I Nuovi Futuristi al Mart di Rovereto

Casa d’Arte Futurista Depero, 

dal 19 novembre 2011 al 26 febbraio 2012

 Inaugurazione

 18 novembre ore 18.00

Se il Futurismo di Umberto Boccioni ha influenzato profondamente l’arte italiana e preparato la via all’Arte povera, qual è invece l’eredità storica dell’altro Futurismo, quello di Balla e di Depero, con la sua sintesi originale di decorazione e funzionalismo?

 

La domanda se la pone da tempo il critico Renato Barilli, ed è ora al centro della mostra “I Nuovi Futuristi”, in programma dal 19 novembre 2011 al 26 febbraio 2012 a Casa Depero, una delle sedi del Mart a Rovereto. La mostra è a cura di Renato Barilli, con testi in catalogo dello stesso Barilli e di Nicoletta Boschiero. 

 

La questione da cui prende le mosse il progetto non riguarda solo la riflessione accademica: descrivere e mettere in prospettiva i molteplici esiti della maggiore avanguardia italiana ha assunto una particolare urgenza nell’onda lunga del centenario del Futurismo (2009). Il Mart ha partecipato alle celebrazioni con grande impegno, producendo la mostra “Futurismo 100”, a cura di Ester Coen, e attraverso un’articolata serie di pubblicazioni di approfondimento sui legami tra il movimento futurista e le avanguardie tedesche e russe degli anni Dieci e Venti del Ventesimo secolo.

Ma soprattutto, il Mart nel 2009 ha inaugurato una nuova sede museale, la Casa d’Arte Fortunato Depero, legittima sede della “linea Balla-Depero”, di cui ha esaminato una delle più importanti discendenze esponendo Alessandro Mendini, principale campione del postmoderno, accanto alle opere del Maestro che vi trova fissa dimora.

 

Il nucleo originario dei Nuovi Futuristi così battezzati dal gallerista Luciano Inga Pin nel 1984, includeva sette aderenti: Abate, Clara Bonfiglio, Innocente, Lodola, Palmieri, Plumcake, Postal, cui poi si sono aggiunti Brevi, Crosa e Luraschi. Oggi, dopo l’uscita di Cella dai Plumcake, il gruppo conta undici presenze.

Presenze  che al pari di Mendini rappresentano una vivente eredità dell’asse Balla-Depero, e che dunque meritano di essere esposti con la medesima formula, cioè fianco a fianco con le opere di Depero, in modo che ad occhio nudo si possa valutare il rapporto di continuità. 

 

La mostra presenta una trentina di loro opere, alcune storiche, altre del tutto recenti, che saranno messe  a confronto con gli arazzi, le tele, gli oggetti e la grafica di Fortunato Depero, in un allestimento che metterà in luce la grande capacità di questi artisti di aggredire tutti i temi della nostra odierna esistenza nel contesto urbano, coi suoi piaceri, feste, attrazioni, celebrati in particolare attraverso i nuovi materiali tecnologici, che si adattano perfettamente sia alle applicazioni a parete, sia alle installazioni nello spazio. Ne risulta un programma felice per rendere abitabili i nostri “Non-lieux”, in stretto accordo con le proposte formulate da Mendini per il design e l’arredo urbano in genere.

INFO: www.mart.trento.it

(Visited 13 times, 1 visits today)