Una serata divertente e piacevole quella che vi aspetta al Teatro Manzoni, fino al 6 gennaio 2016, dove Raul Cremona presenta il primo Festival della magia. Si esibiscono sul palcoscenico maghi, prestigiatori e illusionisti, tutti rigorosamente “made in Italy”, capaci di stupire e creare quell’atmosfera di poesia che non guasta, in grado di abbattere in un attimo barriere generazionali e coinvolgere senza distinzione grandi e piccoli nel piacere dello stupore.
Dal canto suo, Raul Cremona, particolarmente in forma, è il presentatore ideale, e sa cucire con garbo e la consueta verve comica e satirica (bella la presa in giro di De Niro), le diverse esibizioni, non dimenticando la sua abilità di prestigiatore. Il tocco di poesia spetta a un personaggio unico nel suo genere, il clown Carillon, vestito in modo strano con un buffo cilindro sulla testa, che cambia di volta in volta, a forma di orologio o treno sbuffante, il quale senza parlare e circondato da strani aggeggi pieni di ruote dentate che girano e da cui escono soffi di fumo, vive, nel suo mondo fantastico, delicate e tenere storie d’amore con un manichino, pedala su un antiquato biciclo e gioca con iridescenti bolle di sapone che invadono il palco.
Tra i vari maghi che si susseguono in scena, segnaliamo Mirko Menegatti, e la sua abilità manipolatoria con le carte e con le sue amate tortore, la giovanissima (quattordicenne) Gaia Elisa Rossi, che si muove con grazia sul palco, anche lei con carte e anelli cinesi, Ottavio Belli, grande illusionista, abituato a exploit spettacolari, che fa entrare una ragazza in una scatola magica che trafigge con spade e lame di fuoco.
Non più una novità ma sempre piacevole l’esibizione di Zio Potter con la testa che sembra che si stacchi dal suo corpo, e originale la prova di Shezan che in un ambiente orientale è in grado di moltiplicare lanterne illuminate e trovare equilibri impossibili con la sua abilità di giocoliere.
Insomma la magia, l’illusione è terapeutica se sappiamo che dietro a tutto c’è un trucco che ha il solo scopo di farci divertire e lasciare libero sfogo alla nostra fantasia. Il peggio è quando il trucco o l’illusione è fatta per ingannarci o manipolarci per scopi meno nobili. E questo, purtroppo, accade spesso nella vita di tutti i giorni ma è tutta un’altra storia.
Ugo Perugini

