“UNA QUESTIONE DI VITA E DI MORTE. Veglia per E.E.” – spazio Il Giardino di Tavà.Como

“UNA QUESTIONE DI VITA E DI MORTE”

Veglia per E.E.

 

di e con

Luca Radaelli

accompagnamento al pianoforte e chitarra e canto

Marco Belcastro

 

scritto con il prezioso contributo di Beppino Englaro e del suo libro “Eluana. La libertà e la vita” (ed. Rizzoli)

produzione Teatro Invito /Ultimaluna

 

 

SABATO 21 GENNAIO 2012

ore 21

Spazio IL GIARDINO DI TAVA'

COMO, via Dottesio 1

 

                                                       Ingresso: € 10

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA al numero di telefono 031 364037

INFORMAZIONI: Teatro dei Burattini di Como –  tel. 031 364037 – info@teatroburattinicomo.it

 

 

 

TEATRO PER RIFLETTERE.

Con il monologo “UNA QUESTIONE DI VITA E DI MORTE” Veglia per E.E. di e con Luca Radaelli vanno in scena i grandi temi dell’esistenza umana letti attraverso il teatro

                                              

 

Sabato 21 gennaio alle ore 21 Luca Radaelli sarà in scena a Como presso lo spazio Il Giardino di Tavà                  (via Dottesio 1) con il monologo “UNA QUESTIONE DI VITA E DI MORTE” Veglia per E.E., ispirato                        alla drammatica vicenda di Eluana Englaro. Ad accompagnare al pianoforte e alla chitarra Luca Radaelli                        sarà Marco Belcastro, apprezzato musicista, compositore e cantante lariano.

 

Attraverso la chiave di lettura del teatro, la narrazione e la musica, la rappresentazione scenica di Luca Radaelli, autore, regista e interprete, propone al pubblico una riflessione su temi intimi e profondi, la vita, la morte, la malattia, la volontà e libertà personale, l’etica, la religione, la fede, la laicità. «In tutte le culture – sottolinea Radaelli – la morte è un fatto naturale. Dall’Irlanda all’isola di Bali, dalla Calabria alle steppe russe, le comunità si riuniscono a vegliare il morto con canti e racconti, mangiando o ubriacandosi. Noi vogliamo riprendere questa tradizione: proporre una veglia, laica, anche per chi non ha avuto questa possibilità. In una società che cerca di “dimenticare”, occultare, esorcizzare la morte, per una volta, vogliamo, invece, parlarne, partendo dalla cronaca e dall’attualità, e allargando la riflessione ad un livello più ampio, astratto, culturale.» Ed è così che il testo teatrale attraversa la filosofia, la letteratura, la  poesia, la musica, il folklore, richiamando brani tratti dai grandi classici, da Sofocle a Dante, Shakespeare, Molière e Foscolo, canzoni di grandi autori come De Andrè, Guccini, musiche e canti della tradizione popolare.

 

Uno spettacolo che, con sobrietà, attenzione ed emozione, affronta “in punta di piedi” un tema complesso, difficilissimo, come quello della morte, restituendo allo spettatore quesiti, dubbi, interrogativi, sui quali riflettere, oggi, ma anche, e soprattutto, per il domani.

 

Il testo dello spettacolo è stato scritto con il prezioso contributo di Beppino Englaro e del suo libro “Eluana. La libertà e la vita” (scritto in collaborazione con Elena Nave, Rizzoli, 2008).

 

 

 

“UNA QUESTIONE DI VITA E DI MORTE” Veglia per E.E.

 

“In tutte le culture, la morte è un fatto naturale. Dall’Irlanda all’isola di Bali, dalla Calabria alle steppe russe, le comunità si riuniscono a vegliare il morto con canti e racconti, mangiando o ubriacandosi.

Noi vogliamo riprendere questa tradizione: proporre una veglia, laica, anche per chi non ha avuto questa possibilità.

Nel caso Englaro abbiamo assistito a una sorta di veglia mediatica a reti unificate, dove la polemica sostituiva la pietà. Addirittura c’è chi ha parlato di cultura della vita opposta a cultura della morte.

Viviamo in una società che vende modelli di giovinezza e prestanza e la morte cerca di dimenticarla, occultarla, esorcizzarla. Vogliamo invece parlarne. Citando Dante, Shakespeare, Sofocle (Beppino Englaro, come Antigone, sfida la ragion di stato per amore). Vogliamo riflettere attraverso canti, letture, brani poetici. Per capire come vita e morte sono le due facce della stessa medaglia.”

 

                                                                           Luca Radaelli

 

 

 

 

 

 

 

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