Turismo in Friuli Venezia Giulia

L’osmiza di Zoran

Un applauso lungo dieci minuti ha accolto, al Festival di Venezia, Zoran, il mio nipote scemo, film d’esordio di Matteo Oleotto che il regista ha scelto di girare in Friuli Venezia Giulia, sua regione di provenienza, e che sarà nelle sale dal 14 novembre. Grande successo per il film, il suo regista e il protagonista, ma anche per la particolare location, un’osmiza, locale tipico del Carso. Nel Settecento, in tutta l’area soggetta al dominio asburgico, i contadini potevano aprire le loro case al pubblico per vendere i loro prodotti, ma soltanto per otto giorni consecutivi e appunto da “osem” (“otto” in sloveno, la lingua ancora oggi più utilizzata nel Carso) deriva la parola “osmiza”. Questa usanza è tutt’ora diffusa in tutto il territorio ex imperiale del Friuli Venezia Giulia, dove è possibile fermarsi ad assaggiare e acquistare i prodotti tipici del territorio direttamente dai produttori, che per limitati periodi dell’anno aprono appositamente le porte delle loro case al pubblico. Nel periodo di apertura, i proprietari espongono all’esterno una frasca: non a caso, le parenti strette delle osmize carsiche nelle zone del Friuli imperiale (cioè la zona più orientale della provincia di Udine) si chiamano proprio “frasche” e nel goriziano “private”.

 

Tutto il cioccolato al Chocofest di Gradisca d’Isonzo

Degustazioni, laboratori, creazioni artistiche, ma anche mostre, conferenze, letture animate, sfilate e minicorsi, tutto dedicato al cioccolato. Chocofest promuove la cultura del cioccolato di alta qualità portando in piazza i migliori maestri cioccolatieri d’Italia e mostrando al grande pubblico i segreti dell’arte della cioccolateria.La quindicesima edizione, che si terrà a Gradisca d’Isonzo dal 23 al 25 novembre, dedica perfino un approfondimento alla cura del corpo a base di cioccolato, per non parlare naturalmente della cura dello spirito e del buon umore che questo prelibato alimento garantisce.  
Succede in uno dei “borghi più belli d’Italia”, Gradisca d’Isonzo, cittadina fortificata con una storia di confine di quelle possibili solo in Friuli Venezia Giulia. Con un nome di origine slava, Gradisca rientra nel Patriarcato di Aquileia nel Medioevo e poi tra i domini veneziani. La cinta fortificata viene completata e migliorata nel 1500 con l’aiuto di uno straordinario progettista: Leonardo Da Vinci. Pochi anni, e Gradisca viene conquistata dagli Asburgo d’Austria a cui resterà sostanzialmente legata per quattro secoli. Le tracce della sua articolata storia sono visibili nel centro urbano, arricchito oggi da eleganti e frequentatissimi caffè. Ed è proprio qui che si tiene Chocofest, tra la piazza principale e il castello.

 

Redipuglia, ricordo e testimonianza della Grande Guerra

Redipuglia e la Grande Guerra sono un binomio indissolubile: posta ai piedi del monte Sei Busi nel cuore del Carso isontino, Redipuglia fu scelta per ospitare il Sacrario militare, il grande cimitero monumentale a ricordo dei caduti della guerra inaugurato nel 1938. 
Tra monumenti, musei e itinerari nel territorio, Fogliano Redipuglia è un punto di riferimento privilegiato per chi volesse conoscere o approfondire la conoscenza deitemi legati a questo fondamentale avvenimento della storia contemporanea d’Europa. Nel giro di pochi chilometri si possono visitare il maestoso Sacrario, che custodisce i resti di 100.187 soldati caduti nelle zone circostanti, il Parco della Rimembranza sul colle di Sant’Elia, il cimitero austro-ungarico, il Museo storico militare, con la sua collezione di armi che lo rende tra i più completi in Italia, e infine sul monte Sei Busi il Museo all'aperto della Dolina del XV Bersaglieri, che ripercorre la linea del fronte con varie trincee, i ruderi di un piccolo ospedale militare, i resti di alcune baracche per i soldati e della fossa comune.
Varie offerte turistiche sono a disposizione per diversi tipi di visitatori e preferenze: escursioni tra i sentieri più suggestivi e panoramici del fronte isontino, proposte per gruppi di studenti, itinerari transfrontalieri, scoperta delle trincee ma anche dei vigneti del Carso in groppa a docili asinelli.

 

L’Hotel Belvedere di Sequals nelle terna dei finalisti della VII edizione del Premio Ospitalità Italiana

L’Hotel Belvedere di Sequals, in provincia di Pordenone, è nelle terna dei finalisti della VII Edizione del Premio Ospitalità Italiana indetto da IS.NA.R.T., Istituto Nazionale Ricerche Turistiche, nella categoria 2 stelle. È un albergo di recente ristrutturazione, dotato di 22 camere calde ed accoglienti. Mette a disposizione degli ospiti un campo da tennis e un'ampia e attrezzata piscina, il parcheggio, il servizio di noleggio gratuito di biciclette e la possibilità di ospitare animali. È dotato di un elegante ristorante che propone piatti della tradizione pedemontana rivisti con fantasia e cura e ornati con erbe e fiori del fornito erbario dell’hotel.
Sequals è un buon punto di partenza per visitare San Daniele e Spilimbergo, perle d’arte del pordenonese, e inoltre Maniago e i caratteristici magredi. Ospita inoltre un piccolo museo dedicato al suo concittadino Primo Carnera, campione mondiale dei pesi massimi della box.                                    

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