Giovedì 9 giugno 2011 – ore 21.00
Leggiamo assieme..
SIGNORA AVA
di
Francesco Jovine
Signora Ava è una figura leggendaria del folclore molisano. «O tiempo da 'gnora Ava» e il verso di un antica canzone popolare che Francesco Jovine (Guardialfiera, Campobasso, 1902 – Roma 1950) ha preso come epigrafe del suo romanzo più amato, «nu viecchio imperatore / a morte condannava / chi faceva a 'mmore». Fantasiosa, irresistibile invenzione della fine della dominazione borbonica nel Meridione e dell'avvento dell'unità d'Italia dal punto di vista molisano.
"Per invogliare qualche amico riluttante a leggere Signora Ava ho detto a volte che era il "nostro Cent'anni di solitudine", ma me ne vergognavo… Citare García Márquez era solo un piccolo trucco propagandistico… Signora Ava era ed è un bel romanzo in sé" Goffredo Fofi
Francesco Jovine è nato a Guardialfiera [Campobasso] nel 1902, morì a Roma nel 1950. Ha ispirato alla nativa regione molisana le sue opere più significative: il romanzo Signora Ava (1942), la raccolta di racconti L'impero in provincia (1945), e il romanzo Le terre del Sacramento (1950) una specie di epopea del lavoro contadino e commossa celebrazione della propria terra.
I temi tradizionali del feudo che va in rovina, e del conflitto tra padroni e contadini, sono rappresentati, all'avvento del fascismo, con una forte carica polemica e uno stile asciutto che intreccia il rilievo di caratteri balzachiani alla coralità della scrittura.
Narratore di tradizione essenzialmente naturalista, Jovine ha accolto nelle sue opere le istanze dell'antifascismo e delle lotte sociali del dopoguerra senza rinunciare a inflessioni di sottile lirismo.
Nei suoi esiti migliori amalgama le agitate vicende della storia e l'aura immobile del mito. Importante, nella "Signora Ava" e nell'"Impero in provincia", il delinearsi di un giudizio riduttivo sul risorgimento.
Usiamo il libro letto per pensare, facciamolo nostro.
A cura di Donata Schiannini e Massimiliano Aquilino
Viale Monza 140 Milano