium, nel concerto per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in visita ufficiale a Milano. Il prossimo 12, 12 e 15 aprile,  si esibirà con laVerdi, nell’ambito della Stagione Sinfonica dell’Orchestra, in un concerto incentrato sulla grande musica sinfonica russa, che avrà come brano cardine Quadri di un'esposizione di Modest Musorgsky.

 

Erina Gambarini, Direttore del Coro. Figlia d’arte, ha iniziato la sua attività artistica a 13 anni al Teatro alla Scala di Milano, come voce bianca, protagonista nell’opera di Britten Il giro di vite.
Dopo alcuni anni di intensa attività solistica, ha proseguito lo studio del pianoforte con il padre, lo studio del canto, come soprano, con Teresa Stich Randall a Vienna, direzione interpretazione corale e musica da camera con Marcel Couraud, tecnica vocale e interpretazione con Schmidt-Gaden. Ha collaborato con la RSI, la RAI, la Fenice di Venezia, Teatro Sociale di Como, Teatro Olimpico e Valle di Roma, Teatro Carignano di Torino, Verdi di Trieste, La Pergola di Firenze, Teatro Grande di Brescia. Ha inciso numerosi CD per Nuova Era, Carrara e Ricordi. Nel 1989 fonda il gruppo corale Canticum Novum, che in pochi anni si distingue per la qualificata e ricca attività artistica e parallelamente dirige vari gruppi strumentali. Nel 1996 inizia la sua collaborazione con il Maestro Romano Gandolfi, che nel 1998 la chiama come sua assistente e maestro del coro in occasione della costituzione del Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, incarico che ricopre tuttora. Ha collaborato con molti direttori d’orchestra, tra i quali Riccardo Chailly, Claudio Abbado, Gianandrea Gavazzeni, Aldo Ceccato, Ettore Gracis, Oleg Caetani, Claus Peter Flor, Christopher Hogwood, Rudolf Barshai, Vladimir Jurowski, Helmuth Rilling, Leonard Slatkin, Nevil Marriner, Roger Norrington, Vladimir Fedoseyev, Robert King.

Dal 1997 è membro dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo per i suoi meriti artistici.

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Auditorium di Milano Fondazione Cariplo

Largo Gustav Mahler

tel. 02.83389.401/2/3 (orario biglietteria: a martedì a domenica 14.30 – 19.00)

Date concerti

Sabato 23 giugno 2012, ore 20.00

Martedì 26 giugno 2012, ore 20.00

Giovedì 28 giugno 2012, ore 20.00

Biglietti

Euro 50,00/40,00/33,00/13,00

 

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