GOLOSARIA A MILANO LA CULTURA DEL BUONO ITALIANO

C'è un termine che si ripete nelle dichiarazioni dei referenti di Istituzioni ed Enti patrocinanti "Golosaria" 2009, kermesse del gusto organizzata a Milano dal movimento di consumatori Papillon all'Hotel & Convention Center Melià (via Masaccio, 19) dal 7 al 9 novembre: "cultura", intesa come conoscenza e riscoperta di tradizioni, valorizzazione di una storia composta dalle tante storie, territoriali e aziendali, del buon mangiare e del buon bere italiano.
"Golosaria – dichiara Luca Daniel Ferrazzi, Assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia – rappresenta ancora una volta un passaggio obbligato. Un insieme di eventi, incontri, citazioni, segnalazioni e spunti capace di catturare non solo i cinque sensi, ma di "fare" cultura. Un impegno che anche Regione Lombardia ha particolarmente a cuore, promuovendo in molti modi le sue eccellenze agroalimentari". 
Un concetto sviluppato anche da Massimiliano Orsatti, Assessore al Turismo, Marketing Territoriale, Identità del Comune di Milano: "Golosaria 2009 è un imperdibile appuntamento con la cultura del gusto, utile a sostenere le scelte compiute dell'amministrazione comunale in vista di Expo 2015, che proprio sul tema dell'alimentazione sana e sicura trova il proprio asse portante".
Fare cultura, con attenzione al presente, alle sue dinamiche, all'attualità e alle sue problematiche. Questo è il laboratorio di Golosaria, mondo delle bontà per tre giorni a Milano, ma anche luogo in cui proporre spunti di riflessione. Come nel caso della Provincia di Milano il cui Assessore all'agricoltura, parchi, caccia e pesca, Luca Agnelli, sottolinea: "Quest'anno vogliamo approfittare del nostro spazio in Golosaria per portare all'attenzione del grande pubblico il tema del latte, e della crisi che i produttori di latte stanno vivendo. Mentre i nostri produttori vendono all'industria lattiero-casearia, a prezzi inferiori ai costi che sostengono, latte eccellente e garantito sotto il profilo igienico-sanitario, sulle tavole dei consumatori arrivano dall'estero prodotti che di certo non possono competere con i nostri in termini qualitativi. Anche in questo caso, una risorsa che vogliamo immediatamente mettere in campo è quella di un intervento sul piano prima di tutto culturale, investendo in informazione al consumatore. E l'informazione al consumatore, naturalmente, passa anche da eventi come questo".
Cultura articolata fra tematiche pressanti, ma anche rispetto della tradizione in un'ottica di preservazione, al passo coi tempi. Lo spiega Giovanni Terzi, Assessore alle Attività Produttive del Comune di Milano: ""La nostra è una città multietnica, multiculturale, in cui localismo e internazionalità convivono senza ormai destare stupore. L'obiettivo è quello di preservare caratteristiche proprie senza per questo dimenticare le grandi potenzialità che ci circondano". E, a Golosaria, il Comune di Milano presenterà il volume "Milano. Luoghi e sapori della tradizione", all'interno di uno spazio denominato "I mestieri del Terzo Millennio", dedicato all'identità di antichi saperi.
Ma è anche cultura d'impresa, a supporto comunicativo e di valorizzazione delle imprese del gusto italiano, lombardo, milanese. "E' un'importante vetrina per mettere in mostra i migliori servizi offerti dalle imprese del gusto e permette ai cittadini di conoscere e riscoprire l'eccellenza dei prodotti enogastronomici del nostro territorio – dichiara Alfredo Zini, consigliere della Camera di Commercio di Milano -. In Lombardia sono presenti circa 40 mila ristoranti attivi e alberghi, di cui 13 mila solo a Milano. Questi dati testimoniano come il settore dell'ospitalità sia uno degli asset fondamentali dell'economia locale e vada perciò adeguatamente valorizzato attraverso iniziative mirate".
Il tema portante di Golosaria, che celebra a Milano la sua IV edizione e che vede anche, per la prima volta, la partecipazione del Ministero per le Politiche Agriciole, è l"integrazione alimentare", ossia "un certo punto di vista", spiega Paolo Massobrio l'autore del Golosario che insieme con Marco Gatti ha organizzato l'evento. 
Integrazione alimentare significa ad esempio partire dai prodotti del territorio. E questo vale per il ristorante importante come per il locale etnico che può vivere un'integrazione efficace proprio grazie a quelle ricchezze del territorio garantite che fanno del nostro Paese la culla del gusto. 
L'integrazione alimentare sarà un tema che necessariamente proietta verso Expo 2015, al quale è dedicato un incontro lunedi mattina quando a Milano arriverà il popolo della qualità raccontato sulla "GuidaCriticaGolosa alla Lombardia". L'apertura, con l'assessore alla Famiglia del Comune di Milano Mariolina Moioli sarà invece su Adesso, il libro per la famiglia che vuole promuovere una cononscenza del quotidiano all'insegna del bello e del buono. E si parlerà di educazione al gusto, ma anche di spesa in compagnia; della cucina del recupero degli avanzi e della voglia di manualità, come l'orto sul balcone che è il tema che svilupperà nel suo spazio la Regione Lombardia.
Sarah Scaparone (sarah.scaparone@clubpapillon.it)
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