Un milione di interventi di medicina estetica nel 2013 in Italia

Massirone (Agorà): non chiamatela bellezza, la medicina estetica è prima di tutto benessere

Un milione di interventi di medicina estetica nel 2013 in Italia

Oltre 2 mila medici da tutto il mondo al 16° Congresso Internazionale di Medicina Estetica Agorà-Amiest
per parlare di quella che è stata definita la “Rivoluzione del benessere”

Il mercato della bellezza continua a crescere a due cifre percentuali ogni anno (dal
1997 ad oggi l’aumento delle richieste di trattamenti di medicina e chirurgia estetica nel mondo è stato
del 465%), con una crescente predilezione per i trattamenti di medicina estetica, che rappresentano oggi
l’82% delle richieste contro il 18% della medicina estetica (fonte Asaps, American Society of Aesthetics
Plastic Surgery). In testa alla classifica degli interventi più richiesti filler e tossina botulinica, rispettivamente
+ 14.5% e 10.4%, seguiti da biorivitalizzazione cutanea, laser e peeling cutanei. Sono sempre le donne a
rappresentare la fetta più grande di questo mercato, che nel 2013 valeva 5 miliardi di dollari su scala
mondiale, anche se gli uomini stanno guadagnando terreno: oggi rappresentano il 24% delle domande (erano
il 13% l’anno scorso) e vogliono soprattutto “fermare il tempo” sul loro viso con botulino e filler per
ringiovanire lo sguardo e avere un aspetto più rilassato e fresco.
Questo quanto emerso nel corso del XVI Congresso Internazionale di Medicina Estetica di Agorà-
Amiest Società italiana di medicina a indirizzo estetico, presieduto dal prof. Alberto Massirone, che si è
concluso lo scorso 11 ottobre a Milano. Una tre giorni ricca di appuntamenti, sessioni di alto livello, closer to
the experts, approfondimenti e confronti sui nuovi trend della medicina estetica nel mondo, grazie alla
nuovissima Faculty Internazionale che ha visto la partecipazione di rappresentanti illustri provenienti
da oltre 17 Paesi del Mondo, con un focus sui nuovi scenari di un mercato delle prestazioni di medicina del
benessere in evoluzione e sempre più competitivo: “Nonostante la difficile congiuntura economica”, spiega
Alberto Massirone, presidente Agorà-Amiest, “gli italiani si confermano un popolo attento alla cura di sé:
l’Italia è il settimo paese al mondo per numero di interventi di chirurgia plastica e medicina estetica,
nel solo 2013 gli interventi eseguiti sono stati circa un milione, di cui l’84% rappresentato da
trattamenti di medicina estetica, contro un 16% di chirurgia plastica. Questi dati”, spiega il prof.
Massirone, “sono sintomatici di una nuova cultura della bellezza che mette al primo posto la naturalezza dei
risultati e la prevenzione: i pazienti hanno compreso l’importanza di mantenere la cute in ottimo stato di
salute attraverso l’apporto di sostanze presenti naturalmente nel derma ma che, con l’età , lo stress e lo stile
di vita, possono ridursi alterando sia la struttura della cute che l’aspetto esteriore”.

I pazienti che si rivolgono alla medicina estetica sono per lo più compresi nella fascia d’età 35-50 anni, e
prediligono interventi finalizzati a contrastare i segni del tempo, mentre gli interventi eseguiti su minorenni
(0.4%) sono per lo più correttivi di problematiche di tipo funzionale o sociale. Non si registrano tra questi
interventi di tossina botulinica.

Il Congresso è stato anche l’occasione per gli oltre 2 mila medici presenti per analizzare i trend che
arrivano da Oltreoceano, scoprire i nuovi device e confrontarsi sulle modalità operative, parlare di medicina
anti-aging, fragilità nutrizionale e medicina estetica oncologica e affrontare il tema attualissimo
dell’adozione di specifiche tecniche di marketing e di strumenti operativi quali la customer relationship
management.

“Si è parlato anche di sicurezza e informazione”, spiega il prof. Massirone, “non riteniamo etico e
deontologicamente corretto che un paziente scelga autonomamente il trattamento al quale sottoporsi, magari
perché pubblicizzato su internet o perché di moda. Ogni trattamento deve essere sempre valutato dal medico
estetico. In tutto questo il livello di preparazione del medico, la sicurezza delle procedure, dei farmaci e la
qualità e sperimentazione dei device impiegati è fondamentale. Per questo non mi stanco di ripetere che è
importante affidarsi sempre a medici estetici qualificati: in Italia esistono scuole formative quadriennali, che
fanno capo a Società Scientifiche storiche in grado di garantire ai medici una formazione completa e
all’avanguardia”.
A questo scopo Agorà mette a disposizione dei pazienti un sito (www.mediciestetici.it) e un’app gratuita
per dispositivi Apple e Android dove è possibile reperire, oltre a tutta una serie di informazioni sui
trattamenti di medicina estetica, anche l’elenco dei medici estetici diplomati con formazione quadriennale sul
territorio.

Tra i temi al centro dei lavori non sono mancati spunti di respiro internazionale, come gli effetti della
globalizzazione sull’andamento del mercato dell’estetica.
“I fattori culturali incidono profondamente sull’ideale estetico di ciascuno”, spiega il dott. Sergio Noviello,
che al Congresso coordinerà la sessione Nuovi trend nella medicina estetica mondiale della Faculty
internazionale, “basti pensare a come cambia l’ideale di bellezza femminile nelle diverse aree geografiche.
Ma negli ultimi tempi la globalizzazione dell’estetica, risultato di una sempre maggiore contaminazione e
integrazione di culture differenti, si riflette anche sull’evoluzione dell’idea di bellezza e sui trend della
medicina estetica. Basti pensare all’effetto Mondiali di calcio che ha portato negli ultimi mesi a un
incremento esponenziale delle richieste per avere un lato B alla brasiliana”.

Al congresso, patrocinato dal Collegio delle Società Scientifiche Italiane di Medicina Estetica, hanno fatto il
loro intervento relatori provenienti da 15 Paesi (Gran Bretagna, Russia, Stati Uniti, Grecia, Argentina,
Brasile, India, Svizzera, Croazia, Grecia, Spagna, Sud Africa, Messico, Francia, Turchia e Austria oltre
ovviamente all’Italia) con illustri esponenti in rappresentanza dei paesi emergenti quali India e Messico.

 

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