Stagione Sinfonica 2014/15
Omaggio alla patria boema
Torna la bacchetta di Inkinen alla guida de laVerdi con Kaspar e Prosseda al pianoforte
Venerdì 16 e domenica 18 gennaio 2015
Auditorium di Milano, largo Mahler
Orchestra sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Pianoforte Roberto Prosseda , Pavel Kaspar
Direttore Pietari Inkinen
Con il patrocinio del Centro Ceco di Milano, il 17° programma della Stagione sinfonica de laVerdi – primo del 2015 – è un omaggio alla grande terra boema. Sotto la bacchetta del finlandese Pietari Inkinen, atteso ritorno in largo Mahler, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe cala un tris di autori che hanno onorato la propria patria, regalando al mondo pagine straordinarie. Sfileranno così, su una immaginaria passerella musicale, le note di Má Vlast (La mia patria), memorabile e popolarissimo brano di Smetana, del Concerto per due pianoforti e orchestra del cosmopolita Martinů, eseguito dal ceco Pavel Kaspar e dal laziale Roberto Prosseda, che torna a esibirsi con laVerdi dopo due anni, infine della suggestiva Sinfonia n.8 di Dvořák. Ne esce un affresco brillante e originale, che saprà toccare le corde più sensibili degli ascoltatori. Appuntamento venerdì 16 (ore 20.00) e domenica 18 gennaio 2015 (ore 16.00), all’Auditorium di Milano in largo Mahler.
(Biglietti: euro 35,00/15,00. Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; biglietteria via Clerici 3 (Cordusio), orari apertura: lun – ven ore 10.00 – 19.00, sab ore 14.00 – 19.00, tel. 02.83389.334 www.laverdi.org).
Programma
È dedicato per intero alla musica ceca il 17° programma della Stagione sinfonica de laVerdi. Inizia con il brano più popolare in assoluto, quella descrizione del fiume nazionale di Boemia che è la Moldava e che brilla come seconda gemma nel ciclo di sei poemi sinfonici che Bedřich Smetana intitola La mia patria. Chiude l’Ottava sinfonia, di sicuro meno famosa della celeberrima e ultima Dal nuovo mondo, però non meno suggestiva sul piano dell’intimità e del lirismo, che sappiamo bene essere i naturali punti di forza dell’autore, Antonín Dvořák.
Al centro è collocato un lavoro assai meno noto, e per questo di grande interesse. Lo firma Bohuslav Martinů, pure lui boemo, formatosi al conservatorio di Praga, vissuto a Parigi fra le due guerre, infine emigrato negli Stati Uniti. Composto nel 1943, il suo Concerto per due pianoforti e orchestra ben rappresenta lo spirito curioso e cosmopolita dell’autore, frutto dell’immersione nel suo tempo, dei contatti con le ironie e le sfrontatezze delle avanguardie, e con i colori nitidi del crepuscolo dell’impressionismo.
Ne sono interpreti i pianisti Pavel Kaspar e Roberto Prosseda. ISul podio, un atteso ritorno a laVerdi: la bacchetta di Pietari Inkinen.
Enzo Beacco
Biografie
Pietari Inkinen, direttore. nel 2008 è stato nominato Direttore Musicale della New Zealand Symphony Orchestra e attualmente si esibisce ai massimi livelli sulla scena internazionale. Ha ricevuto consensi unanimi di pubblico e critica sia per le sue tournée in Nuova Zelanda che per le registrazioni effettuate per l’etichetta Naxos. Nel novembre del 2010 ha diretto l’orchestra neozelandese in un’importante tournée europea, a cui ha preso parte anche la violinista Hilary Hahn, che ha toccato anche le città di Vienna, Lucerna, Ginevra, Francoforte e Amburgo. Pietari Inkinen è anche Principale Direttore Ospite dell’Orchestra Filarmonica Giapponese, carica che ha assunto dal settembre del 2009.
Ha collaborato in qualità di direttore ospite con orchestre quali la Staatskapelle di Dresda, la Deutsche Symphonie Orchestra di Berlino, la Gewandhaus di Lipsia, la Bayerischer Rundfunk, la WDR di Colonia, il Maggio Musicale, la Filarmonica della Scala, l’Orchestra Sinfonica della Radio di Vienna, la Filarmonica di Rotterdam, la Filarmonica Israeliana, la Sinfonica della BBC, la CBSO e l’Orchestre Philharmonique de Radio France.
In campo operistico ha diretto tre produzioni per il teatro dell’Opera Nazionale Finlandese (tra cui Eugene Onegin) ed è stato protagonista di un felicissimo debutto presso il Teatro Le Monnaie di Bruxelles, occasione in cui ha diretto la Sagra della Primavera con la Pina Bausch Dance. Nel 2012 è stato invitato a esordire alla Bayerische Staatsoper di Monaco e alla Staatskapelle di Berlino per dirigere l’Eugene Onegin. Uno degli appuntamenti più importanti delle stagioni 2012/13 e 2013/14 vedrà Pietari Inkinen esibirsi al Teatro Massimo di Palermo per dirigere il ciclo L’Anello del Nibelungo.
In campo discografico, ha effettuato incisioni per Naxos con le orchestre sinfoniche della Nuova Zelanda e di Bournemouth, che hanno incluso la Trilogia Manhattan di Rautavaara, musiche di Sibelius e il Concerto per violino di Brahms, sono state accolte dai favori della critica. L’incisione delle arie e brani orchestrali di Wagner (per EMI) con Simon O’Neil è stata pubblicata l’estate scorsa e la registrazione effettuata insieme alla Filarmonica da Camera Bavarese è stata accolta favorevolmente dalla critica ed è stata eletta ‘registrazione del mese’ dal BBC Music Magazine.
Inkinen è anche un affermato violinista; ha studiato all’Accademia Musicale di Colonia con Zakhar Bron. Si è esibito da solista con le principali orchestre finlandesi, tra cui la Sinfonica della Radio Finlandese e la Filarmonica di Helsinki. Con quest’ultima si è esibito al violino nel concerto per il centenario del Sibelius; si è prodotto nel doppio ruolo di solista/direttore con l’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova, l’Orchestra della Rai di Torino, la Sinfonica di Norrköping e l’Orchestre National de Lyon.
Pavel Kaspar, pianoforte. Nato ad Ostrava, Repubblica Ceca, risiede a Monaco di Baviera. Il suo repertorio spazia dal classicismo viennese, affiancato allo stesso tempo da compositori cechi, come A. Dvorak, B. Smetana, L. Janacek B. Martinu, V. Novak, a George Gershwin e musica contemporanea come Black Earth di F. Say. Le sue numerose apparizioni concertistiche in tutto il mondo lo hanno portato a suonare insieme con le piu’ importanti orchestre sinfoniche, tra cui: l’Orchestra Sinfonica di Praga – FOK, Praga Radio Symphonic Orchestra, la Filarmonica Slovacca di Stato di Kosice, l’Orchestra da Camera Talich, l’Orchestra da Camera Janacek, l’Orchestra da Camera di Pforzheim, la Sinfonica di Hofer, la Filarmonica di Belgrado, l’Orchestra Sinfonica di Sofia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Lituania, la Sinfonica Nazionale della Lettonia, l’Orchstra Sinfonica Rishon LeZion di Israele, l’Orchestra Sinfonica di Pechino, l’Orchestra Radio Sinfonica Cinese, Il compositore tedesco Roman Leistner-Mayer ha dedicato il suo concerto per pianoforte al maestro Kaspar, il cui debutto avvenne nel 2001 e registrato dalla Bayerischer Rundfunk.
Insieme al Quartetto Prazak ha debuttato l’opera del compositore ceco Otomar Kvech al Rudolfinum di Praga.
Da anni Kaspar è impegnato nella musica da camera: ha suonato con il Quartetto della Filarmonica di Berlino, con il Quartetto Prazak, con i violoncellisti Michal Kanka e Jiri Hanousek, con il soprano Simona Satura-Houda, con il tenore Miroslav Dvorsky e con il baritono Bryn Terfel e recentemente, con il violinista austriaco Thomas-Albertus Irnberger ed insieme hanno inciso un cds dedicato a K. Goldmark e A. Dvorak con la casa discografica GRAMOLA. Sempre con la GRAMOLA e’ in preparazione il cd per solo pianoforte delle opere di L. Janeck.
Fra I tanti album ricordiamo le incisioni del 2010 per pianforte con opere di Ludwig van Beethoven e Joseph Haydn, e l’altro cd in collaborazione, con il flautista Roman Novotny, con opere di F. Poulanc,B. Martinu, D. Milhaud e F. Borne, prodotte dalla casa discgrafica ARTESMON.
Per l’etichetta svizzera TUDOR, Kaspar ha registrato tutte le opere per pianoforte di Bohuslav Martinu, una raccolta di 4 cds, ricevendo le migliori critiche sia a livello nazionale che internazionale.E’ considerato infatti uno dei massimi interpreti di B. Martinu dei nostri tempi.
Roberto Prosseda, pianoforte. (Latina, 1975) Ha guadagnato la notorietà internazionale in seguito alle sue incisioni Decca dedicate a musiche inedite di Mendelssohn, tra cui il Concerto in mi minore con Riccardo Chailly e la Gewandhaus Orchester. Nel 2013 ha completato, sempre per Decca, la prima integrale completa della musica pianistica di Mendelssohn.
Ha suonato come solista con la London Philharmonic, la Gewandhaus Orchester, la Filarmonica della Scala, l’Orchestra Santa Cecilia di Roma, la New Japan Philharmonic, la Royal Liverpool Philharmonic, la Moscow State Philharmonic, la Bruxelles Philharmonic, e ha tenuto concerti alla Wigmore Hall di Londra, alla Philharmonie di Berlino, al Gewandhaus di Lipsia. Attivo nella promozione della musica italiana del Novecento e contemporanea, ha inciso l’integrale pianistica di Petrassi, Dallapiccola e Aldo Clementi.
Dal 2011 suona in pubblico anche il piano-pédalier, avendo riscoperto e presentato in prima esecuzione moderna il Concerto di Charles Gounod per piano-pédalier e orchestra con la Filarmonica Toscanini di Parma, e che rieseguirà con i Berliner Symphoniker, la Staatskapelle di Weimar, l’Orchestra della Radio Svizzera Italiana.
Si occupa di ricerca e divulgazione musicale. È co-autore di tre documentari, dedicati a Mendelssohn, Chopin e Liszt, con la regia di Angelo Bozzolini, prodotti da RAI Educational e distribuiti da Euroarts. Ha curato numerosi cicli radiofonici per Radio Vaticana e Radiotre (tra cui quello su Aldo Clementi) ed è autore del volume Guida all’ascolto della musica pianistica (Curci, 2012).
È presidente dell’Associazione Mendelssohn Italia, consulente artistico del Festival Pontino e co-fondatore e direttore artistico dell’Associazione di volontariato “Donatori di Musica”.