11 – 21 dicembre NUOVE STORIE in sala Bausch
IL MARITO SMARRITO
liberamente tratto da George Dandin di Molière
traduzione Matthieu Pastore, Filippo Renda
regia e drammaturgia Filippo Renda
con Pier Paolo D’Alessandro, Matthieu Pastore, Valentina Picello, Simone Tangolo
Anahì Traversi
scene e costumi Eleonora Rossi
una produzione Idiot Savant/Ludwig, Teatro Libero di Palermo
in collaborazione con LaMaMa Umbria e il comune di Solarolo
Una casa di plastica, un giardino di moquette e meno di un metro quadrato di terra: questi sono gli averi, almeno quelli visibili, di Giorgio Dandini, sedicente villico arricchito, self made man, esponente di una nascente borghesia ancora molto volgare. L’imprenditore agricolo non possiede però soltanto beni materiali: egli ha anche acquistato una moglie, Angelica, ragazza tutto pepe, figlia di due aristocratici decadutissimi decisi a spennarlo.
Con queste premesse, la trama si intuisce facilmente: Angelica, in cerca di avventure, trova nel virilissimo Clitadtro, cafone d’altri tempi, lo sfiato tanto bramato dal proprio corpo; il marito subodora l’inganno, ma per la furbizia della moglie e per la propria proverbiale ignoranza, non riesce ad incastrare la fedifraga per ben tre volte (e quindi, forse, per infinite volte) e per tre volte viene pesantemente umiliato persino dai servi. Cornuto e smarrito!
Filippo Renda, che abbiamo apprezzato nella stagione scorsa per la regia di Shitz Pane, amore e… salame, rilegge il testo di Molière disseminando sotto la superficie di questa storia avvincente, densa di teatralità e divertente dubbi e domande dell’uomo di oggi: quanto un trauma può influire e determinare le nostre vite? Esiste sempre il desiderio effettivo di curarlo quel trauma, di rinsavire?
Se l’intreccio originale sembra virare verso la tragedia inscenando il suicidio di Angelica, per poi svelare che si è tratta di un’ennesima beffa ai danni del marito, la versione della compagnia Idiot/Savant porta invece alle estreme conseguenze il gioco della finzione, immaginando che l’epilogo sia invenzione della mente ormai smarrita di Giorgio, folle e incapace di accettare la realtà.
Filippo Renda
Nato a Palermo, consegue il diploma d’attore presso la scuola del Piccolo Teatro di Milano. Matura l’interesse verso la regia e la drammaturgia, dunque affianca come regista assistente Luca Ronconi in Santa Giovanna dei Macelli, Roberto Rustioni in Atti Unici da Checov, Bruno Fornasari in Push-up e Ferdinando Bruni, Elio De Capitani e Francesco Frongia negli spettacoli dell’Elfo Alice Underground, Romeo e Giulietta e Frost/Nixon. Da due anni ha intrapreso un percorso di progettazione culturale con Benedetto Sicca, culminato con gli spettacoli Idiots Lab e Il Silenzio dei Cassetti. Con Teatro Ma firma regia e drammaturgia dello spettacolo Lucifer’s Show. Con la compagnia Idiot Savant da lui fondata firma regia e drammaturgia di Alice Cara Grazia e Shitz Pane, amore e… salame, vincitore del premio della giuria Scintille del Festival di Asti, del premio come miglior spettacolo di prosa allo Spoletopen e del Premio Mariangela Melato per la migliore attrice emergente (Valentina Picello).
Sala Bausch dell’Elfo Puccini, c.so Buenos Aires 33, Milano – Martedì/sabato ore 19.30, domenica ore 15.30 – Intero € 15, ridotto Scuole di Teatro 11,50 € – Informazioni e prenotazioni: 02.0066.06.06 – www.elfo.org