TEATRO DELL’ARTE. ITALIANESI. MILANO

ITALIANESI
 
di e con Saverio La Ruina
musiche originali eseguite dal vivo Roberto Cherillo
disegno luci Dario De Luca
direzione tecnica Gaetano Bonofiglio
organizzazione Settimio Pisano
produzione Scena Verticale
con il sostegno di MIBAC | Regione Calabria
 
MILANO
TEATRO DELL'ARTE
 
31 GENNAIO > 5 FEBBRAIO
da martedì a giovedì ore 21 – venerdì ore 21,30 – sabato ore 19,30 – domenica ore 16
 
 
 
Teatro dell’Arte
Via Emilio Alemagna, 6
Tram 1, 19, 27
Autobus 57, 61, 94
MM1 – MM2 Cadorna
 
Informazioni e prenotazioni
CRT ufficio Promozione
tel. 02/881298
 
 
 
PROSSIME REPLICHE
11 febbraio 2012 _ Calenzano (FI), Teatro Manzoni
12 febbraio 2012 _ Perugia, Sala Cutu
14, 15 febbraio 2012 _ Venezia, Teatro Ca’ Foscari
 
 
 

Esiste una tragedia inaudita, rimossa dai libri di storia, consumata fino a qualche giorno fa a pochi

chilometri dalle nostre case.

Alla fine della seconda guerra mondiale, migliaia di soldati e civili italiani rimangono intrappolati

in Albania con l’avvento del regime dittatoriale, costretti a vivere in un clima di terrore e oggetto di

periodiche e violente persecuzioni Con l’accusa di attività sovversiva ai danni del regime la

maggior parte viene condannata e poi rimpatriata in Italia. Donne e bambini vengono trattenuti e

internati in campi di prigionia per la sola colpa di essere mogli e figli di italiani. Vivono in alloggi

circondati da filo spinato, controllati dalla polizia segreta del regime, sottoposti a interrogatori,

appelli quotidiani, lavori forzati e torture. In quei campi di prigionia rimangono quarant’anni,

dimenticati.

Come il “nostro” che vi nasce nel 1951 e vive quarant’anni nel mito del padre e dell’Italia che

raggiunge nel 1991 a seguito della caduta del regime.

Riconosciuti come profughi dallo Stato italiano, arrivano nel Belpaese in 365, convinti di essere

accolti come eroi, ma paradossalmente condannati ad essere italiani in Albania e albanesi in Italia.

Ispirato a storie vere.

La prima stesura del testo è giunta nella cinquina dei finalisti al Premio Riccione per il Teatro 2011.

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