OLGA SCHIGAL. Oltre le terre fredde

MILANO – FONDAZIONE ARNALDO POMODORO

 

DAL 7 APRILE AL 17 LUGLIO 2011

NELLA UNICREDIT PROJECT ROOM

LA PERSONALE DI

OLGA SCHIGAL. Oltre le terre fredde

 

 

 

 

 

Dal 7 aprile al 17 luglio 2011, nella UniCredit Project Room della Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano (via Solari 35), si tiene la personale di Olga Schigal (Ishimbaj, Russia, 1980).

 

Curata da Paola Boccaletti, l’esposizione presenta un’installazione nella quale l’artista russa ricostruisce una Taiga (un ecosistema tipico delle regioni siberiane), con un preciso intento realistico, attraverso l’inserimento di veri tronchi di betulla alti fino a 4 metri e dune di sabbia.

In uno spazio in cui realtà e immaginazione sono chiamati a convivere e a interagire tra loro, si incontrano un binario verde, un palloncino di cemento e una piccola casa. La prima opera (Green Rails 2011, legno smaltato) rappresenta la ferrovia transiberiana, metafora del viaggio leggendario che attraversa l’Asia; poco più in là, un palloncino è affossato nella sabbia come un giocattolo ritrovato dopo una lunga assenza (Cement Balloon, 2011, cemento, rame). Infine si ritrova la riproduzione della palazzina in calcestruzzo in cui Olga viveva da bambina, e dalle cui finestre scorrono le immagini del suo viaggio di ritorno, in età adulta (Home with Nostalgic Video", 2011, cemento).

 

Su una delle finestre della UniCredit Project Room, appaiono come nella vetrata di una cattedrale le foto di famiglia (Vetrata con Ricordi di Famiglia, 2011, stampa su adesivo), evanescenti e distanti come i ricordi ai quali l’artista cerca di aggrapparsi per non dimenticare il proprio passato. Queste immagini immerse nella luce proveniente dall’esterno, acquisiscono la stessa profondità della Taiga, e le persone, come gli alberi e i ricordi, si stemperano fino alla dimensione metafisica. Il tema di questo lavoro riprende l’esperienza biografica dell’artista che, ritornata nei luoghi della sua infanzia dopo dodici anni, ha sentito il distacco da essi e dalle reminiscenze che portavano con sé.

 

Come afferma la stessa Schigal, “Cosa definisce un uomo? A cosa appartiene e cosa gli appartiene? Perché a volte siamo spinti a partire per sentirci bene in luoghi lontani, ma allo stesso tempo desideriamo tornare alle nostre radici? Mi chiedo se l'infanzia non sia semplicemente la nostra casa, che da adulti diventa ricordo, immagine e si trasforma in un luogo irraggiungibile. Lontana dalla mia terra, la Siberia, mi sono resa conto che la memoria tiene vivo in me quel mondo di natura incontaminata, che è la Taiga”.

L’interrogativo di Olga Schigal è universale e profondamente umano. L’argomento affrontato, quello della memoria attraverso la ricerca delle proprie origini, è parte fondante del suo percorso artistico e rimane sempre sospeso tra epoche storiche differenti, luoghi lasciati e ritrovati.

 

 

Note biografiche.

Olga Schigal nasce a Ishimbaj in Russia nel 1980, cresce a Nyagan una piccola città in Siberia e nel 1997 si trasferisce in Germania dove studia arte plastica con Katharina Fritsch presso l’Accademia d’arte di Münster. Giunge in Italia nel 2009 per concludere gli studi all’accademia Brera a Milano, dove ora vive e lavora. Partecipa a diverse mostre collettive in Germania e Italia; nel 2010 vince il Premio Arte Laguna di Venezia. Le

sue opere si propongono come rielaborazioni di quei simboli tradizionali di un passato in profonda trasformazione, un periodo storico lontano e perso nei ricordi, svanito con l’avanzare della globalizzazione.

 

 

In contemporanea (dal 7 aprile al 17 luglio 2011), negli spazi di via Solari 35 si tiene la personale di Perino & Vele, sodalizio nato nel 1994, composto da Emiliano Perino (New York, 1973) e Luca Vele (Rotondi (AV), 1975), che privilegiano l'utilizzo della cartapesta per la realizzazione delle loro opere, oltre a un’affascinante rilettura dell’Inferno di Dante, attraverso le opere di Salvador Dalí e Robert Rauschenberg, e a una selezione di artisti contemporanei, tutti provenienti dalla Collezione permanente del museo, completata da un nuovo allestimento delle opere di Arnaldo Pomodoro.

 

 

 

 

OLGA SCHIGAL. Oltre le terre fredde

Milano, Fondazione Arnaldo Pomodoro (Via Andrea Solari 35)

7 aprile – 17 luglio 2011

 

Orari: mercoledì-domenica ore 11-19; giovedì ore 11-22

Biglietti: 9 Euro intero, 6 Euro ridotto; 4 Euro ridotto scuole; Ingresso gratuito ogni seconda domenica del mese.

                 L’ingresso consente la visita a tutte le mostre allestite alla Fondazione Arnaldo Pomodoro

 

 

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