MARCO NEREO ROTELLI FLUENDO VERSO a Ca’ Pesaro

MARCO NEREO ROTELLI

FLUENDO VERSO Save the poetry

Venezia, Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna, piano terra

26 febbraio – 27 marzo 2011

Gli spazi al piano terra di Ca’ Pesaro ospitano il nucleo centrale del progetto espositivo che l’artista veneziano Marco Nereo Rotelli ha concepito appositamente “per” Venezia, pensata come “città-concetto”, attraverso i grandi poeti che l’hanno amata.

Alcune grandi installazioni – tutte collegate tra loro in un unicum che “invade” l’androne longheniano, le attigue salette espositive e il cortile interno del museo – propongono, durante il periodo di Carnevale, un magistrale gioco di commistioni tra opere, architetture e spettatori, in un groviglio di emozioni, saperi e culture.

Si va dalle vecchie porte recuperate dall’artista in ogni parte del mondo, rivestite a foglia d’oro, su cui egli ha dipinto versi di grandi poeti contemporanei, alcuni dei quali – Andrea Zanzotto, Mario Luzi, Adonis, Yang Lian – sono protagonisti di video-installazioni proiettate alle pareti; fino a sculture in acciaio riflettente. 

Fluendo verso è un evento che coinvolgerà tutta la città, con readings poetici, installazioni e  performances in luoghi altamente suggestivi: dal Caffè Florian a Ca’ Vendramin Calergi, sede del Casinò di Venezia, dalla Collezione Peggy Guggenheim alla Biblioteca Nazionale Marciana.

Mostra e catalogo, edito da Venezia News, a cura di Annamaria Orsini, con testi di Adonis, Massimo Cacciari, Gillo Dorfles, Mario Luzi, Fernanda Pivano, Andrea Zanzotto e una lettera inedita di Emilio Vedova. La mostra è prodotta da Venezia News.

Da anni Marco Nereo Rotelli è impegnato in una personale ricerca sulla luce e sulla poesia in forma d’arte. Gli esiti più salienti di questa sua particolare indagine, inerente la dimensione “aurea” della parola,  vengono presentati a Ca’ Pesaro, che diviene il “fulcro” di un complesso e variegato progetto espositivo che coinvolge, per oltre un mese, varie sedi della città.

Due grandi panchine, “luoghi” di sosta e meditazione, accolgono il visitatore nella corte interna, all’ingresso del museo: esse costituiscono la “risposta” di Rotelli, allievo del grande Emilo Vedova, a una significativa lettera del maestro, ma rappresentano anche una sorta di reciproco “dialogo” tra l’artista e il museo.

Da qui il percorso si sviluppa nell’Androne longheniano, dove sono collocate due installazioni pervase di significati simbolici e suggestioni “dorate”.

Laborintus, una spirale di Porte d’Oro, composta da 30 vecchie porte recuperate in luoghi abbandonati del mondo e trasformate in pagine sulle quali l’artista ha dipinto poesie di differente senso e origine, si ispira alla metafora della “soglia”, vista come identità dell’essere. Così come una porta ha il compito di aprire o chiudere una casa o una stanza, le diverse parti che la compongono rappresentano “pagine” di poesia che si “aprono” a loro volta alla poesia del luogo, in questo caso gli evocativi spazi di Ca’ Pesaro.

Il tema dell’Arca, che trasporta e recupera anche identità e culture minori (quelle non considerate nel tempo della “globalizzazione”) permea L’arca del non è, costituita da differenti elementi riuniti in una piattaforma simile alla pianta di una gondola. Qui sono collocate “s-culture” realizzate in vari luoghi del mondo: dagli uomini d’oro, con i Masai del Kenia, alle sculture Rongo Rongo dei Rapa Nui dell’Isola di Pasqua, fino alle opere con i Bushman sudafricani.

Il colore dell’acciaio contraddistingue invece le opere presenti nelle due salette laterali, che si accompagnano alla video-installazione Venezia, tutti i passi della storia, dalla poesia Venezia che Mario Luzi dedicò a Rotelli nel 1998.

In Lux (realizzata per il Petit Palais di Parigi nel 2000) e Graal (cinque ovali di grandi dimensioni dove pittogrammi di differenti culture si sovrappongono, 2010) la capacità riflettente della materia crea una sinergia tra sguardo e verso dipinto, rendendo quasi visibile l’assioma che Harald Szeemann attribuì all’arte di Rotelli, ovvero “la verità è almeno doppia”.

INFORMAZIONI GENERALI

 

 

Sede: Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Santa Croce, 2076, Venezia

 

Apertura al pubblico: 26 febbraio – 27 marzo 2011

 

Orario: 10/17 (biglietteria 10/16); chiuso lunedì

 

BIGLIETTI

Il biglietto comprende la visita all’intero palazzo

Intero 8 euro
Ridotto 5,50 euro

ragazzi da 6 a 14 anni; under 25, over 65; accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi o studenti; personale* del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; titolari di Carta Rolling Venice; soci FAI

Gratuito
residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini 0/5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate; interpreti turistici* che accompagnino gruppi; capigruppo (gruppi di almeno 15 persone previa prenotazione); membri I.C.O.M

 

*è richiesto un documento

 

INFORMAZIONI

www.museiciviciveneziani.it

info@fmcvenezia.it

call center 848082000 (dall’Italia)

+3904142730892 (dall’estero)

 

PRENOTAZIONI

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