MILANO I MAGGIORI ESPERTI DI NEUROSCIENZE DA TUTTO IL MONDO PER

Lunedì 4 aprile al Piccolo Teatro, in via Rovello, alle ore 9,30, l'assessore alla Salute del Comune di Milano Giampaolo Landi ed il ministro alla Salute Ferruccio Fazio interverranno al convegno internazionale sul cervello Brainforum 2011 "Il colore del pensiero".

Alle ore 17,00conferenza stampa per  lanciare collaborazione italiana al progetto Human Brain con l'assessore Giampaolo Landi ed  i professori Henry Markram che riproduce il cervello umano su computer, Egidio D'Angelo dell'università di Pavia e Idan Segev dell'università di Gerusalemme.
Il  Brain  Forum,  quest’anno  alla  seconda  edizione, è ideato da Viviana
Kasam,   presidente   dell’associazione   Brain  CircleItalia,  che  lo  ha
organizzato  insieme  al  prof.  Giancarlo Comi, direttore dell’Istituto di
Neurologia  Sperimentale  dell’Irccs  San  Raffaele, con il patrocinio e il
contributo  degli  assessorati  alla  Salute  e alla Ricerca del Comune. Al
forum  partecipano alcuni dei massimi neuroscienziati al mondo, provenienti
da  19  Università, tra cui Harvard, Berkeley, l’Università di Gerusalemme,
l’EBRI, il Weizmann, l’EPFL di Losanna.

Dopo  il  successo  della  prima  edizione  svoltasi  a Roma l’anno scorso,
l’Assessorato alla Salute del Comune ha invitato Viviana Kasam a portare la
manifestazione  a Milano: "Ho voluto che l'edizione 2011 del Brain Forum si
svolgesse  a  Milano – dichiara l'assessore Landi – per offrire ai milanesi
l'opportunità  di  partecipare  a  un  singolare  evento internazionale che
scandaglia  sotto  tanti  punti di vista il cervello. Un appuntamento con i
maggiori  esperti  delle  neuroscienze  e non solo, provenienti da tutto il
mondo,  che  permetterà  di  conoscere  in  anteprima  le ultime scoperte e
applicazioni  su quella sofisticatissima e affascinante macchina che, con i
suoi 100mila miliardi di neuroni, è il cervello".

BrainForum  2011,  “Il  colore  del  pensiero” è dedicato a due premi Nobel
italiani: Rita Levi Montalcini, ispiratrice dell'iniziativa fin dalla prima
edizione,  e Camillo Golgi, il grande scienziato che fu il primo italiano a
ottenere  il premio Nobel nel 1906, per aver scoperto il modo di colorare i
neuroni.  Da questa scoperta si sono sviluppate le moderne neuroscienze, ed
è  stato  sviluppato ad Harvard un sofisticatissimo sistema di colorazione:
il  Brainbow,  che consente di ottenere immagini straordinarie dei circuiti
neuronali  e  delle  sinapsi  in  un  arcobaleno di tonalità. Straordinarie
fotografie Brainbow saranno esposte open air in corso Vittorio Emanuele dal
12 marzo al 12 aprile, accostate a opere d’arte contemporanea.

“Siamo  di  fronte  a  una  vera e propria rivoluzione nella conoscenza del
cervello  –  spiega  Viviana Kasam -. E’ importante che tutti, non solo gli
addetti  ai  lavori,  siano  informati di ciò che sta succedendo, perché il
cervello è ciò che ci rende uomini, e la possibilità di tenerlo in forma ed
espanderne  le  capacità, e di curare le malattie neurodegenerative, è alla
base del nostro benessere”.

Il  convegno  è  articolato  in  due giornate: la prima, lunedì 4 aprile al
Piccolo  Teatro Grassi, sarà una giornata di divulgazione scientifica sulle
nuove  frontiere  della  ricerca sul  cervello, durante la quale si parlerà
della relazione tra cervello e creatività, memoria, arte, musica, emozioni,
amore,  rimpianto  e  linguaggio  e  del  rapporto tra intelligenza umana e
computer.

La   seconda  giornata,  che  si  svolgerà  presso  l’Istituto  Scientifico
Universitario  San  Raffaele,  affronterà  il  tema  “Il  pensiero  grigio:
l’Alzheimer”. Al mattino è previsto un symposium scientifico internazionale
moderato  da  Giancarlo  Comi  e William Mobley e dedicato allo stato della
ricerca  sulla malattia che affligge 24 milioni di persone al mondo, mentre
nel  pomeriggio  avrà  luogo  una  tavola rotonda divulgativa per discutere
delle nuove speranze di terapia, dei modelli internazionali di assistenza e
del  problema  socioeconomico  che la crescita esponenziale della  malattia
sta generando in tutto il mondo.

“Tra  le  malattie  neurodegenerative  –  afferma Giancarlo Comi, direttore
scientifico  dell’Istituto di Neurologia Sperimentale (INSpe) – la malattia
di  Alzheimer ha un ruolo particolare, sia per l’elevata frequenza, sia per
gli  effetti devastanti non solo sulla vita della persona che ne è affetta,
ma anche all'interno del suo ambito familiare. Una miglior comprensione dei
meccanismi molecolari che caratterizzano la malattia, ha aperto la strada a
nuove  possibilità terapeutiche che si basano su un intervento precoce oggi
possibile anche per miglioramenti nell’ambito diagnostico dovuti ai potenti
sviluppi delle tecniche di neuroimaging”.
 

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