12 – 29 FUTUR BALLA

6 novembre – 20 dicembre 2008

ARTE CENTRO
Via Dell'Annunciata, 31  Milano

Con la mostra 12 – 29  FUTUR BALLA si inaugura la stagione artistica della galleria Arte Centro di Milano. Un avvio che preannuncia le celebrazioni del centenario futurista nel 2009, e che rende omaggio  a uno dei maestri di questa corrente artistica: Giacomo Balla (1871 – 1958). Con questa esposizione, aperta al pubblico con ingresso gratuito dal 6 novembre al  20 dicembre 2008, Arte Centro rinnova il proprio interesse verso il Futurismo, il movimento a cui la galleria dedica da cinquant'anni rassegne, studi e ricerche. La mostra, a cura di Elena Gigli, raccoglie una cinquantina di opere di Futurballa – il nome con cui l’artista firmava le sue tele – che documentano i tredici anni più significativi della produzione pittorica dell’autore torinese. Cinque le sezioni in cui si articola il percorso espositivo. La prima è dedicata al volto di Balla con una sequenza di sei autoritratti in bianco  e nero realizzati tra il 1912 e il 1925. La seconda sezione introduce al Futurismo: rinnegamento totale della propria opera + carriera. Dopo la firma dei manifesti futuristi, infatti, per l’artista si aprono nuove fasi sperimentali, delle quali sono un esempio le sette Compenetrazioni iridescenti accompagnate da altrettante Linee di velocità. Nella terza sezione il Futurismo va avanti. Le forme diventano sintetiche, astratte, soggettive, dinamiche: da Stagioni di fine anni '10 – il bozzetto Forze estive e' accanto a Dissolvimento autunnale e a Primavera a Villa Borghese – si arriva a Arte Idealismo degli anni '20. E' una costante dell'arte di Balla quella di restare fedele, per quanto gli sia possibile, al suo sperimentalismo – divisionista, futurista poi, idealista, realista poi – al punto che, come si vede nella quarta sezione della mostra, nella sua abitazione permangano opere diverse tra loro ma sempre in prima fila. La quinta e ultima sezione è dedicata interamente (all'anno) al 1929, anno in cui  Giacomo Balla con la sua famiglia entra nella nuova casa-studio di via Oslavia a Roma. Legate a quest’ultimo periodo concludono la mostra nove  bellissime tele quadrate (che rievocano tutta la vicenda pittorica futurista): dalla Luce alla Velocità forme rumore, dalla Ricerca luce ideale ai Balfiori, dalle Linee spaziali allo Specchio d'acqua, dalla Plasticità dinamica all'uso della parola (TAC o BALLA).E' disponibile il catalogo della mostra con testi di Elena Gigli e Giovanni Lista.

Ufficio stampa
Studio Laura Doronzo           laura.doronzo@gmaíl.com 

     artecentro@lattuadastudio.it; www.lattuadastudio.it

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