18 Giugno – 17 Luglio 2010
ENRICO CATTANEO: MILANO, LE NUDE COSE
a cura di Piero Del Giudice
"Milano, fine anni Cinquanta-primi anni Sessanta. Le fotografie di Enrico Cattaneo ci parlano di un luogo, di una piana urbanizzata, di casermoni inanimati, di un orizzonte edificato con segni remoti di una comunità laboriosa (sullo sfondo la locomativa a carbone sulle Varesine, le ciminiere alte e mute all’orizzonte), e ci raccontano lo spaesamento di queste terre di nessuno, l’estraneità globale di quei luoghi, la loro alienazione. Sono i panorami della città che muta, smottamenti e invasi, rovine e resti, cascine in abbandono e grattacieli, profili di fabbriche nel grigiore, nella nebbia leggera di orizzonti inesorabilmente padani. Nessuna frenesia progressista percorre queste immagini, nessuna eccitazione collettiva per la città che sale, non cavalli possenti che trainano massi, ma carretto e cavallo malinconici e residuali, non folle che attraversano la città a sciami secondo le cadenze dei turni alle linee della fabbrica – della apertura e chiusura degli uffici – ma rari passanti che tagliano – incappottati e in fretta – la scena della mutazione e del disastro, o immobili, inscritti nella damnatio incertae sedis. Cattaneo, il documentarista di ciò che è a margine, dello spaesamento e del conflitto sociale. Colui che molti anni prima dei fotografi parvenus della scena urbana capisce e rappresenta la solitudine della fabbrica, il carattere segregato, concentrazionario, extrareale, sironiana metafisica minaccia, dei luoghi del lavoro. Il fotografo che primo mette in scena i quartieri periferici della manutenzione e del ricambio dei collettivi della forza lavoro, che coglie nella consapevolezza di essere protagonisti, i pittori che fondano una pittura metropolitana, una scuola di Milano…” [dalla presentazione di Piero Del Giudice]
GALLERIA OSTRAKON
Via Pastrengo 15, 20159 Milano
Tel. 3312565640
Orari: da Martedì a Sabato ore 15.30-19.30