laVerdi Concerto straordinario nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Concerto straordinario nella Giornata internazionale

contro la violenza sulle donne

Frammenti di Bellezza

laVerdi esegue in prima assoluta Anaimos

del compositore milanese Luigi Abbate

Martedì 24 novembre 2015, ore 20.30

Auditorium di Milano, largo Mahler

in collaborazione con la Delegata del Sindaco di Milano

alle pari opportunità

Una prima assoluta per il concerto straordinario in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: laVerdi ospita un evento speciale in onore della Donna, organizzato in collaborazione con la Delegata del Sindaco di Milano alle Pari Opportunità, Francesca Zajczyk.

Martedì 24 novembre (ore 20.30) all’Auditorium di Milano in largo Mahler, Orchestra e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, diretti rispettivamente da Francesco Bossaglia ed Erina Gambarini, eseguiranno Frammenti d’Anaimos per coro misto e orchestra: opera appositamente commissionata da laVerdi al compositore milanese Luigi Abbate. Il lavoro mette in musica Assassinato de Simonetta Vespucci (1950), lirica della poetessa portoghese Sophia de Mello Breyner Andresen (1919-2004), ispirata a Simonetta Cattaneo, gentildonna veronese (1453-1476) andata in sposa a Marco Vespucci, figura femminile celebre per la sua bellezza – la “Senza paragoni” del Botticelli, che a lei probabilmente s’ispirò sia per La primavera che per La nascita di Venere  –, riferimento artistico e letterario nella Firenze medicea. “Frammenti d’Ánaimos fa parte del più ampio progetto dal titolo ναιμος, parola che nell’antica lingua greca significa ‘esangue’ – spiega l’autore Luigi Abbate – L’idea nasce dalla necessità di offrire una testimonianza musicale alla piaga sociale della violenza perpetrata nei confronti della donna, violenza che giunge spesso all’omicidio, e che viene consumata in particolare entro le mura domestiche da autori del delitto legati alle vittime da relazioni sentimentali o familiari. Dal punto di vista compositivo, il brano fa riferimento, a vari livelli, a una pagina preesistente. In questo caso, raccoglie ed elabora spunti armonici tratti da due momenti dell’Otello verdiano: capolavoro del teatro musicale che, di fatto, narra il consumarsi di un ‘femminicidio’. Dal punto di vista espressivo, il forte impatto emotivo del testo poetico viene sottolineato nella scrittura del coro ed enfatizzato attraverso una strumentazione che predilige sonorità nel registro medio-grave dell’orchestra, in particolare delle sezioni di ottoni e percussione”.

Il programma della serata è distinto i due parti. Nella prima, saranno eseguiti esclusivamente brani di compositrici donne: ascolteremo Clara Schumann (Er ist gekommen in Sturm und Regen; Ich stand in dunklen Träumen), Fanny Hensel (Lied op.6 n.3 O Traum der Jugend, o goldener Stern per pianoforte solo), Ethel Smyth (Variations on Bonny Sweet Robin – Ophelia’s Song), Daniela Terranova (Stasis in Darkness, Then The Blu), solisti il soprano Claire Michel de Haas e il pianista Vittorio Rabagliati. La seconda parte si aprirà con l’Adagio finale di Lulu-Suite di Alban Berg, per lasciare spazio quindi a Frammenti di Anaimos di Abbate.

Sul palco di largo Mahler, anche il soprano elvetico Claire Michel de Haas, che canterà i Lieder e l’Adagio finale della Lulu di Berg.

È quanto mai interessante offrire al pubblico, in una occasione come questa, un inedito ‘confronto’ tra brani di autrici donne, che animeranno la prima parte del programma, e i due brani firmati da compositori maschi ma a dedicati ciascuno a una donna ben identificata – spiega il direttore Francesco Bossaglia -. Intanto è bene sottolineare come il panorama musicale mondiale, anche in prospettiva storica, annoveri numerose e valenti presenze di compositrici al femminile. Evidentemente negli anni passati non hanno goduto (o non hanno potuto godere) della giusta attenzione: oggi sono completamente ‘sdoganate’, per usare un termine di gergo comune. Per quanto riguarda la seconda parte, oltre al piacere e l’onore di dirigere laVerdi in una prima assoluta del nostro Luigi Abbate, sottolineo con piacere il significato in termini sia sociali sia emotivi del personaggio di Lulù, protagonista straordinaria e donna a tutto tondo che da vita alla bellissima opera di Berg”.

Il concerto è dedicato alla memoria di Angela Salafia, moglie dell’ex procuratore della Repubblica Vincenzo Salafia, recentemente scomparsa dopo una lunga vita, sempre attenta e attiva sui temi di genere e molto amata dai milanesi.

Conferenza. Sempre in Auditorium (ore 18.30, Foyer della balconata, ingresso libero), programma e tematiche della serata saranno presentati in un incontro con il pubblico da Luigi Abbate, Anna Maria Morazzoni, Francesca Zajczyk.

(Biglietti euro 15,00/7,50; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org, www.vivaticket.it )

Sophia de Mello Breyner Andresen

Assassinato de Simonetta Vespucci

Homens

No perfil agudo dos quartos,

Nos ângulos mortais da sombra com a luz.

Vê como as espadas nascem evidentes

Sem que ninguém as erguesse – de repente.

Vê como os gestos se esculpem

Em geometrias exactas de destino.

Vê como os homens se tornam animais

E como os animais se tornam anjos

E um só irrompe e faz um lírio de si mesmo.

Vê como pairam lungamente os olhos

Cheios de liquidez, cheios de mágoa

Duma mulher nos seus cabelos estrangulada.

E todo o quarto jaz abandonado,

Cheio de horror e cheio de desordem.

E as portas ficam abertas,

Abertas para os caminhos

Por onde os homens fogem,

No silêncio agudo dos espaços,

Nos ângulos mortais da sombra com a luz.

(Coral, 1950 – ed. italiana Feltrinelli, Milano, 1988)

Biografie

Luigi Abbate, compositore. Bergamasco, classe 1958, fin dagli esordi mostra particolare attenzione per l’immediatezza dell’evento sonoro, ma anche per il carico di memoria che tale evento comporta. Ambivalenza che lo coinvolge nel genere sinfonico e cameristico, nella lirica vocale e nel teatro musicale, con o senza l’ausilio dell’elettronica, e che, in esiti recenti, lo ha condotto a consolidare l’idea del comporre come costante riflessione, a vari livelli culturali, sul pre-esistente.

Diplomi in Pianoforte e Composizione, studi a Bergamo con V. Fellegara, Milano con A. Corghi, Parigi (musica elettronica a Les Atelier Upic e Ircam), essenziali per la sua formazione sono stati gli incontri con Petrassi, Xenakis e Ligeti e con l’attore Franco Parenti. Ha scritto lavori premiati in concorsi internazionali ed eseguiti in prestigiose rassegne italiane ed estere. Con il dramma musicale Il sesto cerchio ha vinto il “Wiener Internationaler Kompositionswettbewerb” ricevendo il premio da Claudio Abbado. Fra gli ensemble che recentemente hanno eseguito sue composizioni i Neue Vocalsolisten Stuttgart e i Percussionisti del Teatro alla Scala. Autore di molti lavori per orchestra, in Italia ha ricevuto commissioni dall’Ort di Firenze, laVerdi di Milano, il Teatro La Fenice di Venezia. Attualmente lavora a un progetto sul testo Carta de Amor dello scrittore spagnolo Fernando Arrabal per il teatro di Vitoria-E.S. (Brasile). Suoi lavori, alcuni dei quali editi da Casa Ricordi e da Suvini Zerboni, sono trasmessi da Radio3 e di emittenti estere, e sono presenti in varie pubblicazioni discografiche.

Insegna Composizione al Conservatorio di Parma, è stato docente ospite presso accademie musicali quali Sibelius di Helsinki, ISA de La Habana, “Rubin” di Gerusalemme, ESM Lisboa, e da una decina d’anni è regolarmente invitato a tenere masterclass in università e istituzioni musicali in Brasile.

Pubblicista, collabora con periodici musicali e d’arte con testi riguardanti la musica d’oggi e in particolare i rapporti fra composizione musicale e arti visive.

 

Claire Michel de Haas, soprano. In seguito agli studi di filosofia, francese, canto lirico e un diploma di maestra elementare, ottiene il Master per l’insegnamento del canto lirico presso l’HEM di Ginevra. Ha interpretato i ruoli di Fortuna nell’Incoronazione di Poppea al BFM, di Despina nel Cosi fan tutte di Mozart, della First Lady nel Zauberflöte a Annecy (Fabrique-Opéra), della Fortunata nel Satyricon di Maderna al Palzzo dei Congressi a Lugano. Come solista, oltre ad aver preso parte ad alcune produzioni con vari ensemble barocchi, ha cantato Dutilleux al Victoria Hall, Aperghis, Scelsi e Ruggles nella stagione « 900presente », presso l’Auditorio Stelio Molo RSI Lugano-Besso, Mundry per la Radio della Svizzera Romanda e per il Festival Archipel, Berio per la Città di Ginevra e, ripetutamente, il Pierrot lunaire di Schoenberg. Claire finito in iulio il MAS (Master of Advanced Studies in Music Performance and Interpretation) in musica contemporanea al Conservatorio della Svizzera italiana sotto la guida di Luisa Castellani ; esegue abitualmente in concerto brani di repertorio contemporaneo, lirico e jazz ; è inoltre spesso interprete di brani sperimentali per voce e diversi strumenti che essa stessa scrive per concerti e performance all’interno dei festival di arte contemporanea. E rilultata finalista del concorso Mahler di Ginevra nel 2014. E interprete di numerosi lavori sperimentali per voce e strumenti che scrive per svariati festival di arte contemporanea. Collabora, in vista di progetti a lungo termine, con artisti plastici contemporanei e parallelamente agli studi « accademici », orientati a una formazione professionale nell’ambito di produzioni teatrali, Claire prosegue nella formazione del canto jazz, musica attraverso la quale ha scoperto la propria vocazione di cantante. Insegna attualmente il canto lirico e la musica leggera al conservatorio di Locarno.

Francesco Bossaglia, direttore. Nato a Sassuolo nel 1980, si diploma in corno sotto la guida di Stefano Giorgini, all’Istituto Musicale Pareggiato “Orazio Vecchi” di Modena. Dopo il diploma entra a far parte dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi dove ha occasione di lavorare, tra gli altri, con direttori quali Yakov Kreizberg, Yutaka Sado, Hansjoerg Schellenberger, Emmanuel Krivine, Riccardo Chailly, e molti altri, registrando per Decca, Deutsche Grammophon ed RCA.

Si perfeziona presso la Roosevelt University di Chicago, dove tra il 2002 ed il 2006, completa il Bachelor of Music, studiando con Dale Clevenger. Grazie a Daniel Barenboim ha la possibilità di seguire le prove della Chicago Symphony Orchestra, avvicinandosi così alla direzione d’orchestra.

Al ritorno dagli Stati Uniti si iscrive al corso di direzione del repertorio contemporaneo tenuto dal Maestro Giorgio Bernasconi presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano. L’incontro con Bernasconi si rivela fondamentale: ne diventa assistente, sia presso il Conservatorio di Lugano sia presso l’Accademia del Teatro alla Scala, lavorando nell’ambito di diversi festival e stagioni di concerti (Festival Martha Argerich, Biennale Musica Venezia, 900Presente per la Radio Svizzera). Alla morte di Bernasconi conclude il Master in Ensemble Conducting sotto la guida di Arturo Tamayo, di cui è ora assistente.

Ha diretto il Tiroler Ensemble fur Neue Musik, il Windkraft Ensemble, l’International Ensemble Modern Academie Ensemble, l’Orchestra I Pomeriggi Musicali, l’Orchestra Toscanini, l’Orchestra della Svizzera Italiana, l’Ensemble 900 del Conservatorio della Svizzera Italiana, l’Ensemble 21 di Amburgo, l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio della Svizzera Italiana, registrando per la Radio Svizzera, la SWR, prendendo parte a numerosi festival, tra cui Klangspuren in Austria e Transart in Italia, dirigendo diverse prime esecuzioni (Giacomo Manzoni, Genoel Ruhele, Stas Omelchenko, e altri), lavorando con compositori quali Salvatore Sciarrino, Giacomo Manzoni, Rudolf Kelterborn, Bettina Skrzypczak, Aaron Cassidy, Massimiliano Viel, Giuseppe Nova, Dimitri Kourliandski.

Di particolare interesse è la direzione musicale di progetti cross-media: dal più classico teatro musicale da camera (Histoire du Soldat con il Clown Dimitri e la sua troupe), a spettacoli multimediali con video, musica acustica ed elettronica, danza (Il Suono Giallo di Wassily Kandinsky, A-ronne di Berio, Glossolalie 61 di Schnebel, Satyricon di Bruno Maderna), fino alla riscoperta del repertorio radiodrammatico (Il mio cuore è nel sud di Patroni-Griffi/Maderna, Il Testimone indesiderato di Brusa/Negri, Parole e Musica e Cascando di Samuel Beckett), una miniera di opere di altissimo interesse musicale e drammaturgico, purtroppo oggi virtualmente perdute.

I vari interessi musicali gli permettono di avere un approccio approfondito non solo nell’ambito della musica moderna e contemporanea ma anche nel repertorio sinfonico e operistico da Haydn in poi, fino ad arrivare al Jazz d’avanguardia ed alla musica elettronica.

Erina Gambarini, Maestro del Coro. Figlia d’arte, ha iniziato la sua attività artistica a 13 anni al Teatro alla Scala di Milano, come voce bianca, protagonista nell’opera di Britten Il giro di vite.

Dopo alcuni anni di intensa attività solistica, ha proseguito lo studio del pianoforte con il padre, lo studio del canto, come soprano, con Teresa Stich Randall a Vienna, direzione interpretazione corale e musica da camera con Marcel Couraud, tecnica vocale e interpretazione con Schmidt-Gaden. Ha collaborato con la RSI, la RAI, la Fenice di Venezia, Teatro Sociale di Como, Teatro Olimpico e Valle di Roma, Teatro Carignano di Torino, Verdi di Trieste, La Pergola di Firenze, Teatro Grande di Brescia. Ha inciso numerosi CD per Nuova Era, Carrara e Ricordi. Nel 1989 fonda il gruppo corale Canticum Novum, che in pochi anni si distingue per la qualificata e ricca attività artistica e parallelamente dirige vari gruppi strumentali. Nel 1996 inizia la sua collaborazione con il Maestro Romano Gandolfi, che nel 1998 la chiama come sua assistente e maestro del coro in occasione della costituzione del Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, incarico che ricopre tuttora. Ha collaborato con molti direttori d’orchestra, tra i quali Riccardo Chailly, Claudio Abbado, Gianandrea Gavazzeni, Aldo Ceccato, Ettore Gracis, Oleg Caetani, Claus Peter Flor, Christopher Hogwood, Rudolf Barshai, Vladimir Jurowski, Helmuth Rilling, Leonard Slatkin, Nevil Marriner, Roger Norrington, Vladimir Fedoseyev, Robert King.

Dal 1997 è membro dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo per i suoi meriti artistici.

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