“Apocalittico Botticelli” – Alla Pinacoteca Ambrisiana mostra prorogata fino al 12 febbraio .Milano

“APOCALITTICO BOTTICELLI”

LA MADONNA DEL PADIGLIONE E LA NATIVITA’ MISTICA

 

MOSTRA PROROGATA FINO AL 12 FEBBRAIO 2012

 

SABATO 28 GENNAIO ALLE 14.30 L’ULTIMO APPUNTAMENTO GRATUITO CON DON ROCCA SUL GENIO DI BOTTICELLI

 

Ingresso libero

 Sala delle Accademie – Biblioteca Ambrosiana

 

Milano, 26 gennaio 2012 – Una settimana in più per ammirare la “Natività mistica” di Sandro Botticelli alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano. E’ stata prorogata fino al 12 febbraio 2012 “Apocalittico Botticelli – La Madonna del Padiglione e la Natività Mistica”. La decisione è stata presa dopo il grande successo di pubblico registrato dall’esposizione e grazie alla disponibilità della National Gallery di Londra.

 

Sabato 28 gennaio, inoltre, alle ore 14.30, si terrà nella Sala delle Accademia  l’ultimo appuntamento gratuito tenuto da Alberto Rocca, Dottore della Veneranda Biblioteca Ambrosiana e curatore della mostra sul genio di Botticelli. Don Rocca svelerà segreti e racconterà la storia di Botticelli e delle opere presenti in mostra. Il visitatore si troverà così a dialogare con grandi capolavori e a comprenderne le luci, i colori e le forme.

 

La “Madonna Mistica” approda per la prima volta a Milano grazie ad uno scambio con la National Gallery di Londra che espone in questi giorni il “Ritratto di Musico di Leonardo da Vinci che per la prima volta è uscito dai confini italiani. Esposta al fianco della “Madonna del Padiglione”, già parte della collezione milanese, la “Natività mistica” è l’unica opera del Filipepi firmata e con un chiaro riferimento al periodo storico in cui viene realizzata.   Sul dipinto si legge: Questa pittura, sulla fine dell’anno 1500, durante i torbidi d’Italia, io, Alessandro, dipinsi nel mezzo del tempo dopo il tempo, secondo l’XI di san Giovanni nel secondo dolore dell’Apocalisse, nella liberazione di tre anni e mezzo del diavolo; poi sarà incatenato nel XII e lo vedremo [precipitato] come nel presente dipinto”.

 

La menzione dei non definiti torbidi d’Italia, del secondo dolore dell’Apocalisse, della lotta di Michele arcangelo e delle sue schiere contro il serpente antico conferisce a quest’opera un carattere particolare. Che cos’è accaduto al Botticelli della Nascita di Venere o della Primavera? Se è pur vero che anche le tematiche esplicitamente collegate alla tradizione classica erano interpretate da Botticelli in chiave fortemente cristiana, la frequente scelta di soggetti sacri della sua produzione tarda dice la volontà di distaccarsi dai temi paganeggianti delle opere precedenti; inoltre, lo stesso rifiuto delle rigorose regole prospettiche e, conseguentemente, delle proporzioni (la Vergine e il Bambino sono enormi rispetto agli altri personaggi) per un ritorno a quello che azzarderei chiamare un simbolismo gotico, ci dicono che qualcosa è davvero successo a Sandro Filipepi negli anni ‘90 del Quattrocento (dalla scheda di presentazione dell’opera).

 

 

Per info e accrediti: Tel. 02.806921

 

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