Omaggio a Walter Bonatti – Alta Luce Teatro – Milano

TEATRO ALTA LUCE

Giovedì 20 e venerdì 21 novembre

W di Walter

di Rossana Podestà e Paola Nessi

Docufilm su Walter Bonatti (durata 75 min – produzione 2013) con la presentazione di Paola Nessi.

Il film è un regalo che Rossana Podestà ha voluto fare al suo Walter a poco meno di due anni dalla scomparsa del grande alpinista.

Rossana, dalla loro splendida casa di Dubino in Valtellina, racconta la vita di Walter da quando era un bambino con già le mani forti e lo sguardo intelligente, agli ultimi giorni della sua vita, quando, nella loro casa all’Argentario, Walter, ancora sorridente, si faceva fotografare da Rossana davanti ad uno splendido tramonto.

Così Rossana scegliendo di volta in volta angoli diversi della casa, sempre con il suo sorriso e la sua naturale eleganza, racconta le grandi imprese di Walter così come Walter le aveva nel cuore e come solo lei poteva sapere. E le sue parole sono rafforzate dalle immagini di repertorio, in gran parte inedito, in cui, ad esempio, un Walter giovanissimo, ospite in uno studio della appena nata Rai di Milano, con timidezza e un certo imbarazzo, racconta la famosa notte sul K2. Quella notte in cui, come Walter stesso scriveva, avrebbe dovuto morire. E poi l’impresa solitaria sul Dru, splendido pilastro del monte Bianco, quella fatica di cui Walter aveva bisogno per dimenticare le amarezze del K2. Così, via via, Rossana racconta le imprese di Walter che hanno fatto storia e che sono state assiduamente documentate dagli inviati della Rai ad Aosta.

La parte dedicata all’alpinismo si chiude con il capolavoro di Walter sulla nord del Cervino, (siamo nel 1965) quell’invernale in solitaria con cui Walter saluterà per sempre l’alpinismo estremo. E come un capolavoro Rossana ha voluto montare la sequenza: in modo lirico ed intenso Rossana racconta quei lunghi e freddi giorni in parete e i motivi dell’addio usando come colonna sonora la musica che Walter amava e avrebbe voluto proprio per il suo Cervino: il potente, intenso e a tratti struggente preludio al Lohengrin di Richard Wagner. Così, grazie ad una lenta dissolvenza a nero, si volta pagina e appare, in una bella luce, la mitica macchina da scrivere di Walter, quella che lui non abbandonerà mai nonostante l’arrivo delle nuove tecnologie. La macchina è ancora lì sulla scrivania dello studio di Walter illuminata dalla luce della sua finestra, quella che incorniciava il monte Legnone. Così Rossana racconta Walter esploratore e sfoglia i suoi servizi su Epoca soffermandosi qua e là per raccontare qualche storia. Ma non solo: Rossana trova nel garage di casa delle pellicole 16mm di cui non conosceva il contenuto, per poi scoprire che era materiale inedito in cui Walter esplora, questa volta ripreso e non solo fotografato, non meglio definite giungle, pesca a mani nude in mari caraibici o pagaia in canoa lungo torrenti equatoriali. Materiale inedito e straordinario che Rossana ha voluto regalare a questo film. Poi per Walter finisce improvvisamente, per incomprensioni con il nuovo direttore, il periodo delle grandi esplorazioni di Epoca e il suo rapporto con la Mondadori. Siamo alla fine degli anni settanta, Walter vive da solo Milano, è divorziato, è un uomo di quasi 50 anni che deve reimpostare tutta la sua vita. Ed è proprio in questo periodo che incontra Rossana, nota attrice del cinema internazionale e grande ammiratrice di Walter esploratore. Rossana capirà subito la situazione di Walter e con grande amore si metterà al suo fianco, rinunciando al suo mondo, quello del cinema, che del resto lei non amava più. Diventa così la sua ombra, ma solo in apparenza: anche se non raccontato in modo esplicito, si intuisce nel corso dello svolgimento del film che in realtà Rossana diventerà il pilastro della nuova vita di Walter.

 

Presentazione Alta Luce Teatro

Nuovissimo spazio di sperimentazione teatrale in Alzaia Naviglio Grande 192, ricavato da un laboratorio a due passi dalle Chiesa di San Cristoforo – straordinario esempio di recupero degli spazi industriali – Alta Luce Teatro, gestito da Elizabeth Annable, attrice e regista formatasi all’Accademia del Piccolo Teatro con specializzazione alla Royal Academy of Dramatic Arts di Londra, è attivo da soltanto due anni ma è già punto di incontro nel quartiere, con l’intento di avvicinare al teatro, inteso come scambio di emozioni e di energie, persone generalmente lontane da questa forma d’arte.

Le intenzioni di Alta Luce Teatro sono già dichiarate nella scelta del nome: lo spazio, elegante e curato nei dettagli, trae il nome dalla punta “Alta Luce” in Val di Gressoney, luogo emotivamente forte, ad oltre tremila metri, da cui si possono ammirare le principali vette del Monte Rosa. Proprio qui vi sorgeva un bivacco spazzato dal vento nel 1983 e dedicato ad un grande alpinista, Remo Passera, morto durante un’ascensione al Castore nel 1970.

Il teatro per Elizabeth Annable – appassionata di escursionismo di montagna e di corsa (è maratoneta) – ha molto in comune con la montagna: passo dopo passo si sale, si sperimenta e ci si scopre.

 

Alta Luce Teatro

Alzaia Naviglio Grande 192 – 20144 Milano

Info e prenotazioni: 348.7076093 – alt@altaluceteatro.com

Prezzi: 13 euro con tessera associativa (costo 2 euro. Valida per la stagione 2014/2015)

Orario spettacolo: ore 21. A seguire brindisi con gli artisti.

(Visited 33 times, 1 visits today)