Il CHIOSTRO DELLE GALLERIE D’ITALIA APRE AL PUBBLICO IN OCCASIONE DI ORTICOLA TRASFORMATO IN “THE SECRET GARDEN”

Il CHIOSTRO DELLE GALLERIE D’ITALIA APRE AL PUBBLICO IN OCCASIONE DI ORTICOLA TRASFORMATO IN “THE SECRET GARDEN”

Dall’8 al 19 maggio un allestimento green in collaborazione con

Marie Claire Maison

In occasione di FuoriOrticola, il chiostro ottocentesco delle Gallerie d’Italia – Piazza Scala di Milano, trait d’union tra le preziose opere della collezione dell’Ottocento lombardo di Intesa Sanpaolo e Fondazione Cariplo, viene aperto al pubblico trasformato in “The secret Garden”, un allestimento il cui concept è a cura di Cinzia Felicetti, direttore di Marie Claire Maison.

The Secret Garden sarà un giardino di meditazione concepito come oasi di quiete dove ritrovare un senso di pace nel cuore di Milano. Un eden in cui la sacralità della natura offre rifugio dalla vita di tutti i giorni e promette un’esperienza polisensoriale che oltre ad appagare lo sguardo nutre la dimensione più emozionale con sollecitazioni olfattive e uditive. A ispirare The Secret Garden, il racconto Favola d’Amore, scritto da Hermann Hesse nell’autunno del 1922, pochi mesi dopo la stesura di Siddharta. Una metafora del mistero della vita, suggerita dal sentimento del poeta tedesco nei confronti della cantante Ruth Wenger, diventata successivamente sua moglie. Nel chiostro delle Gallerie d’Italia tale incanto si traduce in una radura fiabesca, che trova il suo “sole” nella scultura Disco in forma di rosa del deserto, di Arnaldo Pomodoro, punto focale del layout. L’invito a immergersi in questa dimensione meditativa arriva anche da una “colonna sonora naturalistica” – soavi cinguettii, zampilli acquatici, fruscio di foglie – realizzata ad hoc per il progetto dal compositore Alberto Maria Gatti e da una suggestione olfattiva affidata a note boschive e candide corolle.

Tributo al giardino romantico, oltre le vetrate del chiostro che ne esaltano la forma mettendo in evidenza il colonnato, prende vita una narrazione vegetale di piccoli arbusti, erbacee perenni e petali nivei, che incorniciano l’opera di Arnaldo Pomodoro e creano un’elegante “liaison cromatica” con il vicino Giardino di Alessandro Manzoni. Con questa scenografia immersiva, il chiostro di Gallerie d’Italia promette di essere un frammento di paradiso terrestre in miniatura che si lega alla perfezione a quell’angolo di verde su cui si affaccia lo studio del poeta e drammaturgo, appassionato di botanica, spesso intento a sperimentare colture, scegliere specie rare e osservare innesti nel suo piccolo eden.

Il pubblico potrà accedere al giardino segreto dall’8 al 19 maggio, con ingresso da Piazza Scala 6 negli orari di apertura del museo, e con ingresso gratuito da Via Manzoni 10 nelle ore serali dalle 19.30 alle 21.30 il 14 maggio e dal 16 al 19 maggio.

Oltre alla collezione permanente delle Gallerie d’Italia – Piazza Scala, negli orari di apertura del museo, fino al 12 maggio 2019 è inoltre possibile vedere anche la più̀ grande opera realizzata da Giacomo Balla, Genio Futurista, un imponente olio su tela d’arazzo di cm 279×381 appartenente alla Collezione Biagiotti.

FuoriOrticola

FuoriOrticola, un’iniziativa di Orticola di Lombardia, comprende una serie di eventi diffusi per i musei, le gallerie, le vie e i quartieri della città, accompagnando le giornate della XXIVa Mostra-Mercato con numerose iniziative aperte al pubblico.

Chiostro

Il chiostro, rifatto nel 1829 su progetto dell’architetto Luigi Canonica, è oggi il nodo distributivo del percorso espositivo delle Gallerie dedicato all’arte dell’Ottocento. Completamente chiuso da una vetrata che ne esalta la forma, ospita l’importante scultura il Disco in forma di rosa del deserto di Arnaldo Pomodoro, uno dei più grandi scultori contemporanei italiani, appartenente alle collezioni del Novecento di Intesa Sanpaolo.

Il giardino di Alessandro Manzoni

Aperto al pubblico dall’ottobre 2015, il giardino si trova tra la Casa del Manzoni e Palazzo Anguissola Antona Traversi. Passeggiando tra i tigli e le magnolie di questo angolo verde nel cuore di Milano si possono ammirare alcune sculture di arte contemporanea della collezione Intesa Sanpaolo realizzate da Joan Miró, Giò Pomodoro, Jean Arp e Pietro Cascella. E’presente anche una fontana a edicola con il busto di Alessandro Magno, simbolo dell’autorevolezza del casato Anguissola e segno evidente della passione del conte Antonio Carlo per l’antichità classica.

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Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo è il piano triennale delle iniziative con cui la Banca esprime il proprio impegno per la promozione dell’arte e della cultura nel nostro Paese. Alle Gallerie d’Italia, i tre musei di Intesa Sanpaolo a Milano, Napoli e Vicenza, è esposta una selezione delle oltre 30 mila opere appartenenti al Gruppo, dall’archeologia al contemporaneo: a Milano, le collezioni dell’Ottocento e del secondo Novecento italiano; il Martirio di sant’Orsola, capolavoro di Caravaggio, insieme a opere di ambito meridionale tra Seicento e inizi Novecento alle Gallerie di Napoli; a Vicenza, le ceramiche attiche e magnogreche, la pittura veneta del Settecento e le icone russe. Accanto all’attività espositiva permanente, Progetto Cultura organizza alle Gallerie d’Italia mostre temporanee secondo progetti scientifici originali, anche grazie a prestiti e scambi con importanti istituzioni museali nazionali e internazionali. Il programma Restituzioni dal 1989 cura e sostiene il restauro di opere del patrimonio italiano individuate in collaborazione con gli organismi ministeriali di tutela. Alla valorizzazione dei beni d’arte di proprietà e pubblici, la Banca affianca un vasto sostegno ai principali musei, istituzioni e iniziative culturali del Paese, dal teatro alla musica, dalle mostre ai festival, con particolare attenzione alla promozione del libro e della lettura.  L’Officina delle idee mira ad offrire a giovani, laureati e post-laureati, occasioni formative qualificanti nel mondo dell’arte. Progetto Cultura è realizzato dalla Direzione Centrale Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo, la cui responsabilità è affidata a Michele Coppola.