La star del violino Nicola Benedetti dalla Scozia alla Russia per Glazunov

Nicola Benedetti - violino1

Stagione Sinfonica 2014/15

La star del violino Nicola Benedetti

dalla Scozia alla Russia per Glazunov

L’affascinante solista britannica di origine italiana

al debutto con laVerdi diretta da Kochanovsky

Venerdì 4 e domenica 6 dicembre 2015

Auditorium di Milano, largo Mahler

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

Violino Nicola Benedetti

Direttore Stanislav Kochanovsky

È l’alba del Novecento russo l’atmosfera culturale e musicale in cui si immerge il pubblico de laVerdi con il 62° e terzultimo programma di stagione, per un doppio appuntamento venerdì 4 (ore 20.00) e domenica 6 dicembre (ore 16.00), all’Auditorium di Milano. Sul podio di largo Mahler tornerà da San Pietroburgo la “bacchetta” di Stanislav Kochanovsky, per guidare l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi nell’esecuzione dell’impegnativo Concerto per violino e orchestra di Alexandr Glazunov, affidato a una giovane star del panorama internazionale: Nicola Benedetti. Il pubblico televisivo ricorderà l’affascinante giovane scozzese di origine italiana, che suona lo Stradivari “Gariel” del 1717, per la partecipazione al Concerto di Natale 2011, trasmesso da Rai 1 dalla basilica di San Francesco d’Assisi.

La parte sinfonica del programma vedrà laVerdi impegnata nella Seconda sinfonia di Sergej Rachmaninov, capolavoro sinfonico del grande russo, emigrato negli Stati Uniti in seguito alla rivoluzione bolscevica, trovando in terra americana la sua seconda patria.

In apertura, una nuova Expo Variation di Nicola Campogrande (prima assoluta, commissione laVerdi), dedicata alla Tailandia.

(Biglietti: euro 35,00/15,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3;  on line:  www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).  

Programma

Alexandr Glazunov e Sergej Rachmaninov all’anagrafe risultano contemporanei e compatrioti. L’arte e la vita li dividono, e non solo nel cruciale 1917 russo. Entrambi si formano al conservatorio di San Pietroburgo, con il maestro di strumentazione Rimskij-Korsakov e sotto l’influenza di Čajkovskij, legati dunque ai temi del nazionalismo russo e del secondo romanticismo europeo. Entrambi precoci, scrivono sinfonie e concerti, musica da camera e per pianoforte. Più anziano di otto anni, Glazunov vive intensamente il tramonto dell’Ottocento. A quarant’anni ha già firmato otto sinfonie e scritto quel Concerto per violino e orchestra che è tuttora un caposaldo del repertorio corrente. Diventando prima insegnante (1899) e poi direttore (1905) del conservatorio di San Pietroburgo, riduce l’attività creativa e i contatti con il resto d’Europa.

Negli stessi primi anni del Novecento, Rachmaninov esce della crisi creativa giovanile, affina la sua arte di compositore e di concertista, trionfa con il Secondo concerto per pianoforte, si appresta a scrivere l’impervio Terzo e realizza i suoi capolavori sinfonici, la Seconda sinfonia e il poema sinfonico L’isola dei morti. In tutti questi lavori si sente bene il colorismo musicale appreso dai maestri russi, ma anche gli echi impressionisti che arrivano dalla Parigi di Debussy e Ravel. Mentre paiono estranei i contenuti espressionisti di scuola germanica e resta forte l’eredità romantica.

La Rivoluzione del 1917 cambia tutto. Glazunov resta a capo del conservatorio fino al 1928 e ha tempo di formare, fra gli altri, Dmitri Šostakovič. Rachmaninov emigra, stabilendosi infine negli Stati Uniti e dedicandosi soprattutto al concertismo. Entrambi scriveranno ancora poche cose, comunque fuori dal tempo.

Enzo Beacco

Biografie

Stanislav Kochanovsky, direttore. Nasce e studia a San Pietroburgo dove si è subito messo in evidenza per il suo inusuale talento diplomandosi precocemente in organo, composizione e direzione (coro e orchestra).

Segnalato da direttori quali Mikhail Jurowsky, Yuri Simonov e Eric Klas, al suo debutto sul podio è stato subito salutato dalla stampa come uno delle promesse più interessanti della nuova scena musicale russa.

Nel 2010 è nominato Direttore Principale dell’Orchestra Filarmonica di Kislovodsk (città della Russia europea, situata alle pendici del Caucaso, che ha dato i natali allo scrittore Aleksandr Solženicyn). Con questa orchestra ha già diretto oltre 50 programmi sinfonici e 6 produzioni liriche. Fra questi ricordiamo il Prometheus (Poem of fire) e la Sinfonia n. 3 (Le Divin Poeme) di Scriabin, l’integrale delle Sinfonie e la nuova produzione dell’Aleko di Rachmaninov, Das Lied von der Erde di Mahler. Le tournée dell’Orchestra a Kazan, Vladikavkaz e Mosca sono state acclamate dalla critica.

Nel 2012 inizia una stretta collaborazione con la State Academic Symphony Orchestra “Evgeny Svetlanov”, che oltre ai concerti in stagione a Mosca, lo vede partecipare al Festival “Crescendo” di Denis Matsuev e dirigere l’orchestra in tournée in Russia e Germania.

Nel 2014 fa un sensazionale debutto con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia; dopo questo brillante debutto, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia lo ha nuovamente invitato a dirigere un programma russo per la “Festa della Musica”.

Contemporaneamente, nell’opera, il giovane direttore inizia un’intensa collaborazione con il Teatro Mikhailovsky di San Pietroburgo dove, fino ad oggi, ha diretto oltre trenta titoli tra melodramma e balletto.

Nel dicembre 2014 ha avuto luogo il suo debutto operistico al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo dove ha diretto Boris Godunov. Il successo è stato tale da farlo immediatamente tornare nel 2015 per riprendere Boris Godunov e dirigere Tosca e la IX Sinfonia di Beethoven.

Come direttore ospite Stanislav Kochanovsky ha bruciato le tappe debuttando in tutte le più importanti orchestre e teatri del suo Paese: tra questi ricordiamo il Teatro Mariinsky (anche al Festival delle Notti Bianche), l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, l’Orchestra Sinfonica Svetlanov, l’Orchestra Filarmonica di Mosca, l’Orchestra Filarmonica Nazionale Russa, le Orchestre Capella e Hermitage oltre alle Orchestra Sinfoniche di Volgograd e Yaroslavl.

Negli ultimi anni, parallelamente alle sue attività in Russia, la carriera internazionale si è andata sviluppando con i primi importanti debutti presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la hr-Sinfonieorchester di Francoforte, la Finnish Radio Symphony, gli Hamburger Symphoniker.

Fra i principali impegni futuri si segnalano, oltre agli appuntamenti con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, Teatro La Fenice di Venezia, l’inaugurazione della stagione della Filarmonica Toscanini, il ritorno con la Mariinsky Orchestra, la St. Petersburg Philharmonic, la State Academic Symphony Orchestra “Evgeny Svetlanov” e concerti con la Groninger Noordnederlands Orkest, l’Orchestra National d’Ile de France. In ambito lirico dirigerà Boris Godunov e Tosca al Mariinsky Theatre, Cavalleria Rusticana e Pagliacci al Nationaltheater di Mannheim.

 

Nicola Benedetti, violino. Nata nel 1987, scozzese di origini italiane, è senza dubbio la nuova star del violinismo internazionale. Un talento naturale precocissimo, gli studi alla Menuhin School di Londra, lasciati di sua volontà e contro il parere dei genitori, per intraprendere una carriera solistica sin da molto giovane.

Ma non siamo di fronte al frequente caso di enfant-prodige che poi svanisce nel nulla: no, Benedetti ha una personalità spiccatissima, un talento musicale naturale incredibile, uno charme personale unico, una determinazione forte ma unita ad una umiltà che la porta a concentrarsi sullo studio, a non tenere troppi concerti l’anno e a mettere in repertorio, con molta calma, i grandi concerti insieme al repertorio cameristico.

Il suo gusto la porta anche a prediligere pagine meno conosciute del ‘900 storico ed a commissionare nuovi lavori a compositori di oggi; insomma una personalità davvero fuori dal comune.

Durante le ultime stagioni Nicola Benedetti ha suonato praticamente con tutte le maggiori orchestre sinfoniche europee e americane. Si sottolineano i debutti con la Detroit Symphony Orchestra, San Francisco Symphony, Chicago Symphony, New York Philharmonic, Toronto e Vancouver Symphony, Cincinnati Symphony; poi ancora con la Royal Scottish National orchestra, Royal Philharmonic, BBC Symphony orchestra, Netherlands Radio, Danish Radio, MDR Leipzig, Singapore Symphony and Hong Kong Philharmonic Orchestra ed infine i suoi concerti presso la Concertgebouw.

Tiene regolarmente recital nelle principali sale da concerto in Europa e negli Stati Uniti; recentemente si è esibita sotto la bacchetta di Ashkenazy. Da sottolineare il suo debutto, nella stagione 2011/12, con la London Symphony Orchestra al Festival “Enescu” di Bucarest, diretta da Valery Gergiev. Di seguito alcuni degli artisti con i quali ha collaborato: Louis Langree, Alan Gilbert, Stéphane Denève, Andrew Litton, Kristjan Jarvi, Paavo Jarvi, Donald Runnicles, Diego Matheuz, Pinchas Zukerman.

Nei suoi precedenti album, Nicola ha inciso musiche di Sarasate, Fauré, Rachmaninov, Pärt, Ravel, James MacMillan e Szimanowsky ricevendo numerosi premi internazionali.

Nicola dedica molta attenzione al pubblico giovane e tiene regolarmente serie di concerti in scuole britanniche per conto della Fondazione per la lotta contro i tumori intitolata a Malcolm Sargent.

Suona lo Stradivari “Gariel” del 1717, messo a disposizione da Jonathan Moulds.

È stata invitata dall’Orchestra Nazionale della Rai a partecipare al Concerto di Natale registrato nella basilica di San Francesco di Assisi e trasmesso il 25 dicembre 2011 su Rai 1. In gennaio 2012 ha invece inaugurato la stagione della Filarmonica del Comunale di Bologna eseguendo il concerto di Beethoven diretta da Mikail Pletnev. Si è poi esibita nel 2013 per le stagioni concertistiche della Società Barattelli de L’Aquila e per l’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma. Nel 2014 per il Circolo della Musica di Imola e per la Società dei Concerti di Trieste. Nel maggio 2014 è ritornata alla New York Philharmonic per sostituire con gran successo un’indisposta Janine Jansen nel concerto n. 1 di Szymanowski. Lo scorso ottobre ha eseguito il concerto di Korngold con l’Israeli Philharmonic diretta da Zubin Mehta, per debuttare all’Auditorium di Milano Fondazioen Cariplo a dicembre 2015, con il concerto di Glazunov, con l’Orchestra  Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. A Febbraio 2016 sarà nuovamente ospite della IUC a Roma.

 

 

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