TENUTA SAN GIAIME PRESENTA “ARCHÈ”, PREZIOSO OLIO EVO E IL VINO ” GRILLO G’ 15″

logo san gaime completo Olio + vino San Giaime

Presentati a Milano  dal produttore, Salvatore Cicco,  presso “Amicis” l’olio e il vino della Tenuta San Giaime.

L’olio, ricavato dalle cultivar Sant’Agatese e Ogliarola Messinese, è il frutto di secolari uliveti collinari affacciati sul Tirreno, situati a 500 metri s.l.m. nei pressi di Tusa, in provincia di Messina. Nasce  così “Archè”, prezioso olio extravergine di oliva, prodotto in sole 2000 bottiglie da 0,5 litri da Tenuta San Giaime, azienda nota per la propria produzione vitivinicola di grande pregio. Prodotto in modo assolutamente naturale, “Archè” rispecchia fedelmente le caratteristiche organolettiche delle due cultivar autoctone dalle quali è ottenuto: Sant’Agatese e Ogliarola Messinese. All’olfatto presenta infatti un sentore di fruttato lieve, che ricorda la foglia dell’olivo e il pomodoro, con una sensazione retro olfattiva di mandorla immatura; al gusto è amabile, ma nel contempo si sente distintamente una nota di amaro tipica delle verdure che crescono spontanee nella terra da dove nasce (tra cui predomina la cicoria). Sotto il profilo cinestetico, predomina il legante (raspo) tipico della frutta non completamente giunta a maturazione, mentre il piccante è moderato. La percentuale di acido oleico è di 0,51%.In cucina, “Archè” è ottimo su tutti i cibi, crudi e cotti, dei quali esalta pienamente il gusto, senza sovrapporvisi. È ideale quindi su verdure in pinzimonio, legumi, bruschette, pesce, ma anche per la preparazione di dolci o torte salate.“Oltre che dai doni che la Natura ci ha dato, l’eccezionalità di ‘Archè’, spiega Salvatore Cicco, patron di Tenuta San Giaime, deriva anche dal modo in cui è prodotto, con il massimo rispetto per il frutto da cui esso nasce: la raccolta delle olive avviene a mano, dall’albero, nel periodo prossimo all’invaiatura (ossia all’inizio della maturazione) e con trasporto immediato al frantoio. L’estrazione dell’olio avviene con una frangitura molto delicata, senza uso di acqua calda nella gramolatura e con l’estrazione dell’olio a freddo (27°C). Il prodotto non è filtrato e non vengono aggiunti additivi: grazie a queste caratteristiche di naturalità, il consumo di “Archè” è anche molto salutare”.

Il vino “Grillo G’ 15” ,Grillo in purezza di Tenuta San Giaime, è  il primo bianco prodotto dalla prestigiosa cantina di Gangi, in provincia di Palermo, sulle pendici delle Madonie (a 750 metri di altitudine), ed ora  finalmente disponibile nella ristorazione e nelle enoteche di alta gamma.“Dal vitigno Grillo, che possiamo definire il principe degli autoctoni siciliani a bacca bianca, spiega Salvatore Cicco, patron dell’Azienda, abbiamo ottenuto questo originale vino di mezza montagna, che si affianca al nostro grande rosso S’14 (ottenuto da uve Syrah in purezza) e al nostro olio evo Arché”.“G’15 non è solo il nostro primo vino bianco, prosegue Salvatore Cicco, ma anche il primo prodotto della nostra azienda a potersi fregiare a pieno titolo del marchio Bio, che certifica la coltivazione assolutamente naturale delle nostre uve”.Ottenuto al 100% da uve Grillo, G’15 (IGP Terre Siciliane) è prodotto in circa 1500 bottiglie. Con una percentuale alcolica del 13%, ha colore giallo paglierino co leggere sfumature verdognole e offre all’olfatto aromi floreali e fruttati, in cui si distinguono ortica, pepe verde e gelsomino. Al gusto è fresco, sapido con buona acidità ed equilibrata morbidezza. Si fa apprezzare soprattutto abbinato a piatti di pesce oppure come aperitivo.

IL TERRITORIO

Tenuta San Giaime si trova nei pressi della cittadina di Gangi, in provincia di Palermo, nel cuore delle Madonie siciliane, a 1.000 metri di altitudine. Situata nelle vicinanze del fiume omonimo, in una zona che risulta abitata fin dalla preistoria, Gangi custodisce vestigia di tutte le epoche storiche della Sicilia.

Oggi, Gangi ha circa ottomila abitanti che, nel 2014, è stato votato come Borgo più bello d’Italia (attestazione che condivide con altri diciassette borghi siciliani) e, dal 2012, è entrato a fare parte dei Comuni “Gioiello d’Italia”, unico comune siciliano a fregiarsi di questo riconoscimento, che viene assegnato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci.

In questo contesto, dove uomo e natura vivono in perfetto equilibrio, crescono le viti e gli ulivi della Tenuta, trasferendo al vino e all’olio che vi si producono colori, profumi e sapori di un magico territorio, tutto  da scoprire.

LE ANTICHE ORIGINI

Si narra che nel Medioevo i pellegrini provenienti dal Medio Oriente e diretti al Santuario di Santiago di Compostela, in Spagna, transitassero dalla Sicilia per raggiungere la Via Francigena, passando proprio dal territorio di San Giaime (traduzione dialettale del nome spagnolo “Jaime“ (Giacomo) con il quale veniva chiamato il venerato Santo spagnolo).

La leggenda vuole che, tra i doni lasciati dai pellegrini per riconoscenza all’ospitalità riservata loro da parte degli abitanti del luogo, vi fossero anche alcune barbatelle di vitigno Syrah, proveniente dall’Oriente.

Oggi, Tenuta San Giaime si estende su un territorio complessivo di circa 18 ettari, coltivati a vigneto, uliveto, ortaggi e seminativo.

I VITIGNI DELLA TENUTA

Syrah

Il Syrah (o Shiraz) è un vitigno a bacca rossa dalle origini controverse, alcuni infatti ritengono che la sua provenienza sia l’Iran, altri (per via dell’assonanza del nome) reputano che le sue origini siano da ricercarsi in Siria; altri ancora pensano che le sue radici storiche siano legate al territorio di Siracusa dal quale si è negli anni disperso per il mondo (è annoverato infatti tra i vitigno cosiddetti internazionali) per essere reintrodotto in Italia dalla vicina Francia.

Il Syrah dà un vino di colore rosso rubino dalle sfumature violacee, il profumo intenso e fruttato con sentori di piccoli frutti neri e spezie, tra le quali appare evidente il pepe nero, in bocca presenta una buona struttura e persistenza, morbido e abbastanza fresco con una media tannicità.

Grillo

È il più importante vitigno a bacca bianca della Sicilia. Diffuso in tutta l’isola, è particolarmente presente nelle provincie occidentali, dove l’escursione termica tra giorno e notte, l’azione dei venti e il clima variabile sono favorevoli all’eccellente resa delle uve e alla qualità del vino che se ne ottiene.

Uva vigorosa, con grappoli conici e chicchi medio-grandi, sferici, matura nelle ultime due settimane di settembre. Ha rese medie e costanti, grazie ad allevamenti con sistemi ad alberello, con potature corte.

I vini sono freschi e profumati, con note di vegetali secchi, come tè verde e fieno, e altri aromi floreali. In bocca mantiene una gradevole freschezza che unita alla buona alcolicità ne fa un vino da bere giovane ma che è predisposto anche all’affinamento in bottiglia.

I PROTAGONISTI

Gianfranco Cordero, enologo di grande esperienza, formatosi alla Scuola Enologica di Alba negli anni Settanta. È consulente di numerose aziende vitivinicole di primaria importanza in Italia e all’estero.

Collabora con la facoltà di Viticultura ed Enologia dell’Università di Torino ed è docente nei corsi dell’Associazione Italiana Sommellier.

Il suo pensiero enologico si sintetizza nel concetto che “un grande vino è il prodotto di un territorio eccezionale, interpretato da persone in grado di ascoltare le esigenze della vigna e della cantina e dotate della giusta sensibilità per ottimizzate tempi e modalità delle lavorazioni”.

 Salvatore Cicco, imprenditore di professione e vignaiolo per passione, non fa mai mancare la sua presenza e la sua esperienza. In particolare, è sempre presente all’appuntamento con la vendemmia, che considera il momento fondante dell’attività della Tenuta. Il momento in cui la Cantina riconosce sé stessa, le sue tradizioni, il lavoro di chi vi si dedica. Un momento d’incontro e di condivisione, in cui si parte tutti insieme per realizzare il vino della nuova annata.

Un impegno che condivide con tutta la famiglia, unendo antiche maestrie e nuove tecnologie per portare in tavola un vino senza compromessi. “Never second best”.

 Franco Mastrandrea è un fautore della naturalità del cibo e dei relativi processi di trasformazione dal seme al prodotto pronto in tavola. Dopo trent’anni di esperienza al fianco di enologi che hanno contribuito alla storia del vino in Italia, ha deciso di mettere a disposizione della famiglia tutte le conoscenze accumulate. Dalla sua passione nasce un vino pulito per coloro che oltre al palato sono attenti alla propria salute.

Alessio Cicco. La passione per il vino si è trasmessa nella famiglia gangitana dei Cicco, di generazione in generazione, fino a Salvatore Cicco e a suo figlio Alessio, gli attuali titolari della Tenuta San Giaime. Generazioni accomunate dalla consapevolezza che solo dalla passione può nascere qualcosa di speciale: quella passione che Alessio ha ereditato da nonno Gaetano durante le lunghe estati in Sicilia, quando, già da piccolo, apprendeva i tempi della vigna.

Studi e viaggi all’estero hanno aumentato la sua voglia di non rimanere ingabbiato negli stereotipi di una cultura agricola classica, rinforzando il suo desiderio di innovare ripartendo però dalle origini, dal “come si faceva una volta”. Il sogno di libertà e bellezza di Alessio si concretizza così attraverso una viticultura intelligente che porta a non agire mai senza tenere conto, prima di tutto, delle esigenze della vigna e a non produrre vini concepiti in funzione delle tendenze del mercato: la scelta vincente (anche dal punto di vista commerciale) è quella di realizzare e proporre un vino naturale, che sia figlio orgoglioso del suo terroir d’origine e della Sicilia intera

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