La mostra, curata da Sergio Gaddi, assessore alla cultura del Comune di Como, e da Tiziano
Panconi, fra i maggiori esperti della pittura italiana dell’Ottocento, è ideata e prodotta
dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Como, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le
Attività Culturali, della Regione Lombardia e con il sostegno di Unicredit, main sponsor.
Se da un lato i 60 capolavori di Giovanni Boldini permettono di gettare una luce sull’attività
internazionale di uno degli indiscussi protagonisti dell’arte italiana ed europea di fine Ottocentoinizi
Novecento, dall’altro le 60 opere dei più importanti artisti di fine Ottocento italiano,
consentono di ripercorrere, a livello figurativo, l’evoluzione del gusto pittorico che si diffuse in
tutta Europa e che rappresentò i cambiamenti di questo nuovo mondo, nei suoi aspetti estetici più
peculiari, dall’emancipazione dell’individuo alla crescita della consapevolezza femminile.
Il mito della Belle Epoque si intreccia con il genio di Giovanni Boldini, – commenta il curatore Sergio Gaddi –
l’energia creativa e la fiducia ottimistica che rivoluzionano la storia tra Ottocento e Novecento vengono esaltate dalla
velocità guizzante di una pennellata inconfondibile, che esprime la bellezza e la gioia di vivere. Letteratura e moda,
musica e lusso, arte e bistrot si confondono nel ritmo sensuale del can can e producono una straordinaria rinascita
sociale e civile. Parigi è il teatro privilegiato delle esperienze culturali internazionali, ma il fenomeno si allarga alle
capitali europee e negli eleganti ambienti delle città italiane, con Milano, Venezia, Napoli e Firenze in primo piano.
Sono gli anni nei quali lo sviluppo della tecnologia rivoluziona i modi di vivere, creando una prosperità e un benessere
individuale prima sconosciuti. Cambiano i costumi e si impone la forza di attrazione sensuale della donna,
consapevole di un fascino non più solo domestico che cresce di pari passo al suo ruolo sociale. L’immensa popolarità di
Boldini arriva fino in America, ed i suoi modi aristocratici, la vocazione per la mondanità, il numero altissimo di
liason galanti e la frequentazione di ambienti borghesi ne fanno un punto di riferimento per un significativo gruppo di
artisti.
Quello iniziato da Giovanni Boldini nel 1864, lasciando Ferrara alla volta di Firenze, fu un viaggio
artistico di sola andata che dal capoluogo toscano lo condusse a Londra e, infine, a Parigi, dove si
trasferì e risedette fino alla morte avvenuta nel 1931.
Insieme al pittore ferrarese, una folta schiera di artisti italiani come De Nittis, Corcos e
Zandomeneghi costellarono il firmamento del genere à la mode, determinando l’espansione di un
gusto diffusosi in tutta Europa. Altri pittori, quali Ettore Cercone, Gaetano Esposito, Ettore Tito,
Pompeo Mariani, Lucio Rossi e altri, pur rimanendo in Italia, risentirono di quello stile ricercato,
raccontando la quotidianità di quella società che prendeva pian piano le distanze dalla sua origine
contadina, manifestando con forza lo stato di benessere ottenuto con il progresso.
INFO Telefono 031 571979
ORARI Da martedì a giovedì 9 – 20; da venerdì a domenica 9 – 22. Lunedì chiuso
BIGLIETTI Ridotto: € 8,00 presentando la tessera d’ingresso a Proposte