Analog Blast by Ramak Fazel

 

DOMUS AL FUORISALONE


ANALOG BLAST
Design through the Lens of Ramak Fazel 

Casa degli Atellani, Corso Magenta 65 Milano – dal 9 al 14 aprile 

(dalle ore 11.00 alle 22.00 – martedì 9 aprile chiusura alle 18.00)



A Casa degli Atellani, antica dimora di fronte a Santa Maria delle Grazie, dove Leonardo e i suoi collaboratori soggiornavano durante la realizzazione dell’Ultima Cena, Domus – mensile di Editoriale Domus – rende omaggio alla storia del grande design italiano e internazionale degli ultimi venti anni con la mostra “ANALOG BLAST. Design through the lens of Ramak Fazel”.


Sottsass, Toyo Ito, Magistretti, Holl, Zanuso, Starck, Nouvel, Fuksas, Irvine, per citarne alcuni, ma sono oltre duecento i personaggi nel fermo immagine di Ramak Fazel, il fotografo di fama mondiale – di origini iraniane – che più di ogni altro è riuscito a entrare nella vita e nel contesto artistico e umano dei grandi protagonisti del design: scatti in posa o scatti rubati. I maestri colti nelle attività domestiche o nel loro studio, circondati dai loro stretti collaboratori o a fianco agli affetti più cari. Ma anche le opere o i prototipi, l’interno delle fabbriche e gli operai che le hanno realizzate catturano l’attenzione dell’obiettivo di Fazel.



Analog Blast è l’esplosione del mondo analogico: le foto su pellicola dell’archivio di Fazel che come frammenti di vite si ricompongono e si incrociano in questo insolito allestimento curato da Domus nell’intimità degli ambienti di Casa degli Atellani. Un percorso tra installazioni capaci di restituire storie, suggestioni e ritratti di un mondo fatto di genio e di umanità, passione e rigore.

In un momento storico di crisi, in cui anche il design soffre un disorientamento creativo, Domus con questa mostra invita a riflettere sulla ricchezza innovativa, di stile, di eleganza e funzionalità che ha animato il design negli ultimi venti anni.



“Analog Blast vuole celebrare la straordinaria potenza creativa che ha animato il mondo del design internazionale, e per farlo è stato fondamentale guardare nell’incredibile archivio di Ramak Fazel, per tanti anni uno dei fotografi più vicini a Domus,” dice Joseph Grima, direttore di Domus. “ Lì abbiamo trovato un’enorme ricchezza di ritratti e immagini rigorosamente scattate in pellicola. Ci è parsa davvero un’esplosione analogica, mai raccolta fino ad ora in una mostra articolata.”

 


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