“Le case delle anime. Le antiche civiltà e l’abitare. Modelli e miniature”, Museo Civico Archeologico di Chianciano Terme

Museo Civico Archeologico delle Acque di Chianciano Terme dal prossimo 25 giugno e fino al 16 ottobre

Imaugurazione 24 giugno 2011 alle ore 18.00

tutti i giorni tranne il lunedì dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 16.00 alle 19.00.

Un vero e proprio "sbarco" in Toscana. È quello che animerà questa settimana l'attività del Museo delle Culture, che parte armi e bagagli verso la provincia di Siena, dove Venerdì 24, alle ore 18. 00, al Museo Civico Archeologico di Chianciano Terme, si inaugura l'esposizione temporanea "Le case delle anime. Le antiche civiltà e l'abitare. Modelli e miniature". Saranno esposti modelli architettonici che riproducono in miniatura gli edifici del tempo: una miniaturizzazione diffusa che l'esibizione per la prima volta mette in mostra.
Il progetto "Le case delle anime" è stato ideato e realizzato dal MCL in collaborazione con la Fondazione Musei Senesi, costituita dall'Amministrazione Provinciale di Siena, con la partecipazione istituzionale dei Comuni di Siena e della sua Provincia, delle Curie di Siena e Montepulciano, dell'Università degli Studi di Siena, della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e della Banca Monte dei Paschi di Siena Spa. La Fondazione riunisce 33 musei di Siena e della sua Provincia, di cui ha il compito di valorizzare il patrimonio e promuovere la conoscenza.
"Le case delle anime" sarà il momento centrale del primo ArcheoFest, il Festival Nazionale dell'Archeologia, promosso dalla Fondazione Musei Senesi in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Toscana, l'Università degli Studi di Siena e gli enti locali della Provincia di Siena.
Il valore della manifestazione è accresciuto dal fatto che, col suo "sbarco" in Toscana, il Museo delle Culture inizia un percorso congiunto: data la solidità e i buoni risultati della collaborazione sviluppatasi fra il MCL e Fondazione Musei Senesi, il Municipio di Lugano ha, infatti, invitato il Direttore del MCL a concordare con la Fondazione una bozza di Accordo quadro per lo sviluppo di nuovi progetti di collaborazione di carattere scientifico, formativo ed espositivo.

Motivi e caratteristiche della Mostra

Negli scavi archeologici di un gran numero di località del Bacino del Mediterraneo, della Mesopotamia, dell'Estremo Oriente e dell'America centrale, e specialmente nelle sepolture e nei depositi votivi, sono stati rinvenuti numerosi generi di modelli architettonici: capanne, case, torri, palazzi, granai, templi e santuari che, all'apparenza, sembrano riprodurre in miniatura gli edifici del tempo. I più antichi fra questi modelli risalgono addirittura alla metà del VI millennio a.C. e furono realizzati da alcune culture neolitiche della Tessaglia (Grecia).

 

Accanto alle case, e talvolta anche al loro interno, in alcuni casi gli archeologi hanno trovato una varietà di figurine fortemente realiste: barche col nocchiere e i rematori; cortei di portatori e di portatrici; gruppi di altri personaggi impegnati in attività di carattere agricolo o artigianale; mobili, attrezzi e contenitori. Insomma un formidabile universo in miniatura che riproduce la vita quotidiana del mondo antico. Perché l'uomo, sin dalla sua più remota antichità, ha sentito il bisogno di tenere le sue case e le sue cose sul palmo della mano? Quale era la funzione dei modelli e quale il loro rapporto con l'immenso mondo in miniatura che popola ancora oggi il nostro immaginario collettivo colonizzato da una miriade di soldatini, trenini, souvenir e bonsai?  Per dare una risposta a queste e altre domande connesse al tema della miniaturizzazione nel mondo antico, il MCL, dal 2009 a oggi, ha ideato e condotto una ricerca scientifica e una serie di attività seminariali che trovano ora uno dei loro esiti nell’esposizione temporanea allestita a Chianciano Terme.

La ricerca ha coinvolto l’équipe di ricerca del MCL che ha in particolar modo approfondito il tema, squisitamente antropologico, del significato e del valore del modello ridotto e lo studio delle funzioni delle «case delle anime», nei loro diversi contesti di provenienza. A questo secondo aspetto si è dedicata, in particolare, Carolina Riva (lic. phil., MA), archeologa e museologa, responsabile del Centro di documentazione del MCL, che ha curato, insieme al Direttore del Museo Civico Archeologico di Chianciano Terme, Giulio Paolucci, il catalogo dell’esposizione temporanea (Silvana Editoriale). Nella ricostruzione di Carolina Riva, i modelli architettonici dell’antichità sono le dimore del defunto nel suo viaggio nell’oltretomba e, in alcuni casi, per esempio in Etruria, l’urna stessa che ne conteneva le ceneri. Altrove, interrati nelle fondamenta di nuove costruzioni, rendono efficiente la continuità del lignaggio e la protezione degli antenati, oppure sono adoperati come altari e incensieri nel corso delle funzioni religiose.

Nel corso della ricerca, l’équipe del MCL è stata integrata da alcuni studiosi specialisti della materia, soprattutto per le competenze di carattere architettonico, fra i quali ricordiamo Pedro Azara dell'Universitat Politècnica de Catalunya di Barcellona e Darko Pandakovic del Politecnico di Milano, che hanno anche contribuito al catalogo con loro scritti. Il coordinamento delle attività di ricerca e dei seminari è stato di Adriana Mazza (lic. phil., MA), responsabile delle Attività di alta formazione del Dicastero Attività Culturali della Città di Lugano

L’esposizione che presenta opere provenienti da 14 musei svizzeri e italiani, resterà aperta sino al prossimo 16 Ottobre. Durante tale periodo, in collaborazione con istituzioni scientifiche locali, il progetto e i suoi temi saranno presentati anche a Lugano.


Dicastero Attività Culturali, Lugano
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Fax +41 (0)58 866 74 97
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