Alla “Fondazione Humaniter” Maurizio Vitiello incontra Francesco Paolo Tanzj

 

Alla “Fondazione Humaniter”, per la serie “Conversazioni”, Maurizio Vitiello incontra e intervista Francesco Paolo Tanzj, autore del libro “L’uomo che ascoltava le 500 – Tredici racconti e un’invettiva”, Edizioni Tracce.

Mercoledì 12 Novembre 2014, alle ore 17.30, all’Aula 11 – Primo Piano, della Fondazione Humaniter (Piazza Vanvitelli, 15 – Napoli), per la serie “Conversazioni”, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Sociologi – Dipartimento Campania, incontro curato da Maurizio Vitiello, critico d’arte e docente della Fondazione Humaniter, con intervista a Francesco Paolo Tanzj, autore del libro “L’uomo che ascoltava le 500 – Tredici racconti e un’invettiva”.

 

Saluti di Marina Melogli, “Fondazione Humaniter”.  Previsti interventi di Rolando Attanasio, artista e scrittore, Pino Cotarelli, articolista e critico teatrale; Franco Lista, artista e architetto; Carlo Spina, avvocato ed ecologista; Antonino Scialdone, artista e medico; Antonio Sposito, sociologo. Letture di Maria Rosaria Riccio e Aldo Spina. Proiezione di un dvd.

Note di lettura sul libro di Francesco Paolo Tanzj:

Si tratta di racconti di genere diverso, alcuni dei quali vere e proprie fiction (Passata è le tempesta, Sonno, Villa Demidoff), altri resoconti più o meno autobiografici (Passaggio ad Arnara, Cagliari), altri ancora infine appunti di viaggio o descrizioni oggettive (pur se colorate di soggettive divagazioni) di luoghi  o personaggi conosciuti e frequentati (Nel villaggio dei trulli”, Il museo della pietra fantastica, Il destino delle idee, Ashley Gardens, Milka è tornata, La zuppa di Elia, La campana sotto la neve).

Il racconto L’uomo che parlava alle 500 è la versione romanzata e ironica di una storia realmente accaduta.

Due sono già stati pubblicati: Passata è le tempesta nell’antologia “18 racconti più due”, a cura di Gianni Spallone, Edizioni Il Bene Comune, Campobasso 2010; mentre Milka è tornata è apparsa nel n° 3 della rivista “Meridione. Sud e Nord nel Mondo”, curata da Guido D’Agostino e Mario Rovinello, Napoli 2011.

L’ultimo: Nanni Moretti ti odio, è un atto d’accusa semiserio al noto regista e a un genere di cultura imperante e non sempre coerente con le proprie origini, estensibile ad altri personaggi del panorama letterario, musicale e sociologico dei nostri tempi …

L’intera raccolta si chiude, a mo’ di postfazione, con una Dichiarazione di scrittura, dove l’autore esprime le sue personali considerazioni (in certi casi anche polemiche) sulla scrittura creativa in genere e sulle condizioni della letteratura italiana contemporanea.

La tipologia del racconto è assai diversificata, anche perché qui viene per lo più utilizzata per ispirazioni e obiettivi spesso lontani da un uso classico di tale genere letterario. Stili diversi dunque, quasi reportages (molto poco) giornalistici, che spaziano su tematiche e ispirazioni tra le più disparate, contenenti tuttavia un fil rouge costituito dall’esperienza esistenziale e letteraria dell’autore, che si rivela qua e là tra le righe e le atmosfere provenienti dal testo complessivo.

 

Francesco Paolo Tanzj, poeta e narratore contemporaneo. Nato a Roma il 14 agosto 1950, da molti anni vive, per scelta, nelle terre pacate del Molise. Dal 1967 scrive le prime poesie che stampa e distribuisce per proprio conto. Già nel 1974 pubblica la sua prima raccolta di poesie, dal titolo Aggregazione., per l’Editore Gabrieli. Laureatosi in filosofia nell’Università di Firenze nel 1976, nella città toscana, così come a Roma, collabora a diverse riviste letterarie alternative. Nel 1977 viene affisso sui muri di Bologna un manifesto con una sua poesia, Bologna ’77, che verrà poi pubblicata sul Quotidiano dei lavoratori, quasi ad emblema di una generazione. Nel 1981 partecipa alla Tre giorni di poesia di Castel Porziano, insieme a Ginsberg, Corso, Ferlignhetti, Le Roy Jones, Evtuschenko ed altri. Dopo aver viaggiato e vissuto in luoghi diversi, si trasferisce ad Agnone, dove, prima di cominciare ad insegnare Filosofia nei Licei, lavora in un primo momento, insieme alla moglie, nell’artigianato artistico della ceramica e del vetro. Si fa promotore delle più varie iniziative culturali e letterarie, nello sforzo di collegare città e provincia (da qui il titolo del suo libro: Elogio della Provincia) per uno sviluppo culturale pluriverso. Dal 1991 ha organizzato annualmente, insieme a Luigi Amendola e poi a Plinio Perilli, i Readings di Poesia Contemporanea e i seminari del Laboratorio di Scrittura Creativa, con la partecipazione di poeti e scrittori di fama nazionale come Dario Bellezza, Max Manfredi, Maria Luisa Spaziani, Alberto Bevilacqua, Giuseppe Jovine, Dacia Maraini, Sabino d’Acunto, Stanislao Nievo, Luigi Manzi, Amelia Rosselli, Gezim Hajdari, Giorgio Linguaglossa, Anna Maria Frabotta, Luigi Fontanella, Paul Polansky ed altri. Nel 1992 è tra i segnalati al Premio Montale. Nel 1995 pubblica, per le Edizioni Libro Italiano, la silloge Oltre, con prefazione di Stanislao Nievo, e l’anno successivo Grande Orchestra Jazz (Edizioni Tracce), introdotta da Luigi Amendola. Nel 1999 esce Elogio della Provincia (con un saggio introduttivo di Plinio Perilli), per i tipi di A. Stango Editore di Roma, un saggio romanzato in cui viene incoraggiata, attraverso uno stimolante ed originale excursus storico-letterario, la fuga dalle grandi metropoli per scegliere la vita più a misura d’uomo della provincia. Nel gennaio 2002 pubblica la raccolta poetica Per dove non sono stato mai, A. Stango Editore, Roma. Del 2007 è il romanzo Un paradiso triste (Edizioni Tracce, Pescara), vincitore nel 2008 del Premio Histonium e finalista ai premi Bancarella e Nuova Frontiera. Oltre i confini – Beyond Boundaries (La stanza del poeta, Formia 2008) è stato scritto a quattro mani con la poetessa londinese Jessica d’Este, con testo a fronte inglese-italiano, per un tentativo di comunicazione autenticamente europea e globale. La sua ultima pubblicazione poetica è la silloge antologica L’oceano ingordo dei pensieri (Ed. Artescrittura, Roma 2012), mentre nel 2013 esce la terza edizione di Un paradiso triste, arricchita da una prefazione quanto mai esaustiva di Giuseppe Panella, da una riflessione in appendice dello stesso autore e da un saggio-inchiesta sulle condizioni della scuola italiana del sociologo Alessandro Scassellati Sforzolini. Nel 2014 escono il romanzo e-book Ci vediamo da Jole e la raccolta di racconti L’uomo che ascoltava le  500 per le Edizioni Tracce di Pescara. Frequenti le sue incursioni nella multimedialità, di cui è testimone il DVD video-poetico-musicale Ad alta voce (2001-2010), dove le sperimentazioni visive si uniscono alle elaborazioni sonore dei testi, pubblicati singolarmente anche su Youtube. Suoi racconti e  testi poetici sono presenti in numerose riviste ed antologie letterarie, mentre è costante la sua attiva partecipazione a letture pubbliche in varie città italiane. Hanno scritto o parlato di lui, tra gli altri, Stanislao Nievo, Maria Luisa Spaziani, Plinio Perilli, Sebastiano Martelli, Dante Cerilli, Luigi Amendola, Vincenzo Rossi, Francesco D’Episcopo, Giuseppe Tabasso, Sabino d’Acunto, Giuseppe Panella, Antonio Spagnuolo, Giorgio Palmieri, Ida Cimmino, Giorgio Patrizi, Giulio de Jorio Frisari, Giuseppe Napolitano, Ida Di Ianni, Maurizio Vitiello, Franco Campegiani, Sandro Angelucci. Il suo ultimo lavoro “From Italy”, una raccolta poetica con traduzione a fronte in inglese, verrà presentato dall’autore il 20 novembre alla Stony Brook University di New York e il 22 presso il Westchester Italian Cultural Center “One Generoso Pope Place” di Tuckahoe, New York.

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